“Il canto di Natale” e’ scritto da Charles Dickens, lo scrittore noto a tutti noi per il suo famoso romanzo, “Oliver Twist”. Questa storia e’ pubblicata in dicembre del 1843, proprio verso il giorno di Natale, il che doveva trasmettere l’idea del vero significato di questo santo giorno. La storia subito subisce un’enorme successo che non smette mai di crescere. Dal momento della sua pubblicazione e fino ad oggi la sua popolarita’ non passa. Sulla base di questa storia ne sono scritte molte – cioe’, le storie che parlano della gente che alla Vigilia di Natale prende il viaggio nel passato e nel futuro per scoprire e comprendere i suoi propri errori e per poi correggerli e cercar di cambiare se stessi.
Questa storia nasce durante il periodo in cui le canzoni natalizie venivano molto cantate in Inghilterra, mentre la festa di Natale comincia ad essere festeggiata. Infatti, nel 1838 inizia il regno della regina Vittoria, mentre nel 1840 si sposa col principe Alberto. Il principe porta in Inghilterra l’usanza tedesca della celebrazione di Natale e da quel giorno la gioia natalizia regna per tutto il paese. I nuovi costumi vengono introdotti, come per esempio lo scrivere dei biglietti natalizi e la decorazione di abete di Natale. Charles Dickens non intendeva solo incoraggiare la gente ad accettare i nuovi costumi, ma anche a motivarla di essere piu’ generosa durante l’intero anno. Dickens mostrava tra l’altro molta compassione nei confronti dei poveri e sperava che il racconto di Natale sarebbe stato tanto forte per rendere la gente piu’ buona e generosa, proprio come aveva l’influenza sul suo personaggio Scrooge alla fine del romanzo.
All’inizio della storia Scrooge e’ presentato come uno scontroso piagnone privo di ogni sentimento per Natale. Alla vigilia di Natale la fantasma di un suo socio in affari viene a trovarlo con intenzione di aiutarlo ad evitare le sofferenze e il destino che lo aspetta dopo la morte. Lo avvisa che ben presto sara’ visitato da tre spiriti che intendono aiutarlo a ritrovare in se il senso per Natale. Il primo e’ lo Spirito responsabile per mostrargli tutti i Natali che Scrooge come bambino passava in solitudine. Poi gli mostra i Natali felici che ha vissuto da giovane. Gli fa anche vedere il tempo in cui cominciava a perdere il suo senso per Natale diventando sempre piu’ avido e rifiutando di aiutare i poveri.
Il prossimo visitatore era lo Spirito del Natali Presente. Lui mostra a Scrooge come i suoi conoscenti trascorrono la sera di Natale. Lo Spirito diffonde la gioia dovunque si trovi e tra l’altro insegna a Scrooge l’importannza di soffocare e distruggere l’ingnoranza e l’avidita’ in gente.
L’ultimo visitatore e lo Spirito di Natale che appena sta per arrivare, cioe’ lo Spirito del Natale del Futuro. Lui e’ presentato come una fantasma spaventosa che mostra a Scrooge il destino che gli aspetta se nel frattempo non cambia. Se di seguito non cambia e se non diventa piu’ generoso, buono e pietoso, morira’ da solo e nessuno piangera’ per lui.
Alla fine Scrooge impara la sua lezione e diventa generoso. Ad ogni passo diffonde la gioia natalizia e la felicita’, mentre il senso e l’amore per Natale riesce a mantenere durante l’intero anno.
Genere letterario: novella
Luogo dell’azione: Londra
Tempo dell’azione: verso gli anni quaranta del XIX secolo
Il tema dell’opera: la vita di un insensibile tirchio Scrooge a cui si offre l’opportunita’ di cambiare la vita in meglio.
L’idea dell’opera: mai e’ tardi di correggere i propri errori del passato e di diventare uns persona migliore.
Riassunto
La prima strofa – lo Spirito di Marley
“Marley e’ all’inizio morto”. Marley era un socio in affari di Ebenezer Scrooge con cui condivideva lo stesso ufficio. E’ morto sette anni fa, ma anche durante questa vigilia Scrooge riesce a sentire il vento battere l’insegna sulla porta su cui scrive “Scrooge e Marley”. Anche se Scrooge chiaramente riusciva a rendersi conto del suo notaio, Bob Cratchit, che stava tremando dal freddo, lui rifiutava di mettere un altro pezzo di carbone nel fuoco per riscaldare la camera.
