Il romanzo di Howard Pyle, Le avventure di Robin Hood di Nottingham, e’ scritto secondo la leggenda di un glorioso vagabondo del tredicesimo secolo che prendeva dai ricchi per poi poter aiutare i poveri. Non esistono le prove che lui veramente e’ esistito. Nonostante tutto cio’, il romanzo e’ uno dei preferiti tra i suoi lettori e viene letto gia’ da molte generazioni.
ll romanzo e’ composto da 22 capitoli e in ognuno di essi viene descritta un’avventura di Robin Hood e della sua banda. Pur essendo rineggati e fuorilegge, sono descritti come eroi che lottano per il bene dei poveri e in nome della giustizia. Robin Hood viene mostrato come una forza morale che decide di cio’ chi e come va castigato. Pur sfuggendo sempre alla legge, lui e’ una persona nobile ed onesta che affronta le malefatte dei ricchi per poter alleviare le sofferenze dei poveri della contea. Gli altri membri della sua compagnia lo seguono nella sua missione.
La trama si svolge nell’Inghilterra medioevale. All’inizio del romanzo il diciottenne Robin uccide per caso uno sconosciuto nel mezzo della foresta di Sherwood e da quel momento inizia la sua vita da vagabondo. Si mette a raccogliere intorno a se’ i ragazzi simili a lui, rinnegati e fuorilegge, ma d’altra parte onesti e nobili. Insieme a loro comincia a lottare contro l’ingiustizia. La trama la seguiamo attraverso episodi che poi sono divisi in capitoli. Ogni episodio descrive una delle avventure di Robin Hood e della sua banda.
Lo scrittore si rivolge spesso ai suoi lettori mentre descrive le avventure di Robin. Esse sono rappresentate in maniera umoristica, il che rende il romanzo ancor piu’ interessante. E’ destinato ad un pubblico giovane ed e’ descritto in modo allegro. Alla fine Robin muore e in tal modo lo scrittore riesce a sorprenderci. Leggendo il romanzo lo scrittore ci descrive dettagliatamente come varie persone finiscono per unirsi alla banda di fuorilegge di Robin Hood. Seguiamo poi le loro avventure che durano per molti anni e alla fine arriviamo al loro scioglimento. In quel periodo sono riusciti a correggere numerose ingiustizie e a punire tanti ricchi per poi favorire i poveri. Sono stati prosciolti da tutte le accuse, prestavano il servizio presso la Corte ed erano adorati dai molti nei circoli aristocratici. Alla fine tornano nella foresta di Sherwood, alla loro vita da vagabondi. Cosi’, la trama ha una struttura ciclica. All’inizio ci viene descritto come Robin finisce nella foresta. Lo scrittore poi ci mena attraverso le avventure di Robin e dei suoi amici e alla fine tutto torna com’era all’inizio.
La morte di Robin Hood e’ descitta nell’ultimo capitolo, nell’epilogo. Visto che la storia del romanzo e’ ciclica, senza tale epilogo il romanzo avrebbe avuto il lieto fine e cosi’ tutta la banda di Robin, dopo essersi purificata, avrebbe tornata alla Corte.
Genere letterario: romanzo avventuroso
Luogo dell’azione: la foresta di Sherwood, la citta’ di Nottingham
Tempo dell’azione: il medioevo
Il tema dell’opera: le avventure di Robin che sono rappresentate in maniera umoristica, il che rende il romanzo ancor piu’ interessante.
L’ idea dell’opera: Robin voleva aiutare i poveri prendendo dai ricchi e così aiuta i deboli, donne, bambini e poveri, di signori feudali tirannici e dei loro rappresentanti.
Riassunto
La trama inizia a Nottingham, in Inghilterra, negli anni del regno di Enrico II. Robin Hood e i suoi allegri amici vivono nella foresta di Sherwood. Robin e’ un vagabondo, ma la gente gli vuole molto bene perche’ e’ sempre disposto e voglioso di aiutare tutti. Ai suoi 18 anni, il Re annuncia un torneo in cui il migliore vincera’ molta birra. Robin decide di partecipare perche’ era un tiratore bravissimo. Tutti i suoi amici deridevano la sua fiducia in se’ stesso e decisione di vincire. Scommetevano che lui fosse solo un ragazzino e che non possedesse abilta’ per vincere. Pero’, Robin alla fine esce come vincitore e loro, rimasti arrabbiati, decidono di cacciarlo via cercando di colpirlo con una freccia. Per fortuna, non ce l’hanno fatta perche’ erano ubriachi. Allora, Robin decide di vendicarsi e colpisce uno di loro. Sfortunatamente, il colpo era fatale e lui muore.
