Anna Karenina e’ un romanzo che tratta un tema contemporaneo e in cui il ruolo centrale appartiene ad Anna che, per l’adulterazione, viene rimproverata e emarginata dalla societa’ e la cui vita finisce tragicamente. Parallelamente alla storia d’amore destruttiva di Anna e Vronskij, si svolge un’altra storia d’amore tra Levin e Kitty, costruita sull’amore incondizionato.
La trama del romanzo di L. N. Tolstoj e’ collocata negli anni settanta del XIX secolo in Russia. Nonostante il fattto che tutti i personaggi si muovano dentro lo stesso ambiente, le loro storie di vita non dipendono l’una dall’altra. Cioe’, grazie ai commenti che le legano, lo scrittore ci aiuta a capirle meglio.
La parte principale del romanzo fanno le questioni dell’inaccettabile e accettabile comportamento dell’uomo e della donna in una societa’. Per questo Anna e’ spesso messa a confronto col romanzo di Flaubert, “la signora Bovary”. Ambedue i romanzi hanno alcuni fili che li legano e, oltre al tema comune, in tuti e due romanzi i personaggi principali sono le donne infelici che, appena trovato la felicita’, vengono punite dalla loro societa’.
Tolstoj, come Flaubert, si usa di un narratore che sa tutto e cui, oltre ai suoi commenti sulle vicende del romanzo, parallelamente media tra i lettori e i personaggi del romanzo.
Il romanzo contiene otto parti e cosi’ ogni famiglia dell’opera rappresenta un appoggio particolare della societa’. Oltre alle parti principali, lo scrittore vi introduce alcuni temi che possono essere suddivisi in coppie: la felicita’ e la disgrazia o la ricchezza e la poverta’.
Le coppie sopra menzionate sono per lo piu’ concentrate su due personaggi, i quali poi diventano rappresentanti di due flussi opposti. D’una parte c’e’ Anna come il simbolo dell’alta societa’ e della ricchezza, mentre d’altra parte conosciamo un modesto Levin che cerca solo una tranquilla vita familiare.
Siccome “Anna Karenina” puo’ essere definita come un romanzo in parallelo, non bisogna dimenticare la sua narrazione circolare mediante in cui alcune parti del romanzo vengono collegate. La narrazione circolare si basa sulle differenze e sui conflitti eterni, come quando Levin ama Kitty e Kitty e’ innamorata di Vronskij, mentre a Vronskij piace Anna.
La composizione del romanzo e’ chiusa, cioe’ la trama finisce proprio come e’ iniziata. Nonostante il fatto che la trama ha l’inizio e la fine, la questione dell’adulterio si estende attraverso l’intero romanzo ed ancora rimane aperto.
Avvicinandosi lentamente alla fine del romanzo le differenze tra Anna e Levin diventano gradualmente meno evidenti. Anche se l’amore tra Levin e Kitty viene descritta come incondizionata e pulita a differenza di quella tra Anna a Vronskij, anzi la coppia felice ogni tanto affronta certi dissacordi.
Cosi’ l’aspetto negativo del rapporto tra Anna e Vronskij si avvicina sempre di piu’ all’aspetto positivo del rapporto tra Kitty e Levin. La fine del romanzo offre l’unica questione giusta, cioe’ ci sia o no una famiglia felice? Dietro le scene, in vita reale c’e’ veramente una famiglia del tutto felice?
Anna Karenina non e’ solo un romanzo con la narrazione in parallelo, ma anche un romanzo della crisi perche’ ci parla dell’ipocrisia e della condanna da parte della societa’ che rimprovera ogni forma d’adulterio e qualsiasi tantativo dell’infedelta’ matrimoniale, finche’ esiste la comunita’ matrimoniale, anche se solo sulla carta, mentre gli sposi sono gia’ da un certo tempo emotivamente distanti l’uno dall’altro.
Genere letterario: romanzo con la narrazione in parallelo
Luogo dell’azione: Russia
Tempo dell’azione: gli anni settanta del XIX secolo
Il tema dell’opera: la vita e la storia d’amore di una donna dell’alta societa’ moscovita
L’idea dell’opera: la felicita’ degli individui a volte dipende dalla societa’
Riassunto
Il romanzo si apre con la figura di Stepàn “Stiva” Arkad’ič Oblònskij, il fratello di Anna. La moglie di Stiva e’ Dolly, la sorella di Kitty. Dolly scopre l’infedelta’ del suo marito con una governante, il che provoca una gran discordia tra i membri della famiglia. Stiva e’ in attesa della visita di sua sorella Anna, il che per lui in questo momento sembra come una salvatezza. Anna di seguito cerca di convincere Dolly a perdonare il suo marito e alla fine ci riesce.