All’improvviso in ufficio entra un suo cugino, Fred, portando con se la gioia e l’allegria natalizia. Pero’, quando augura lo stesso a Scrooge, lui gli risponde: “Qualsiasi cosa!” Alla fine rivolge a suo cugino il consiglio: “Tienilo per te il tuo Natale”. Anche se Fred non intendeva mantenerlo per se, Scrooge non voleva cedere. Pero’, alla fine il vecchiotto accetta di dare a Cratchit il giorno libero per Natale, ma doveva tornare al lavoro subito il giorno dopo. Fred chiama Scrooge a cena, ma lui non acconsente. Comunque, Fred gli rivolge auguri di anno nuovo.
Dopo che Fred se n’era andato, entra in ufficio un uomo ben vestito. Chiede a Scrooge di dare soldi in beneficenza. Scrooge gli risponde che i poveri non abbiano aiuto dei suoi soldi visto che carceri e case di correzione funzionano perfettamente bene. Quando l’uomo gli dice che molti poveri preferirebbero morire a chiedere aiuto, Scrooge risponde: “Che allora muoiano!”
Dopo aver finito con la sua cena nella stessa locanda a cui regolarmente andava, Scrooge si reca verso casa. Arrivato davanti alla porta della sua stanza buia, gli si mostra davanti una fantasma. Improvvisamente gli sembra di vederci il viso di Marley. Pero’, dopo aver guardato meglio, si rende conto di vedere in realta’ una porta normale. Scuote la sua testa e prende le scale per salire, ma allora gli appare di vedere davanti ai suoi occhi un feretro. S’affretta subito a ragiungere la sua stanza e chiude a chiave la porta.
Scrooge e’ felice ogni volta che vede che il suo piccolo spazio non cambia e che rimane come prima. Non c’era nesssuno ne’ sotto il tavolo ne’ sotto il divano. Ha cercato anche sotto il letto, anzi nell’armadio. Lui s’infila nel suo pigiama e si mette a tavola per mangiare la sua solita zuppa di avena prima di andare a dormire. Mentre mangiava la sua zuppa davanti al grande camino col fuoco debole gli sembra di nuovo di vedere il viso di Marley. Invece di rimanere spaventato, lui solo scuote con la mano e dice: “sciocchezze!”
Di colpo tutti campanelli della casa cominciano a suonare. Dopo un po’ imrovvisamente smettono di suonare. Scrooge poteva anche sentire il legno del suo pavimento scricchiolare; si sentiva qualcuno trascinare una pesante catena traversata verso i botti di vino. Si ricorda allora di aver sentito una volta che le fantasme delle case infestate suonano proprio cosi’ – come se qualcuno trascinasse le catene.
Pero’, ancor sempre tutto cio’ per lui era una chiocchezza, finche’ un giorno non ha visto qualcosa di strano passare attraverso la sua porta chiusa ed entrare nella sua camera. Scrooge subito riconosce lo spirito di Marley. Lo spirito trasparente aveva le catene cinte attorno alla sua vita le quali trascinavano dietro a lui casse, chiavi, lucchetti, libri con alcune bollette e borse pesanti fatte in acciaio.
Scrooge non ci poteva credere ai suoi occhi. Poi ha chiesto alla fantasma in modo pungente cosa volesse. La fantasma insisteva che Scrooge gli chiedesse chi fosse stato e non chi fosse ora, ma quello gli risponde di essere troppo esigente. La fantasma dice di essere stato Jacob Marley e Scrooge allora gli chiede il permesso di mettersi a sedere. Secondo il suo tono era ovvio che ancor sempre non ci poteva credere. Quando la fantasma gli chiede come mai lui non si affidi dei suoi propri sensi, Scrooge gli risponde che piccole cose influenzano i suoi sensi – come per esempio un piccolo dolore nel suo stomaco potrebbe cambiare la sua percezione ed ingannarlo.
