“Le avventure di Cipollino” e’ un insolito romanzo in cui l’autore ci presenta la vita di numerosi animali, dove i protagonisti sono frutta e verdure. Proprio per questo la storia appartiene alle favole per bambini.
Nella favola seguiamo la vita di un bambino Cipolla e dei suoi amici: sor Zucca, sora Zucchina, Cipollone, sor Pisello, Perra, Ciliegina, Fragolina e Mirtillo. Tutti insieme lottano contro i tiranni: general Limone, contessa Ciliegia e il governatore del regno, cavalier Pomodoro.
Certo, pur essendo loro i protagonisti della favola, attraverso i loro caratteri l’autore in realta’ ci parla della gente. La storia ci presenta le differenze di classe, presente in ogni societa’. In ogni societa’ ci sono quelli di sotto e quelli di sopra, oppressi e oppressori.
La storia e’ scritta con un tono allegro e sereno, anzi gli antagonisti sono piu’ buffi e divertenti che malvagi e pericolosi. L’autore addatta la trama della storia ai bambini con l’intento di chiarirgli gli aspetti importanti della vita, in un modo a loro familiare e comprensibile. Quindi, il libro si occupa per lo piu’ dei temi della giustizia e della liberta’.
I dirigenti, cioe’ oppressori e tiranni, vivono nel lusso e spesso opprimono i loro sudditi facendoli pagare molti tasse, come per esempio le tasse sull’aria e sul maltempo. Ma appena “la picccola gente” se ne rende conto, arriva la fine di ogni tirannia.
Tramite Cipollino l’autore ci parla della liberta’, la liberta’ a cui mai dovremmo rinunciare perche’ le cose possano cambiare quando meno ce l’aspettiamo.
La trama di questa allegra storia inizia in un villaggio in cui vive una famiglia di lupi, mentre il villaggio e’ collocato in un paese inventato in cui tutti i personaggi hanno una particolare relazione con frutta e verdure. Anche il tempo della trama e’ inventato e si svolge nel periodo dei castelli, ferrovie, biciclette e carrozze.
Genere letterario: favola con personaggi in forma di piante e animali
Luogo dell’azione: un paese inventato
Tempo dell’azione: un tempo immaginato in cui nello stesso tempo c’erano castelli, ferrovie, bici, carrozze…
Riassunto
In una citta’ si svolgeva il benvenuto al sovrano, al general Limone. Tra tutti i presenti ci si e’ trovato anche il vecchio Cipollone. Ma, qualcuno lo fa cadere per caso sui piedi di Limone e da quel momento lui cade nei guai. Viene catturato e condannato all’ergastolo.
Un giorno viene a trovarlo suo figlio, il piccolo Cipollino, cercando di salvarlo. Scopre che i carceri sono costruiti per tenere sotto controllo assassini e ladri, ma in realta’ sono loro ad essere liberi, mentre quelli onesti, buoni e innocenti vengono di solito condannati.
Cipollino allora impara molto da suo padre e cosi’ decide di diventare buono e onesto. Il padre gli da il consiglio di andare in viaggio per il mondo durante cui incontrera’ molte cattive persone grazie a cui potra’ imparare molto sulla vita.
Si reca cosi’ verso il villaggio vicino al suo e ci incontra un vecchietto, chiamato sor Zucca. Lui viene oppresso e torturato dal cavalier Pomodoro. Cipollino decide di affrontarlo e di salvare Zucca tenendo Pomodoro un furfante. Pomodoro, cercando di vendicarsi, lo prende per capelli e gli strappa il suo ciuffo. Da quel momento l’odore di cipolla comincia a dispargersi dappertutto, il che suscita le lacrime negli occhi di Pomodoro e lui scappa di corsa. Il sor Zucca, rimasto felice e sorpreso, decide di assumere Cipollino a lovorare per lui.
Pomodoro, volendo vendicarsi della Zucca, torna in villaggio col suo esericito con l’intenzione di cacciarla fuori della sua casa. Nella casa ci mettono un cane feroce per far spaventare i bambini. Ma appena Pomodoro se ne va, Cipollino fa addormentare il cane per poi portarlo al castello dai suoi padroni. Prima di portarlo a casa, gli da una breve e tenera carezza e sparisce. Di seguito la Zucca, tutta felice e contenta, rientra nella sua casina.