Anna e’ una donna molto rispettata dalla sua societa’ moscovita. E’ molto elegante, sociale ed amata da tutti. E’ molto innamorata dei suoi nipoti e di suo figlio unico. E’ molto brava a risolvere i conflitti.
Levin e’ un povero proprietario terriero che preferisce la campagna alla vita in citta’. Lui e’ immensamente innamorato di Kitty, una ricca e nobile ragazza che nonostante tutto eppure spera di sposarsi un giorno con il conte Vronskij. Levin, deluso dopo averlo saputo, quasi scappa da Mosca per ritirarsi in campagna e dedicarsi al suo mestiere e alle sue proprieta’.
Vronskij s’incontra con Kitty, ma alla sua delusione lui non e’ affatto interessato del matrimonio con lei. Lui s’innamora di Anna durante un ballo. Anna e’ la sorella di Stiva Oblonskij, il cognato di Kitty. Tutta la situazione getta povera Kitty nella disperazione. I medici suggeriscono ai soui genitori di cercare il recupero all’estero e percio’ tutti insieme decidono di andare in viaggio. Levin la trova e di nuovo le propone il matrimonio. Kitty acconsente e loro due si sposano. Anche se Levin a volte era insicuro e geloso, il loro matrimonio era felice e stabile. Kitty dimistra tanta compassione e forza quando decide di prendere cura di Nicolaj, il fratello di Levin che sta morendo.
Nel frattempo Kitty da’ alla luce un bambino, chiamato Dmitrij, il che riempie tutti d’amore e felicita’. Il personaggio di Levin viene mostrato come un uomo sempre in cerca di se stesso, specialmente dopo il matrimonio. Lui trova la fede in Dio, anche se sa molto bene che la sua fede non puo’ risolvere i suoi problemi. Eppure, almeno riesce a trovare il senso, valore e significato della sua vita.
La relazione tra Anna e Vronskij e del tutto diversa. Anna e’ sposata con Aleksèj Aleksàndrovič Karènin, un ufficiale governativo e molto rispettato dallo stato e dalla societa’. Il rapporto tra loro due e’ freddo e senza amore. Ad Anna non piace il carattere del suo marito, la sua razionalita’ e la sua ironia.
Dopo che il conte Vronskij confessa l’amore ad Anna, Anna cerca di allontanarsi da lui ritirandosi a Mosca. Ma, Vronskij la segue e loro due continuano a vedersi ogni giorno nei balli e saloni moscoviti. Le voci della loro relazione segreta arrivano presto al marito di Anna. Lui supplica Anna di cercar di nascondere il rapporto con Vronskij e l’intero scandalo dall’occhio pubblico, ma lei non accetta e si rifiuti di nascondere la sua relazione clandestina.
Nel frattempo la relazione amorosa tra Anna e Vronskij continua e lei rimane incinta. Avvisa Vronskij poco prima della sua corsa dei cavalli e lui, scoperto la notizia, cade con il cavallo rimanendo molto male dopo l’incindente. Dopo la caduta di Vronskij, la reazione e l’ingoscia di Anna finalmente rende palesi i suoi sentimenti al suo marito e a tutti i presenti.
Sulla strada di casa Anna confessa al suo marito la sua relazione con il conte, ma Karenin non le chiede il divorzio. Intanto, proibisce a Vronskij di vedersi con Anna nella loro casa. Passano i mesi della tristezza mentre Vronskij cerca di convincere Anna a lasciare il marito e a vivere con lui. Di seguito Anna da’ alla luce una bambina e dopo il parto supplica il marito per il perdono. Karenin accetta il bambino di Anna e Vronskij, ma Vronskij rimane tanto colpito che cerca di suicidersi per il rimorso.
Dopo che entrambi si riprendono, Anna decide di scappare con Vronskij. Prende la bambina, ma Karenin non le permette di portare con se il loro figlio Sereza, per cui Anna e’ particolarmente legata. Partono per l’Italia e la’ cominciano una vita tranquilla e felice. Ma dopo qualche tempo viene presa da una tristezza enorme per suo figlio e lui decide di tornare a Mosca. Vronskij la segue e lei, subito dopo essere arrivata in citta’, si reca alla casa del suo marito per vedere suo figlio. Allora apprende che a suo figlio e’ stato detto che la sua mamma era morta.
Nella societa’ russa Anna non aveva molta simpatia per tuta la situazione col suo ex marito. Nonostante la reputazione invidiosa di Vronskij, loro due si ritirano in campagna dove continuano la loro vita stravagante e lussuosa.