Ecco come e’ diventato rinnegato e vagabondo trovando la sua nuova casa nella foresta di Sherwood. Inoltre, dopo la caccia a cervi, la sua vita era ricattata con 200 di sterline. Lo Sceriffo di Nottingham decide di trovarlo e catturarlo perche’, oltre ai soldi che voleva, l’uomo ucciso da Robin era il cugino dello Sceriffo.
Durante l’anno seguente Robin riesce a radunare molti altri vagabondi che lo sostenevano e alla fine viene eletto il capo della loro banda. Prendono la decisione di rubare dai ricchi per poi dare ai poveri e a tutti coloro che hanno bisogno di qualsiasi aiuto.
Erano sempre in cerca delle nuove avvanture e cosi’ un giorno, attraversando il ponte, Robin incontra un uomo che gli andava incontro. Il ponte era cosi’ stretto che non era possibile che tutti e due lo passano nello stesso tempo. Visto che nessuno di loro voleva cedere, decidono di partecipare al duello. Robin Hood, dopo essersi convinto del coraggio dello straniero, alla fine gli offre la possibilita’ di diventare il membro della loro banda. Gli danno il nome il Piccolo John e poi decidono di organizzare una festa in suo onore e Robin gli offre il posto accanto al suo, come il segno di rispetto e di accoglienza.
Lo Sceriffo di Nottingham rilascia l’ordine di arresto e offre un gran premio a chi arriva a sapere qualsiasi cosa di Robin Hood. Pero’, nonostante il fatto che tutti i cittadini di Nottingham ben sapevano dove si nascondeva Robin, nessuno osava parlare contro di lui. Quindi, lo Sceriffo si decide a mandare un messaggiero alla citta’ di Lincoln per trovare uno chi potrebbe dirgli qualcosa di Robin.
Il messaggero, stanco del viaggio, trovandosi vicino ad una trattoria, decide di entrare per riposarsi un po’. Ci incontra un gruppo di persone a cui racconta la vera ragione per cui sia venuto qui e ammette di essere in cerca di Robin. Uno di loro si offre di aiutarlo e loro due partono insieme, decisi di cacciare Robin.
Ben presto il messaggero s’imbatte in Robin nel mezzo del bosco, ma non sapendo di aver incontrato proprio la persona che sta cercando, chiede a lui di aiutarlo a trovare Robin. Robin gli dice che l’ha incontrato proprio questa mattina e gli suggerisce di non continuare a cercarlo perche’ Robin e’ molto furbo e potrebbe rubarlo. Loro due si recano poi verso una trattoria dove tutti conoscevano Robin. Robin, dopo far ubriacare lo sconosciuto, gli ruba l’ordine di arresto e dice al proprietario della trattoria di farlo pagare di nuovo, anche se Robin ha gia’ pagato tutto. Dopo che gli altri compagni della banda di Robin sono arrivati, Robin in accordo con tutti loro offre allo sconosciuto di diventare anche lui il membro della sua compagnia.
Lo Sceriffo, arrivato a sapere cosa e’ successo, arrabbiato si promette di trovare il messaggero per poi condannarlo a morte. Si reca dal Re per cercare l’aiuto, ma il Re rifiuta di aiutarlo. Allora lo Sceriffo viene all’idea di organizzare un torneo in cui il vincitore sara’ premiato. Sperava che anche Robin sarebbe venuto a partecipare e cosi’ sarebbe stato piu’ facile coglierlo. Robin era determinato a vincere e per quello decide di iscriversi. Dato che i suoi compagni supponevano lo fosse una trappola, tutti insieme sono venuti all’idea di mascherarsi per non essere riconosciuti.
Robin non si rappresenta al torneo per cui lo Sceriffo rimane deluso. Pero’, uno straniero si e’ distinto particolarmente al turneo, ma nessuno sapeva chi lui fosse. Aveva una benda sopra gli occhi ed era vestito di porpora. Robin vince e lo Sceriffo gli offre di lavorare per lui dicendogli che sia piu’ bravo di quel codardo e vigliacco di Robin. Lo straniero, cioe’ Robin, rifiuta la sua offerta per cui lo Sceriffo rimane offeso. Pure Robin s’offende perche’ lo Sceriffo lo teneva un codardo e anche un cattivo tiratore e per vendicarsi decide di rivelare a tutti la sua vera identita’.