Tutto cio’ che e’ successo ha riempito tutti di tanta paura che alla fine prendono la decisione di trasfarirsi a vivere nel bosco. La spostano le loro casine le quali custodiva e di cui si occupava lo zio Mirtillo. Lui mette su ogni casa una piccola campana insieme ad un’insegna per i ladri. Da allora tutti gli incontri con i ladri venivano conclusi amichevolmente.
Dopo aver mangiato tutti i soldi, il conte Arancia diventa povero e percio’ decide di chiedere a sua nipote, la contessa Ciliegia, di accoglierlo presso il suo castello. Lei accetta di riceverlo, ma nello stesso tempo la piu’ giovane contessa Ciliegia invita suo cugino – un magro principe Mandarino. Tutti e due insieme fanno arrabbiare le loro nipoti, mentre loro due sfogano la loro rabbia e frustrazione sul loro innocente cugino Ciliegia. Ciliegia l’unica consolazione la trova accanto alla sua cameriera Fragolina che diventa il suo unico amico.
Pomodoro viene a sapere che la casina della Zucca sia improvvisamente sparita. Coll’aiuto delle guardie Limoncelle, il general Limone riesce a catturare tutti i paesani maschili che si opponevano alle sue idee. Il Porro era l’unico a salvarsi facendo finta di essere un pilastro asciugatrice.
Cipollino insieme alla ragazzina Ravanello decide di indagare sulla situazione nel castello per poi liberare i prigioneri.
Il giorno seguente Cipollino e Ravanello arrivano al castello e fanno l’amicizia col principe Ciliegia, anche se a lui era severamente vietato di stare in compagnia con i suoi paesani. Cioe’, non erano permesse le amicizie tra contadini e gentiluomini. Ciliegia finalmente dopo tanto tempo si sente di nuovo felice e per la prima volta si sente la risata dentro il castello.
Il suono della risata felice arriva al general Pomodoro che poi si reca verso il castello per vedere di che cosa si tratta. Arrivato, vede tre bambini parlare, tra cui era anche il bambino che l’ha fatto piangere il giorno prima. Dopo il suo urlo, tutti i bambini ne sono scapati. Ciliegia era l’unico a rimanerci per ascoltare i suoi rimproveri, ma cio’ non gli pesava tanto quanto prima. Per la prima volta si sente veramente triste per non essere libero come sono i suoi nuovi amici.
Ciliegia piangeva ed era tanto triste che alla fine si ammala. Quattro medici vengono ad esaminarlo e nonostante le loro diagnosi, nessuno di loro riesce a scoprire la vera causa della sua malattia. Allora chiamano il Castano, il medico che curava i poveri. Lui conclude che il principe Ciliegia soffre della tristezza e della solitudine e che per guarire dovrebbe essere permessa di vedersi piu’ spesso con i suoi amici. Tutti erano disgustati a causa della diagnosi di questo medico e percio’ lo cacciano via dal castello.
Appena catturano i contadini innocenti, li gettano nel sottosuolo del castello che era pieno di topi. I topo li attacano dopodiche i prigioneri rimangono senza candelle, soli nel buio. Pero’, i prigioneri subito vengono ad un’ottima idea, cioe’ a fare finta di essere gatti. I topi, spaventati da morire, si ritirano.
Intanto, si viene a sapere che anzi le pareti hanno orecchie. Infatti, la cella del prigione aveva un gran orecchio che attravers
o canali era collegato con la camera del general Pomodoro. In tal modo Pomodoro poteva sapere tutto cio’ che si parlava dentro le celle. Qualcosa di simile al telefono blu.
La cameriera Fragolina che aiutava spesso a Cipollino si e’ fatta sentire ai prigioneri dalla camera di Pomodoro attraverso quel telefono blu. Gli trasmette il messaggio di Cipollino e anche gli procura le candelle e i fiammiferi.
I topi attaccano di nuovo, pero’ questa volta i prigioneri erano pronti a diffendersi. Il capo dell’esercito, per castigare i topi per il loro fallimento, decide di uccidere ogni decimo topo – soldato.