Eppure, la loro vita e’ sempre piena di tentazioni. A Vronskij non piace che sua figlia porti ancora il cognome Karenin e lui chiede ad Anna di divorziarsi dal suo marito. Anzi, col tempo sempre di piu’ sente il rimorso di aver sacrificato la sua vita e carriera per Anna. Invece Anna col tempo diventa sempre di piu’ irritabile, possessiva e gelosa desiderando la sua posizione precedente nell’alta societa’ e soffrendo per suo figlio Sereza. Cade spesso nella crisi isterica e sempre di piu’ prende la morfina. La depressione in cui all’improvviso cade la lancia sotto un treno. Vronskij, non riuscendo a superare e dimenticare il loro amore, il resto della sua vita passa senza senso e in solitudine. Alla fine decide di partecipare alla guerra tra Russia e Serbia.
Il tema principale dell’intero romanzo si gira all’amore tra Kitty e Levin, basata sull’amore, rispetto e fedelta’, mentre d’altra parte c’e’ la relazione tra Anna e Vronskij, costruita sull’egoismo e sulla possessivita’. D’altra parte, anche la figura di Anna e’ messa in rilievo, nonostante la sua reputazione di essere adultera. Ma Anna non era ipocrita e non poteva fingere di essere cio’ che in realta’ non era. Non era tanto forte per fare finta che la sua relazione e l’amore con Vronskij non esistesse. Proprio per tale pressione dalla sua societa’ da cui era condannata, lei decide di suicidersi lanciandosi sotto un treno.
Personaggi: Anna Karenina, Vronskij, Levin, Kitty
Analisi dei personaggi
Anna Arkadievna Karenina – la protagonista e nello stesso tempo l’eroina tragica del romanzo. Lei e’ una donna meravigliosa e intelligente, ma anche la donna che si permette di essere sconfitta dai suoi sentimenti. Per la sua “debolezza” che alla fine arriva all’occhio pubblico, Tolstoj porre una domanda, gia’ ovvia a tutti: Anna e’ veramente colpevole di cio’ che ha fatto? Possiamo tenere colpevole e condannare qualcuno solo per i suoi sentimenti?
Nel momento in cui si rende conto di essere innamorata di un giovane conte Vronskij, Anna diventa consapevole della condanna e rimprovero dalla sua societa’, nonostante il fatto che il suo matrimonio non era felice. Anche se sapeva molto bene il prezzo dei sentimenti sinceri e puliti, era pronta a pagare per il suo “peccato” perche’ niente in questo mondo puo’ essere confrontato col vero amore, sia esso riconosciuto o no dalla legge.
Sebbene si tratti di un amore che mai sara’ approvata dalla societa’, lei non accetta di essere un’amante segreta e nascondere il suo amore fingendo di essere fedele al suo marito, il che era lontano dalla verita’. Questo e’ la prova che ci dimostra quanto Anna sia morale nonostante cio’ che ha fatto perche’, a differenza di molte altre donne, lei e’ pronta ad assumersi la responsabilita’ di cio’ che fa, invece di “girare un falso ruolo” di una donna onesta solo per mantenere la sua dignita’.
Tolstoj, mentre scriveva il suo romanzo, non voleva scrivere di una donna qualsiasi, ma invece di una forte donna che sarebbe stata condannata da tutti, mentre grazie ai suoi principi morali sarebbe potuta distinguersi dalla folla di ipocriti. Sarebbe molto piu’ facile se una figura come Anna gia’ all’inizio del romanzo fosse descritta come negativa. E’ piu’ facile non amare qualcuno perche’ alla fine non ci sentiamo male per la sua tragica fine.
Il personaggio di Anna e’ descritto in modo che riesca a conquistare ogni suo lettore perche’ la sua decisione di abbandonare il suo marito, Aleksej Aleksandrovic Karenin, e di partire con Vronskij sembra cosi’ naturale e umana. Per tutto cio’ Anna da’ l’impressione di essere un’eroina invece di un criminale.
Col tempo la situazione inizia a cambiare. I suoi sinceri sentimenti cominciano ad essere condotti dalla gelosia e dal sospetto, e alla fine tutto si riduce all’agonia. Anna cosi’ diventa nervosa ed egoista, mentre sempre di piu’ viene ossessionata dai pensieri di non avere il diritto di vivere a causa di tutto cio’ che ha successo. Alla fine, quando decide di lanciarsi sotto il treno, non viene castigata dalla societa’, ma dalla sua propria coscienza.
Levin – un aristocratico, descritto come un uomo di carattere forte che, come Anna, all’inizio pensa che il senso dell’esistenza umana si giri solo attorno alla sua propria felicita’ e viene condotto da questa sua convinzione finche’ non incontra Kitty Aleksàndrovna Ščerbàckaja. Dopo la loro cerimonia di nozze sempre di piu’ si rende conto che la propria felicita’ non basta per una completa perfetta e felice vita.
La sua anima pulita e i suoi principi e valori un po’ conservativi offriranno a Kitty una certa sicurezza, ma mai susciteranno in lei la passione e i sentimenti romantici i quali provava per Vronskij.