Adesso lo Sceriffo manda la sua gente armata in cerca di Robin. Robin allora decide di ritirarsi per un po’, pero’ se qualcuno gli salta adosso, sara’ costretto di difendersi. Sette giorni dopo manda Will Stutely, vestito come un fratello, a vedere come stanno le cose. Prende la decisione di informarsene presso una trattoria vicinante dove spesso passa la gente dello Sceriffo. Arrivato alla trattoria, viene riconosciuto per i suoi vestiti verdi per cui la banda di Robin era nota. Di seguito lo prendono e lo portano a Nottingham dove dovrebbe essere processato. In tal modo lo Sceriffo intendeva di mandare il messaggio a Robin, come un avvertimento. Pero’, Robin Hood arriva proprio in tempo, cioe’ prima dell’esecuzione del suo amico e cosi’ riesce a salvarlo. Lo Sceriffo allora, dopo aver capito che non valga piu’ la pena di lottare con Robin, decide di smettere di perseguitarlo.
Durante l’anno successivo la compagnia si calma. Passeggiando una giornata per il bosco in cerca di qualsiasi avventura, Robin s’imbatte in un macellaio da cui compra tutta la carne che lui possedeva e di seguito si reca al mercato di Nottingham facendo finta di essere lui macellaio. Vendeva la carne a basso prezzo, il che ha suscitato qualche sospetto in altri venditori che subito hanno cominciato a spargere la voce che probabilmente la carne fosse stata rubata. Allora, alcuni di loro lo invitano ad una festa presso la casa dello Sceriffo e lui accetta l’offerta.
Lo Sceriffo non lo riconosce sotto le spoglie di macellaio e percio’ lo invita ad accomodarsi accanto a lui, alla sua destra. Lo Sceriffo era convinto che avrebbe fatto ad ingannarlo e a guadagnare dei soldi e per quello si sono messi d’accordo che Robin gli vendesse il suo mestiere. Allora, Robin lo porta alla foresta di Sherwood dove era organizzata la festa in onore di lui e dove erano invitati pure tutti i suoi compagni. Lo Sceriffo, dopo aver capito dove si trovava, ha cercato di scappare, ma Robin voleva farlo pagare per l’accoglienza e soggiorno il prezzo di 300 lire. Robin poi gli da’ il consiglio di ricordarsi di questa lezione ogni volta che gli cade in mente di ingannare qualcuno.
A novembre arriva il giorno per una gran fiera che viene organizzata ogni cinque anni. Per essere sicuro che Robin non sarebbe venuto al torneo, lo Sceriffo pianificava di dare al vincitore un premio di cui Robin di sicuro non sarebbe stato interessato. Avendo sentito tutto, il Piccolo John tuttavia decide di visitare la fiera anche se Robin non era d’accordo con lui. Ha vinto al torneo e lo Sceriffo, non avendo riuscito a riconoscerlo, gli offre un lavoro e il Piccolo John acconsente perche’ voleva un’altra volta deriderlo.
Anche se il lavoro l’accetta per scherzo, ben presto s’abitua alla vita privilegiata perche’ gli piaceva di essere la mano destra dello Sceriffo, di dormire fino a mezzogiorno e di mangiare tutto cio’ che voleva. Si e’ molto ingrassato e nonostante la bella vita che conduceva un giorno si rende conto che gli mancano i suoi vecchi amici e quindi decide di tornare alla sua banda e a vivere come prima. Quando un giorno un servitore rifiuta di servirgli la colazione, il Piccolo John entra violentamente nella dispensa per procurarsi il cibo. Dopo averlo visto, il cuoco insieme al servitore comincia a lottare con John. Pero’, ben presto si rendono conto di perdersi nell’insensibilita’ e decidono di smetterla. Allora John invita pure il cuoco a riunirsi alla loro banda e loro due si recano verso il bosco di Sherwood, portando con se’ pure le posate d’argento dello Sceriffo. Robin non approvava quel furto perche’ riteneva di essersi gia’ vendicato troppo dello Sceriffo e di seguito decide di restituirgli tutto cio’ che gli apparteneva.