Cipollino insieme a Ravanello e Fragolina era ad una riunione segreta quando il cane feroce imrovvisamente li attacca. Il cane si butta su di Cipollino e subito avvisa il general Pomodoro di averlo catturato. Pomodoro allora getta il povero Cipollino in una fossa segreta. Pero’, una talpa stava scavando sottoterra e cosi’ arriva alla fossa dentro cui ghiacceva Cipollino. Dopo essersi incontrati, hanno fatto due chiacchiere e poi la talpa torna a scavare avanti. Cipollino si mette subito a seguirla. Di seguto ci arriva Pomodoro per condannare a morte Cipollino, ma rimane sorpreso di trovare la fossa vuota.
La talpa ha scavato anzi alcuni corridoi che menavano alle celle dove ghiaccevano gli altri prigioneri e cosi’ Cipollino riesce ad incontrarsi in segreto con tutti loro. Allora fa d’accordo con la Talpa di scavare un altro corridoio che lo aiuterebbe a liberare gli altri. Pero’, all’improvviso qualcuno accende il fiammifero e la Talpa si spaventa da morire. Subito scappa da qui e si nasconde dentro un corridoio buio, mentre Cipollino rimane chiuso con gli altri suoi amici.
Fragolina avvisa il principe Ciliegia che Cipollino e’ chiuso in carcere. Il principe rimane colpito di sentire che i suoi amici sono nei quai, smette di piangere e decide di aiutarli. Gli viene in mente un’ottima idea. Decide di offrire a Pomodoro una bella torta dentro cui hanno messo un po’ di polvere che lo fara’ addormentarsi. Dato che lui era avido e ingenuo, l’ha mangiata tutta dopodiche subito s’addormenta.
Allora Fragolina e Ciliegia prendono le chiave da una calza dentro cui Pomodoro le nascondeva e partono per salvare Cipollino i gli altri suoi amici. Riescono ad ingannare le guardie Limoncelle e cosi’ finalmente Ciliegia salva tutti e gli mostra la strada che menava al bosco. Fragolina convince le guardie che ci siano alcuni banditi e loro s’affrettano subito a raggiungerli.
Dopo essersi svegliato dal sonno profondo in cui era caduto, si rende conto che il carcere sia vuoto e che i prigioneri sono in fuga. Di seguito prende la decisione di chiedere aiuto al general Limone e alle sue guardie. Il giorno dopo Limone insieme al suo esercito, composto di 40 soldati, entra nel villaggio. Subito dopo essere entrati nel paese, prendono l’avvocato Pisello e Porro.
Dopo il primo assalto le guardie Limoncelle si spostano nel castello dove stavano devastando distruggendo tutto che c’era sul loro cammino. Hanno occupato le migliori camere del castello e torturavano e mollestavano tutti gli inquilini. Limone allora decide di dichiarare Porro il cavaliere dei baffi d’argento. Subito dopo questo inizia a maltrattarlo per farlo dire dove si trovino i prigioneri e dove abbiano nascosto la casina della Zucca.
Porro non voleva dire niente, solo sorrideva. Per questo decidono di gettarlo in prigione e di seguito passano ad interrogare l’avvocato Pisello. Nemmeno lui voleva scoprire dove si nascondessero i suoi amici e quindi viene anche lui gettato in prigione. Ben presto anche Pomodoro viene catturato, legato come un salame. Anzi, viene condannato a morte.
All’avvocato Pisello faceva un po’ piacere di trovarsi in carcere insieme a Pomodoro e, essendo un po’ ingenuo e spensierato, scopre a Pomodoro il posto segreto della casina di Zucca. A Pomodoro hanno aiutato molto le nuove informazioni ricevute e lui decide di salvarsi rivelando tutto a Limone.
Il patibolo e’ stato messo al centro della piazza e tutto era pronto per l’avvocato Pisello. Gli hanno messo una corda attorno al collo che l’ha tirato giu’ nel fondo del buco. A questo punto Cipollino riesce a tagliare la corda per la luce che brillava tanto che nessuno se n’e’ reso conto.
Fragolina avvisa Ravanello di cio’ che e’ successo, mentre poi Ravanello s’affretta ad avvisarne Cipollino di cio’ che sta per accadere a Pisello. Cipollino trova subito Talpa per chiederle di scavare un corridoio segreto che mena alla piazza dove si trova il patibolo.