Levin e’ un personaggio che sa di non poter essere felice mentre e’ circondato da tanta gente sfortunata, mentre l’aristocrazia vive come un parassita e i contadini muoiono di fame. Lentamente la sua coscienza viene risvegliata e lui si rende conto che la felicita’ non possa essere trovata se guardiamo solo se stesso e se non viviamo anche per gli altri.
Vronskij e’ un giovane ufficiale dell’esercito che vive una vita spensierata e fino ad ora mai innamorato, finche’ un giorno non conosce la bellissima Anna. Col tempo un uomo irresponsabile diventa una persona innamorata e pronta a fare tutto per amore, anzi pronta ad assumersi la responsabilita’ per la sua figlia. Ma siccome niente di bello non e’ eterno, cosi’ anche loro due col tempo cadono nei problemi e nonostante il suo gran amore verso Anna, Vronskij sempre di piu’ viene tormentato dal rimorso per aver trascurrato la sua carriera militare.
Oltre a lui, anche Anna soffre per suo figlio con Karenin, il che lascia un gran dolore su tutti e due. Alla fine, quando Anna si lancia sotto il treno, Vronskij torna alla sua vita senza senso e dopo un po’ decide di andare in guerra.
Anche se non esiste un collegamento diretto con la morte di Anna, e’ inpossibile dire che Vronskij non sia risponsabile per la sua tragica fine, nonostante il fatto che l’amava e che per lei era pronto a trascurrare la sua carriera. Vronskij, durante l’intero romanzo, passava per alcuni periodi particolari della sua vita. Cosi’ si lottava, veniva moralmente sconfitto, ma anche si salutava dalla vita.
La sua colpa sta nel fatto che ha promesso qualcosa che nessuno puo’ garantire, cioe’ che l’amore i e i sentimenti particolari avrebbero durato per sempre. Alla fine non viene sconfitto dalla mancanza d’amore, ma dal desiderio di essere almeno per un breve attimo un uomo semplice.
Visto che Vronskij con ogni nuovo giorno tornava sempre di piu’ a quello che era stato prima, Anna pian piano diventava consapevole di essere per lui come un peso, il che alla fine risulta con la sua tragica fine.
Kitty – una delle tre figlie di un nobile di Mosca. Era innamorata di Vronskij, il che non piaceva a suo padre che era per Levin, mentre sua madre approvava i sentimenti di sua figlia. Quando Levin finalmente chiede la sua mano, lei lo rifiuta aspettando una proposta di matrimonio da Vronskij.
Visto che Vronskij non aveva intenzione di sposarla perche’ era innamorato di Anna, Kitty rimane disperata perche’ si rende conto di aver rifiutato un buon uomo come Levin per alcuni ingannevoli sentimenti che provava per Vronskij. Dopo aver passato qualche tempo all’estero, Kitty torna come una persona forte e si sposa con Levin. La sua stabilita’ e compassione vengono dimostrate e notate quando decide di prendere cura del fratello di Levin, Nikolaj, gravamente malato.
Kitty e’ una carina ragazza con un viso umile, ma la sua innocente bellezza non poteva paragonarsi con Anna di cui Vronskij rimane affascinato. Il destino di Kitty era di essere una donna fedele a differenza di Anna a cui era destinato di fare qualcosa di piu’ nella vita. Col tempo una ragazzina Kitty diventa una bella e carina donna.
Liev Nikolaievich Tolstoj biografia
Liev Nikolaievich Tolstoj e’ nato il 9 settembre nel 1828 a Jasnaja Poljana (Tula) da famiglia nobile, come il quarto di cinque figli. Era il conte russo, scrittore, intellettuale e uno dei piu’ grandi romanzieri mondiali.
La sua famiglia era di origine nobile e il titolo di conte fu consegnato ai suoi antenati da Peter Grande, nel XVIII secolo. La sua vita era piena di relazioni amorose. Da ragazzo si innamorava spesso e anche spesso cambiava partner.
Rimane senza genitori gia’ da piccolo, dopodiche’ i suoi cugini si prendono cura di lui. Proprio questa perdita’ lo inclina alla riflessione sulla vita, morte e felicita’. Tranne come gran scrittore, ci rimane noto e ricordato anche come un gran sostenitore della pace che lottava contro la violenza.
La sua prima opera era: “La storia della giornata di ieri”, mentre il suo primo libro pubblicato era la trilogia di romanzi biografici: “Infanzia”, “Adolescenza” e “Goventu'”.
Le sue opere piu’ famose sono: “Guerra e Pace”, per cui ci ha messo sette anni a compierla, poi “Padrone e servo” e alla fine la sua opera piu’ conosciuta, “Anna Karenina”.
Muore il sette di novembre del 1910 ad Astapovo, a causa di polmonite.