Robin poi manda John ad ordinare la cucitura dei loro nuovi abiti verdi per cui erano famosi. Pero’, il Piccolo John, invece di seguire la strada che menava verso il loro cucitrice, decide di fare una sosta presso una trattoria lungo la strada. Il giorno dopo vede un famoso pellaio sotto il nome di Arthur e decide di seguirlo perche’ l’uomo era noto come bracconiere a caccia di caprioli. Decidono di combattere qui nel mezzo del bosco. Robin Hood, sentito che John non aveva obbedito al suo ordine, si reca verso il bosco per trovarlo. Cercandolo ad un colpo sente la sua voce e si nasconde dietro ad un cespuglio per poter guardare la lotta tra il Piccolo John ed Arthur. Arthur era abbastanza bravo, forse migliore del piccolo John. Arthur alla fine del combattimento riesce a sconfiggere John e Robin, affascinato, gli offre il posto nella loro banda.
Al ritorno, loro tre incontrano uno sconosciuto che sembrava come un nobile e Robin Hood subito s’arrabbia perche’ ha pensato che probabilmente anche lui fosse un riccone che faceva ingiustizie nei confronti dei poveri e deboli. Gli da’ l’ordine di arrendersi, ma lo straniero lo rifiuta. Dopo la lotta lo sconosciuto si presenta come Will Gamwell, il cugino di Robin. Anche lui, come Robin, ha commesso un delitto uccidendo un servo di suo padre e per quello viene cacciato via dalla casa e mandato da Robin. Robin Hood allora gli da’ il consiglio di cambiare il nome per non essere sospetoso e riconosciuto. Visto che indossava un abito viola ottiene il nome Will Scarlet.
Allora la banda incontra un mugnaio e decide di scherzare un po’ con lui facendo finta di essere ladri e di voler derubarlo. Pero, alla fine intendevano dirgli la verita’ e restituirgli tutto. Gli danno l’ordine di arrendersi, ma il mugnaio li ammonisce di non scherzare con lui perche’ qui nel bosco vive un certo Robin Hood che si lotta contro l’ingiustizia e che prima o poi verra’ a castigarli. Il mugnaio allora gli lancia in faccia la polvere di farina e allora Robin gli ammette chi in realta’ sono loro. Il mugnaio non gli ha creduto e Robin, per convincerlo, era costretto di chiamare il resto della sua banda. Alla fine invitano anche lui a fare la parte della loro banda e decidono di fare una gran festa in onore di tutti i nuovi membri.
Dato che stavano per rimanere senza soldi, Robin manda un suo compagno a trovare qualcuno e ad invitarlo alla loro festa per poi poter farlo pagare. Lui era a lungo in cerca, ma dopo qualche tempo sente nel bosco un ragazzo che piangeva. Lo porta con se’ e lui gli ammette di chiamarsi Allan a Dale, di essere un cantante viaggiante e di essere rimaso senza soldi. Era molto triste perche’ aveva trovato un gran amore, ma il padre della ragazza aveva deciso di darla ad un altro. I compagni di Robin allora decidono di aiutarlo e di farlo sposarsi con la ragazza prima che suo padre riesca a dare la sua mano a quel altro uomo. Da quel momento anche Alan entra nella loro banda famosa.
Will Scarlet viene ad un idea di trovare il fratello Tuck che li sposerebbe. Nel giorno della ceremonia delle nozze arrivano tutti alla chiesa e Robin, facendo finta di essere un cantante, all’improvviso interrompe il matrimonio per annunciare che la ragazza, invece di Elen, sposera’ Allan, il ragazzo di cui e’ veramente innamorata. Il padre della sposa non era d’accordo, ma Stephen allora dice che non sapeva niente del loro amore e che, se lei veramente ama l’atro uomo, lui sarebbe disposto ad accettare la verita’. Robin, in cambio della benedizione della ragazza, offre a suo padre dei soldi e lui acconsente.
Dato che Robin e i suoi amici accoglievano spesso molti ospiti sconosciuti, anche questa volta trovano nel bosco uno e lo invitano a partecipare alla loro festa. Lo era il cavaliere Richard che invece rifiuta la loro accoglienza. Gli ammette di essere rimasto senza soldi e percio’ non vuole rischiare di sfogare il suo malumore durante la loro festa. Robin lo invita comunque e Richard gli racconta che tutto cio’ che possiede si trova in un tempio e, se non paga tutti i suoi debiti entro tre giorni successivi, rimarra’ senza tutto. Era in debito perche’ doveva pagare la cauzione per suo figlio che aveva ucciso un cavaliere sotto il nome Sir Walter.