E cosi’ Cipollino aspettava che Pisello cadesse nel bucco per poter salvarlo tagliando la corda attorno al suo collo. Inoltre gli da un po’ di sciroppo di patate, preparato da Talpa. Di seguito tutti insieme si recano tramite il corridoio segreto verso la grotta dove li aspettavno gli altri prigioneri. Pisello allora racconta a tutti del tradimento di Pomodoro, mentre Cipollino subito s’affretta a trovare nel bosco suo zio Mirtillo che li aiutera’ a salvare la casina di Zucca. Arrivati la, rimangono sbalorditi e delusi nel vedere che la casina era gia’ rubata dalle guardie Limoncelle.
Il general Limone e il resto del suo esercito decidono di incaricare Carotta di trovare gli altri prigioneri fuggitivi. L’investigatore si illudeva di cercare alcuni pirati veramente pericolosi, mentre lo erano solo il principe Ciliegia e il suo amico Ravanello, i quali intanto cercavano di distrarre la sua attenzione per impedirlo di trovare il posto segreto dove si nascondevano Cipollino e i suoi compagni.
Alla fine un gruppo di bambini ha intrappolato Carotta e il suo cane annusatore. Ciliegia viene all’idea di appenderli per un albero e di lasciarli cosi’. Poi tutti loro tornano alla grotta che ora era vuota.
Nel frattempo Cipollino fa l’amicizia con un Orso selvatico e decidono di andare a trovare insieme i suoi genitori. A mezzanotte Orso prende Cipollino sulle sue spalle e si reca verso la citta’ dove i suoi genitori erano imprigionati in uno Zoo.
Arrivato nello Zoo, hanno chiesto ad un Elefante per aiuto. Ci hanno anche incontrato gli altri animali che non riuscivano ad addormentarsi perche’ pensavano molto delle sue lontane case. Di seguito passano accanto ad un pappagallo che stava brontollando qualcosa e anche accanto ad una scimmia e un leone.
Hanno liberato i genitori di Orso e in quel momento si fa sentire un sigillo polare che all’improvviso si sveglia. Sigillo inizia urlare sentendo una vecchia innamicizia verso gli orsi. Subito la guardia se ne rende conto e riesce a farli tornare tutti nelle loro gabbie.
Il terzo giorno Cipollino e’ riuscito a mandare il messaggio a Ciliegia dopodiche il principe si reca in citta’. Per liberare Cipollino doveva pagare una multa per balneazione inammissibile nel lago con vitelli di mare. Loro due allora salgono in uno strano treno e partono in viaggio. Cioe’, il treno era particolare perche’ dentro c’era solo un vagone, i posti erano accanto ai finestrini, mentre nelle pareti del treno c’erano ammaccature per la gente grassa. Anche l’ingegnere del treno era un po’ strano. Cantava alcune melodie e ogni volta che il treno passava ai campi di fiore, lui scendeva per coglierne un po’. Il controllore biglietti era sempre sorridente e gentile e cercava in ogni modo di rallegrare i passeggeri.
Proprio nel momento in cui il treno passava vicino ad un bosco, un taglialegna riesce a liberare Carotta insieme al suo cane annusatore. Infatti, il taglialegna non era consapevole di cio’ che aveva fatto e quindi ora rimane sorpreso di vedere tanta gente venire a fargli delle domande strane.
Comincia la garra ed ognuno cercava qualcuno. Cosi’, mentre Carotta conduceva un’indagine, le guardie stavano cercando proprio lei. Limone era in cerca delle sue guardie, Uva insieme ai suoi compagni cercava Cipollino e nello stesso tempo Cipollino e Ciliegia cercavano Uva. Ravanello cercava Cipollino e Pomodoro e Prezzemolo erano in cerca di Ciliegia. Talpa era in cerca di tutti loro.
Nel castello ci sono rimasti solo Arancia, Mandarino e alcuni servi. Mandarino voleva trovare il tesoro nascosto nella cantina del castello e porta con se Arancia che si godeva nella degustazione del vino. Essendo molto avidi, volevano prendere un’altra bottiglia dallo scaffale che in realta’ era una leva per aprire la porta. Fatto quello, la porta si aprono e Cipollino e i suoi amici sono emersi improvvisamente. Hanno subito occupato la proprieta’ catturando Mandarino dentro una stanza e lasciando Arancia la’ dove l’avevano prima trovato perche’ tanto era molto ubriaco e pesante e non potevano portarlo per le scale.