Allora gli amici di Robin portano alla festa un vescovo di Hereford insieme ad alcuni suoi fratelli. Gli raccontano della disgrazia che e’ successa a Richard e, visto che il vescovo e’ uno dei piu’ ricchi nel suo paese, gli chiedono se possa aiutare Richard. Rimasto senza la risposta del vescovo, Robin decide di dare a Richard tutta la ricchezza che possiede. Richard accetta il suo aiuto, ma solo come un prestito. Alla fine promette a Robin di restituirgli i soldi il prima possibile.
Ai primi della primavera il Piccolo John e Robin Hood partono in cerca di una nuova avventura. John si veste da un fratello, mentre Robin decide di fingersi un barbone. Vestiti cosi’, si separano e si dirigono in una strada opposta. Il Piccolo John incontra sulla strada tre signore che si sono recate al mercato e li aiuta con i loro cesti. Si mette ad intrattenersi con loro, ma d’altra parte gli dispiaceva molto di essere vestito da fratello. Arrivati ai piedi della citta’, li saluta e si dirige verso una trattoria dove incontra un gruppo di persone che gli offrono da bere. Rimane con loro a divertirli con le sue canzoni, ma loro ben presto rimangono sbalordini di quanto un fratello possa bere. Allora la sua canzone viene interrotta da due fratelli che stanno a rimproverare il suo comportamento. Pero’, a contrastare i loro rimproveri, lui si mette a deriderli, il che suscita una gran sorpresa e stupore tra tutta la gente presente.
Robin invece era in cerca di un mendicante per prendere i suoi vestiti e per provare a condurre per qualche tempo una vita da poveri. Dopo qualche tempo trova sulla strada proprio un tale e gli offre da mangiare e bere in cambio del suo vestito. Vestito cosi’, Robin riprende la sua strada in cerca delle nuove avventure. S’imbatte in quattro mendicanti con un foglietto in mano dove c’e’ scritto che uno di loro e’ sordo, l’altro cieco, il terzo stupido e il quarto povero. Lo invitano a mangiare con loro. Dopo aver sentito che il mendicante vive nella foresta di Sherwood, cambiano l’idea perche’ non volevano sprecare tutti i soldi che avevano ed incontrare Robin Hood. Gli dicono di non poter fidarsi di lui e allora lo attaccano perche’ erano convinti che fosse una spia e che sapesse troppo. Pero’, Robin era notevolmente superiore per forza e intelligenza e alla fine riesce a prendergli tutta la ricchezza che ce l’avevano. Poi, prosegue avanti.
Decide di cercare un’altra avventura e incontra un riccone che era molto scortese nei suoi confronti perche’ lo teneva solo un povero mendicante. Robin allora gli fa vedere tutti i soldi che porta con se’ e il riccone lo avverte di nascondere tutti i soldi perche’ qui vicino nel bosco di Sherwood vive un certo Robin Hood che prima o poi possa sbuccare da qualche parte e rubargli tutto cio’ che possiede. Allora il riccone gli rivela il suo segreto dicendogli di tenere sempre i soldi nelle sue scarpe. Il mendicante gli ammette la sua vera identita’ e lo deruba.
Richard Partington arriva a Sherwood per trovare Robin e per trasmettergli il messaggio della Regina che lo invita a Londra, a partecipare al suo torneo. Lui acconsente e porta con se’ anche il Piccolo John, Will Scarlet e Allan a Dale. Arrivati a Londra, la Regina li accoglie proprio come meritano. Poi, loro cominciano a raccontarle le loro avventure. Nel giorno del torneo la Regina scommette col Re che trovera’ il miglior tiratore in tutto il paese, tanto bravo da poter vincere tutti gli altri nel loro regno. Il Re accetta la sfida. Robin Hood alla fine vince e lei, rimasta arrabbiata, voleva ripetere il gioco. Dopo essersi convinta che non esiste tiratore migliore di Robin, decide di lasciare il posto del torneo.