Alcuni amici di Cipollino avevano molta paura siccome non erano armati e non avevano nessuna strategia che gli avrebbe aiutato a vincere. Ma, Cipollino li tranquillizza e gli dice che hanno tutto il necessario.
Allora tutti lasciano il posto e vanno a dormire, mentre la guardia si alloggia in fondo del bosco. Pomodoro da uno sguardo verso il castello da dove vede una strana luce venire. Infatti, la luce si accendeva con interruzioni. Lo era SOS chiamata per Mandarino che c’era nella camera da soggiorno. Pomodoro, per vedere cosa stia succedendo la’, si reca al recinto del castello. La’ incontra il cane feroce che di seguito gli racconta tutto. Pomodoro poi racconta tutto a Limone e loro due decidono di fare un altro assalto presto la mattina seguente.
Alle sette di mattina successiva comincia la nuova battaglia. Un gran proiettile mai visto da quel momento si e’ schiantato dalla direzione del castelo giu’ per la collina. Il colpo era cosi’ forte che ha ferito venti generali, il che lascia tutto l’esercito senza fiatto. Ma alla fine si scopre che il proiettile era Arancia che, dopo essersi liberata, si e’ precipitata giu’ per la collina. Il resto dell’esercito si reca a fare un nuovo assalto. Ma, invece dei proiettili, i fucili sparavano il vino. Gli assalitori si fermano per un po’ e subito tutti ubriacati s’addormentano ai piedi del loro Maestro.
Siccome sor Pisolino ha rivelato alcune informazioni importanti, i nemici alla fine sono riusciti ad occupare il castello. Hanno catturrato Cipollino, mentre Ciliegia e’ stata chiusa da sola in soffitta. Tutti gli altri sono stati liberati. In prigione Cipollino ci incontra suo padre e il ragno Zoppo che era responsabile di distribuire la posta.
Cipollino in un messaggio sta consolando suo figlio dicendogli che non sia tanto male passare una parte della vita in prigione perche’ solo cosi’ puo’ riflettere su molte cose di cui di solito non ha abbastanza tempo. In un altro messaggio il padre incoraggia Cipollino promettendogli di mantere la promessa e che fara’ di tutto per liberarlo dal prigione.
Grazie all’aiuto di Zoppo, Cipollino riesce a costruire una bozza su cui era disegnata ogni stanza del prigione dopodiche manda tre lettere. Le lettere poi vengono inoltrate a suo padre, a Ciliegia e a Talpa. Zoppo di seguito si reca al castello per consegnare le lettere a Cipollino e a Ciliegia. Ma, siccome non e’ tornato, Cipollino non poteva vedere suo padre per quasi quattro giorni. Tutto deluso e scoraggiato si butta sul divano perdendo ogni speranza.
Alla rana Zoppo capitano molte cose lungo il suo viaggio al castello. Incontra suo cugino, un gran chiaccherone noto come “sette e mezza”. La sua settima gamba era incompleta. In un incidente rimane ferito e senza mezzo piede e da allora gli viene attribuito il soprannome “sette e mezza”. Il cugino rana gli fa compagnia sulla strada del castello. Ma, dopo un incidente lungo la strada, Zoppo viene inghiottito da una gran gallina. Per fortuna, la borsa con le lettere alla fine arriva al suo destinatario al castello. Cipollino riesce anche a salvare Zoppo e loro due insieme trasmettono il messaggio al principe Ciliegia.
In prigione una guardia, essendo in quel momento di buon umore, ha fatto sapere a Capillino che suo padre era malato. Talpa intanto riesce a scavare un corridoio che menava al cortile del prigione e cosi’ riceve da Ciliegia il messaggio di Cipollino.
Durante una passeggiata circolare i prigioneri coglievano l’occasione di saltare uno per uno nel corridio scavato da Talpa. Una delle guardie Limoncelle era incaricata di contarli tutti, ma per fortuna non era molto bravo in matematica e percio’ non ci faceva caso che ce ne fossero sempre di meno. Alla fine, dopo rendersi conto di averli persi tutti, anche lui decide di scappare insieme a loro.
Cipollino riesce a salvare suo padre. Quando le guardie vedono tutti i prigioneri scappare, per la paura del general Limone scappano pure loro.
Limone decide di organizzare una corsa di cavalli per intrattenere per un po’ i suoi sudditi e per distrarli dai problemi i quali tutti loro affrontano da giorno in giorno. Durante la sua flagellazione di un cavallo appare improvvisamente Cipollino insieme a Talpa che ovviamente hanno sbagliato la strada. Cipollino allora viene all’idea di apprifittarne prendendo il flagello dalle mani di Limone e cominciando a flagellare lui. Dietro a Cipollino appaiono gli altri prigioneri che erano in fuga, mentre Limone pieno di paura scappa e correndo cosi’ in fretta finisce nella spazzatura.
Pomodoro intanto raccoglie tutti i contadini del posto per annunciare una nuova legge secondo cui tutti d’ora in poi devono pagare le tasse per la neve, pioggia, lotta, nebbia e molti altri cambiamenti climatici. Solo cosi’ la situazione economica potrebbe migliorare dentro il castello. I contadini rimangono molto rattristati e decidono di allontanarsi dal castello.
All’entrata del villaggio c’era un sentiero che tracciava la strada principale. La’ si ferma un treno da cui scendono di corsa tre Orsi e Cipollino. Prima di tornare nel suo paese, e’ andato a salvare gli Orsi. Tornatoci, tutti erano felici anche se stava molto piovendo.
Limone nel frattempo ce la fa a liberarsi dalla spazzatura e si reca al castello. Anche se la tempesta e’ cassata e il sole e’ apparso, lui da l’ordine alla pioggia di continuare a piovere. Glielo conveniva perche’ cosi’ non c’era bisogno di uscire dal castello e farsi vedere in pubblico.
Pomodoro sospettava una nuova rivoluzione avvicinarsi, mentre tra la gente regnava grande sfiducia. Infatti, nessuno si fidava di nessuno e tutti si spiavano. Essendo tanto occupati di tutte quelle sciocchezze, non ce la facevano a vedere l’essenziale. Sulla torre del castello si vedeva la bandiera della Repubblica, impostata la notte precedente da Ciliegia e Cipollino.
Pomodoro si reca verso la torre per togliere la bandiera, ma lungo la strada si fermava ogni tanto perche’ era tanto grasso che non poteva ne’ muoversi ne’ passare attraverso la porta stretta che menava alla torre. Siccome riesce di nuovo a strappare il ciuffo dalla testa di Cipollino, il bambino scoppia a piangere.
Dopo aver notato la bandiera, Limone pieno di paura si butta nella spazzatura sperando di essere ben nascosto e che cosi’ nessuno mai riuscira’ a trovarlo. Pian piano la vita inizia a migliorare per tutti. Tranne Limone, anche Mandarino e la contessa abbandonano il castello, mentre gli ex governanti diventano ora operai. Arancia e’ dimagrito diventando ora snello come uno stuzzicadenti. Nel castello e’ aperta la nuova scuola e uno spazio giochi per bambini.
Personaggi: Cipollino, Cipollone, principe Ciliegia, Fragolina, sor Zucca, sora Zucchina, operaio Uva, general Limone, cavalier Pomodoro, contessa Ciliegia, barone Arancia, Mandarino, sor Pisello, Castagno, Talpa, Carotta, rana Zoppo
Analisi dei personaggi
Cipollino – il protagonista del romanzo, un bambino cipolla. Dopo che suo padre viene catturrato senza essere colpevole e condannato all’ergastolo, lui rimane deluso e percio’ decide di partire in viaggio per salvarlo. Dal padre ne ottiene alcuni consigli importanti che poi lo aiutano a non perdere mai la motivazione di imparare. Anzi dopo nella vita quando incontra un bastardo, Cipollino riesce ad esaminarlo e analizzarlo in modo che alla fine non viene ingannato. Da nessuna parte nel romanzo non viene descitto il suo aspetto fisico. L’unica cosa che sappiamo e’ che si tratta di un bambino cipolla. Per quanto riguarda le sue caratteristiche, apprendiamo che e’ sempre di buon umore, allegro, positivo, astuto, furbo, intelligente e coraggioso, accettando sempre le difficolta’ come un gioco, come qualcosa di divertente. Affronta coraggiosamente il suo nemico Pomodoro, il che gli crea dopo molti problemi. E’ sempre ottimistico ed astuto. Il suo buon umore e voglia gli incute la speranza di trovare sempre la migliore soluzione per qualsiasi problema. Nonostante i suoi pensieri neri di cui anche lui viene preso ogni tanto, il suo carattere rimane sempre incrollabile, non permettendogli mai di arrendersi. La sua franchezza e il suo spirito allegro e vivace lo aiutano sempre a fare facilmente le nuove amicizie, grazie a cui riesce sempre a lottare per la giustizia. E’ molto nobile nei confronti delle persone buone. Sempre gentile e carino. Ma, verso la gente malvagia sa essere molto rigoroso, tanto per farli piangere. E’ un bravo organizzatore di ribellioni e un gran e coraggioso combattente per la giustizia.