Anche se il Re promette alla Regina che Robin e la sua banda saranno in liberta’ per 40 giorni, alla fine era molto arrabbiato per il torneo e, influenzato da un vescovo, decide di mandare la sua gente in cerca di Robin. La Regina allora manda Richard Partington perche’ lui possa avvertire Robin di scappare prima che la gente del Re riesca a cacciarli. La cerca di Robin e della sua banda e’ durata per lungo tempo finche’ un giorno Robin non viene alla Regina per pregarla per pieta’ e lei lo aiuta.
Comincia allora a girare la voce che il re Riccardo, andando in giro per alcuni paesi, intende di passare a Nottingham. Durante una festa cerca di scoprire qualcosa di Robin, ma lo Sceriffo gli dice che Robin sia un semplice ladro. Quella serata si parlava molto di Robin. Pero’, la serata e’ andata a finire bene. Di seguito, il Re viene all’idea di mascherarsi per poter avvicinarsi a Robin. Dopo essersi incontrati, il Re viene derubato da Robin che non sapeva chi si nascondeva sotto la maschera. Infine, il Re perdona tutto a Robin e ai suoi amici e gli offre di lavorare per lui, il che Robin accetta.
Nell’epilogo viene descritta la vita di Robin e della sua banda dopo che hanno rinunciato alla vita da barbone. Il Piccolo John, dopo qualche anno della vita sulla corte, torna a Nottingham e comincia a condurre una vita tranquilla’. Will Scarlet dopo qualche tempo torna a casa, da dove prima era cacciato via per l’omicidio di un servo di suo padre. Robin era il cortigiano preferito dal Re e percio’ ottiene il titolo di conte di Huntington e con quel privilegio seguiva il Re in tutte le battaglie e guerre in cui lui andava. Allan a Dale e sua moglie seguivano Robin dappertutto.
Tornato a Sherwood, si rende conto di quanto in realta’ gli manca la sua vita da barbone e decide di rimanerci con i suoi amici e di non tornare alla corte. Pero’, il re Ivan, che prende il trono dopo Riccardo, decide di vendicarsi di Robin e subito manda la sua gente a Sherwood per trovare e cacciare Robin. Nella lotta viene ucciso lo Sceriffo.
Robin, avendo la febbre addosso, decide di andare a trovare una sua cugina che possa aiutarlo. La sua cugina, avendo sentito che Robin aveva tornato a vivere da vagabondo, rimane spaventata e lo lascia a morire. Ecco come Robin Hood finisce la sua gloriosa vita.
Personaggi: Robin Hood, il Piccolo John, Sceriffo, Davide di Doncastera, Will Stutely, il pellaio Arthur, Will Gamwell, Allan a Dale, il fratello Tuck, Sir Richard, vescovo, Richard Partington
Analisi dei personaggi
Robin Hood – un eroe secondo cui il romanzo ottiene il suo titolo. E’ il capo di una banda che si lotta contro ogni tipo d’ingiustizia. Rubano dai ricchi per poter aiutare i poveri. Dopo aver ucciso per caso un uomo, a diciotto anni sfugge alla legge e si nasconde nella foresta di Sherwood che da quel momento diventa la sua nuova casa. Pian piano raduna intorno a se i ragazzi simili a lui, bravi e decisi come lui di condurre una vita da barbone. Insieme a loro comincia a lottare contro ricchi e tutti coloro che cercano di arricchirsi a spese dei poveri e deboli. Pur sfuggendo alla legge, decide di partecipare mascherato ad un torneo che viene organizzato dallo Sceriffo che in tal modo cerca di cacciarlo e castigarlo. Esce come vincitore e lo Sceriffo ne rimane affascinato e, non sapendo chi si nasconde sotto la maschera, gli suggerisce di lavorare per lui. Robin non ci acconsente. Robin Hood riesce molte volte a fargli le corna, ma lo Sceriffo non rinuncia alla sua decisione di cacciarlo per poter fargli del male. Anche se era un rinnegato e, secondo molti anche un criminale, era una brava e onesta persona che decide di dedicare l’intera sua vita ad aiutare i poveri e bisognosi. Alla fine viene liberato dal castigo ed entra al servizio del Re. Per qualche periodo ha vissuto alla corte, ma poi decide di tornare al bosco e a vivere come prima, da vagabondo. Alla fine muore per colpa di una sua cattiva cugina che non voleva aiutarlo.