Cipollone – il capo della famiglia delle cipolle, il padre di otto bambini cipolle. La sua famiglia e’ povera e infelice. Limoncelle li spruzzavano spesso con l’acqua profumata per attenuare il loro puzzo. Una volta caduto per caso sul piede del general Limone, viene condannato all’ergastolo.
Ciliegia – un piccolo cugino della contessa. Rimane da piccolo senza genitori e percio’ le zie della contessa si prendono cura di lui, sfogando i loro capricci su di lui. Va a scuola e studia molto. Porta gli occhiali. Gli viene tutto vietato e percio’ e desideroso di liberta’ e di qualsiasi amicizia. Quando conosce Cipollino e Ravello, rimane molto emozionato e felicissimo di avere gli amici grazie a cui poteva sentirsi finalmente libero. Dopo dimostra di essere molto coraggioso perche’ ha aiutato molte volte a molti nei quai.
Fragolina – l’unico amico di Cipollino. Nel castello lavora come cameriera. Nobile, buona e fedele. Saggia e spesso leader e combattente eterno per la giustizia.
Sor Zucca – un vecchietto della barba gialla. Da giovane il suo unico desiderio era di costruirsi una minuscola casa. Ha messo quasi tutta la sua vita per costruirla e per farcela moriva spesso dalla fame. Alla fine riesce a finirla, ma era cosi’ piccola che sembrava piu’ ud una casa per cani, anzi lui appena passava attraverso la sua porta. Si accontenta di poco e non cerca mai grandi cose nella vita.
Uva – un gran maestro e molto bravo nel suo mestiere. Era carpentiere e si interessava molto di matematica. Contava spesso i matoni di Zucca. Ammirava Cipollino perche’ riusciva sempre ad affrontare Pomodoro.
Limone – il cattivo re (generale) ed imperatore di un paese inventato. Era sempre vestito in color giallo e in cima del suo berretto aveva una piccollissima campana. Combattivo e presuntuoso. Si ritiene un gran imperatore e gli piace molto governare la gente. Durante una corsa di cavalli si comporta molto male nei confronti degli altri animali e spesso li colpisce con frusta. Pieno di paura e privo di ogni immaginazione. Si riconcilia presto e facilmente con ogni difficolta’, aspettandosi sempre che qualcun altro faccia tutto per lui. Mentra stava scappando non si girava indietro e percio’ non era al corrente di cio’ che succedeva dopo. Tutti s’impegnano molto a soddisfare i suoi piaceri che spesso sono senza senso o ogni volta che una situazione non gli conviene, e’ molto bravo a girarla a suo favore.
Pomodoro – il cavaliere del castello in cui vivono le contesse Ciliegie. Aspro, malvagio e pericoloso. Spesso sfoga la sua rabbia sulle vittime piu’ deboli di lui. Aveva due piccoli e maliziosi occhi e il viso rosso e rotondo. Il tiranno che sfogava la sua aggressivita’ sui suoi sudditi, sempre ascoltando gli ordini dai suoi superiori. Appena quando finisce la sua vita in carcere, riesce a capire quanto in realta’ Cipollino fosse nobile nella sua lotta eterna per i poveri e indifesi. Ma quel senso di coscienza e pentimento era di breve durata. Appena si rende conto di poter approfittare di Pisello, si dimentica subito della dignita’ e nobilta’ desiderando solo di salvarsi dal prigione.
Pisello – l’avvocato del paese. Era aiutante del cavalier Pomodoro aiutandolo sempre di realizzare tutti i suoi capricci. Dopo apprende di aver sbaglito di fidarsi di lui perche’ Pomodoro voleva solo sfruttarlo. La situazione lo delude e colpisce tanto che alla fine diventa una cattiva persona e di carattere molto pesante. Si adatta facilmente alle nuove condizioni, cambiando spesso anche opinioni e credenze.
Ciliegie – le contesse nel castello. Sono molto ricche. Possiedono molte case e chiese, anzi gli appartiene tutto il paese. Tutte e due sono vedove, mentre i suoi cugini vengono spesso a trovarle. Sono maliziose e sfogano spesso la loro frustrazione sul loro piccolo cugino Ciliegia.
Arancia – barone e fratellino del marito defunto della contessa maggiore. Aveva una grossa pancia, il che non era molto strano siccome non smetteva mai di mangiare. Un giorno decide di fare la pausa di un’ora per fare un pisolino. La sua unica preoccupazione e paura era di non aver fame e di non rimanere senza cibo. Ha mangiato tutto che c’era nella sua proprieta’ dopodiche era costretto a venderla. Alla fine, siccome e’ rimasto povero e senza tutto, chiede alla contessa di invitarlo da lei. Era di buon cuore, ma siccome non faceva niente che mangiare, nessuno riusciva a far caso alla sua bonta’. Era molto carino verso Ciliegia quando lo consolava e persino gli ha offerto un pezzettino della sua torta, il che veramente ci ha sorpreso molto perche’ era golosissimo.
Mandarino – il fratellino del marito defunto della contessa minore. Anche se sembrava che loro due fossero diversi, infatti erano molto simili. Mandarino mangiava molto e soffriva della stessa malattia come Arancia – era molto ingenuo. Infatti, era ingenuo per le cose che continuamente stava raccogliendo anche se niente di cio’ gli era utile. Raccoglieva camicie, argento, oro… Per raccoglierne sempre di piu’ a volte minacciava a suicidio. E per questo ha imparato anzi di salire e saltare da numerosi oggetti. Era acrobata e s’allennava di notte per non essere notato da nessuno.
Signor Prezzemolo – l’nsegnate di Ciliegia. E’ molto severo e malvagio. Vietava tutto a Ciliegia.
Dottore Castagno – il medico che aiutava i poveri. Viene mandato da Fragolina per fare la diagnosi a Ciliegia – ma Ciliegia soffriva solo dal solitudine.
Talpa – le fa male molto la luce. Non puo’ sopportare la luce per la paura di diventare cieca. Anzi la piu’ scurra fossa le fa male. Eppure, alla fine riesce a superare la paura della luce e cosi’ poteva aiutare a Pisello, catturrato dentro il castello.
Signor Carrotta – un investigatore che metteva il sale sulla coda di tutti coloro che osavano scappare dal prigione. In tal modo gli era piu’ facile di catturarli e lo faceva con una rete a farfalle. A volte rimaneva confuso davanti ad alcuni che non avevano coda e si chiedeva dove mettere il sale e come catturarli.
Rana Zoppo – distribuisce la posta e i messaggi nel carcere. Effettua il suo lavoro con coscienza e lo prende sempre sul serio. Soffre di reumatismi e cammina con difficolta’, ma non rinuncia al suo mestiere ritenendo che, quando una persona si assume la responsabilita’ di qualcosa, lo debba compiere con passione e piena responsabilita’. Un suo fratellino che vive in mezzo alle foglie di mais e sempre esposto al sole, lo invita da se per aiutarlo a curare i reumatismi, ma lui rifiuta con la scusa di dover lavorare.
Gianni Rodari biografia
Gianni Rodari e’ nato nel 1930 a Omegna, sul lago d’Orta. Una volta completamente per caso questo scrittore italiano inizia a scrivare per bambini.
Faceva il giornalista per il giornale “Unita’” per cui scriveva sul tema della famiglia. In quel periodo ha scritto tutti i suoi racconti e poesie per bambini che poi raccontava ai suoi allievi mentre faceva l’insegnate nella scuola. Cosi’, nel giornale viene introdotta una nuova colonna, dedicata solo ai giovani, che poi gli porta la grande popolarita’.
Dopo il 1950 si dedica alla scrittura di libri per bambini, i quali poi vengono tradotti in molte lingue stranieri. Le sue oper piu’ famose sono: “Favole al telefono”, Le avventure di Cipollino”, “Il viaggio della freccia azzura”, “Gelsomino nel paese dei bugiardi”.
Nel 1970 vince il piu’ gran premio per la letteratura per bambini – il premio Hans Cgristian Andersen. Dieci anni dopo, nel 16980, muore a Roma.