Lo Sceriffo – il furfante del romanzo che dall’inizio cerca di vendicarsi di Robin che invece ogni volta riesce a fargli le corna. L’uomo ucciso da Robin era un cugino dello Sceriffo e percio’ lui era tanto determinato a trovarlo e castigarlo. Rilascia il commando di arresto di Robin e offre un bel premio a chi riesce ad aiutarlo a cacciarlo. Nessuno invece osava rivelare la verita’ perche’ tutti conoscevano Robin. Lo Sceriffo allora era costretto di mandare la sua gente a cacciare Robin, ma nessuno di loro non ci riesce e alla fine e’ Robin ad ingannarli e deriderli tutti. Alla fine muore e in tal modo la giustizia riesce a fargli pagare ogni male che abbia mai compiuto.
Il Piccolo John – la mano destra di Robin Hood e il personaggio che si e’distinto di piu’ nelle avventure. Il suo vero nome e’ John Piccolo, ma i suoi amici lo chiamano il Piccolo John. Attraversando un giorno un ponte incontra Robin e subito entra in conflitto con lui. Robin ben presto si rende conto di quanto John sia coraggioso e percio’ lo invita nella sua banda famosa. Durante la festa organizzata in onore del nuovo membro Robin gli offre il posto alla sua destra e lo proclama come il suo assistente e compagno. Da quel momento John diventa il piu’ fedele amico di Robin. Una volta anzi decide di partecipare ad un torneo organizzato dallo Sceriffo che cercava in tutti i modi possibili di cacciare Robin. Era mascherato e nessuno riesce a riconoscerlo. Avendo vinto, viene invitato dallo Sceriffo a lavorare nel suo servizio, il che lui alla fine accetta. Ci rimane per un paio di mesi e ben presto s’ ingrassa a fare una vita cosi’ leggera e comoda. Dopo un po’ di tempo si rende conto di quanto gli manchi la sua vita di prima e decide di tornare dai suoi amici. Lascia la corte e torna alla sua vita nella foresta di Sherwood.
Will Scarlet – il cugino di Robin che, sfuggendo alla legge, viene nel bosco per trovarlo. Avendo ucciso un servitore di suo padre, si nasconde nel bosco e cosi’ diventa anche lui vagabondo ed errante come Robin Hood. Era vestito come un riccone e per quello Robin Hood ha cercato di attaccarlo e rubarlo. Will gli racconta la sua storia di vita e alla fine Robin offre pure a lui il posto nella sua banda famosa. Il suo vero nome e’ Will Gamwell, ma la banda lo chiama Will Scarlet per il color del suo vestito e perche’, secondo molti, vestito cosi’ era piu’ sicuro.
Allan a Dale – un cantante viaggiante. Era molto triste perche’ il padre della ragazza che amava promette la mano di sua figlia ad un altro uomo perche’ riteneva che lei dovesse sposare uno piu’ ricco. Robin Hood e i suoi amici decidono di aiutarlo a sposarsi con la sua amata. Il giorno della ceremonia delle nozze entrano nella chiesa per annunciare l’amore tra lui e la ragazza. Riescono ad ottenere la benedizione dal padre della ragazza e alla fine i due giovani si sposano. Allan a Dale faceva la parte della banda di Robin Hood dal primo momento in cui si sono incontrati.
Howard Pyle biografia
Howard Pyle era uno scrittore, insegnante ed illustratore americano. Faceva illustrazioni per varie storie, fiabe e romanzi avvenurosi. E’ nato il 3 di Maggio nel 1853 a Wilmington, nel Delaware. Ha studiato per tre anni la facolta’ d’arte all’Universita’ di Filadelfia e tre anni dopo, nel 1876 si trasferisce a New York dove lavora come illustratore magazzino. Nel 1880 torna a Wilmington. Lavorava sulle illustrazioni clasiche, le quali possiamo vedere nel libro “Le avventure di Robin Hood”.
Di seguito frequenta il corso professionale di illustrazione ed e’ considerato fondatore di una scuola d’arte (Brandywine School of Art), la quale frequentano anzi alcuni artisti gloriosi come N. C. Wyeth i Maxfield Parrish.
Ben presto non viene pubblicato nemmeno un libro senza i suoi disegni. Nello stesso tempo faceva le illustrazioni per tutti i suoi nuovi libri che scriveva.
Sposa Anna Poole con cui ha 7 figli.
Muore il 9 di novembre del 1911 a Firenze, in Italia.