La fantasma di Marley gli dice che il peso che lui sta trascinando dietro a se in realta’ rappresenta tutti le cose insensibili e crudeli che lui abbia mai fatto mentre era vivo. Gli anche dice che dopo la morte ognuno di noi deve vagabonadare per il mondo per poter testimoniare a tutto cio’ che poteva fare e non l’ha fatto. Infatti, durante la sua morte il loro peso era uguale, ma ora Scrooge puo’ aggiungerci altri sette anni dei malfatti. Scrooge di seguito gli chiede aiuto. La fantasma di Marley lo avvisa che durante i prossimi tre notti sara’ visitato da tre spiriti, mentre il primo dovrebbe venire a trovarlo gia’ il giorno seguente, quando la campana da il suo primo suono. Il secondo spirito dovrebbe venire la notte dopo la visita del primo, mentre il terzo arriva la notte successiva, quando si sente l’ultimo suono della campana.
Marley di seguito costringe Scrooge a dare un’occhiata attraverso la finestra, dove poteva vedere altri spiriti errare per la Terra lamentandosi del loro destino. Ognuno di loro aveva una catena legata attorno alla vita che trascinava tutti i loro peccati e fallimenti. Marley si unisce agli altri spiriti e svanisce nella nebbia, mentre Scrooge torna a letto e ben presto s’addormenta.
La seconda strofa – Il primo dei tre spiriti
Verso mezzanotte Scrooge si sveglia, il che era strano perche’ e’ andato a letto alle due di mattina. Si e’ chiesto se avesse dormito al mezzogiorno, pero’ allora si e’ ricordato della minaccia che lo spirito gli aveva rivolto il giorno della sua visita. Pieno di paura stava aspettando che il primo spirito apparisse.
All’una di mattina appare all’improvviso un piccolo e strano mostro che sembrava come un bambino, ma fuori da esso splendeva una saggezza particolare. Ha soffiato il sipario che circondava il letto di Scrooge. Lo spirito cercava di coprire la luce che la sua testa emaneva. La fantasma dichiara di essere lo Spirito del Natale Passato e allora da il consiglio a Scrooge di seguirlo. Ha toccato il petto di Scrooge e cosi’ gli ha dato il potere di volare. Alla fine tutti e due sono volati attraverso la finestra.
Insieme hanno volato al villaggio dove Scrooge aveva cresciuto. Ci ha visto la sua scuola d’infanzia e tutte le localita’ famose del suo paese. Anzi ha visto i bambini con cui una volta stava giocando. Tutti questi ricordi l’hanno colpito molto dopodiche ha scoppiato a singhiozzare. Lo spirito allora lo accompagna ad una scuola per fargli vedere un piccolo ragazzino che le feste natalizie trascorreva da solo. Lo era proprio Scrooge.
Il tempo e’ volato davanti ai suoi occhi e Scrooge poteva vedere come il ragazzino stava crescendo, mentre ogni Natale trascorreva da solo, fino all’ultimo quando una piccola ragazzina, sua sorella Fran, non entra nella sua camera dicendogli di essere venuta per portarlo a casa per la festa natalizia. Gli dice che il loro padre e’ diventato piu’ tenero e quindi gli permette di venire a casa per Natale. Il giovane Scrooge abbraccia sua sorella, mentre il vecchio Scrooge sta spiegando che sua sorella e’ la madre di suo cugino Fred e che e’ gia’ morta da tanti anni.
I Natali del passato di Scrooge continuano a susseguirsi davanti ai suoi occhi. La scena seguente e’ una festa, organizzata da un suo buon capo della sua giovinezza, Fezziwig. Ci appare anche Belle, la ragazza che l’ha rifiutato perche’ teneva solo ai soldi. Col passare del tempo vede anche Belle invecchiata ricordarsi col suo marito del passato con Scrooge. Il marito le dice che Scrooge e’ tutto solo in questo mondo. Allora Scrooge comincia a pregare lo spirito di portarlo a casa perche’ non ce la fa piu’ a sopportare tanta tristezza. Si toglie il cappello ottenuto dallo spirito e improvvisamente si trova di nuovo nella sua camera dopodiche si reca verso il suo letto.
La terza strofa – Il secondo dei tre spiriti
All’una di mattina Scrooge si sveglia di nuovo. Gli faceva piacere di essersi svegliato cosi’ presto perche’ aveva abbastanza tempo di fare un piano come affrontare il prossimo visitatore prima che esso apparisse. Quindici minuti dopo, dopo essersi reso conto che il spirito non c’era, e’ rimasto molto deluso. Allora di colpo appare una luce brillante e lui si reca verso la stanza da dove veniva la luce per vedere cosa stava succedendo. Nella stanza c’era lo spirito aspettando Scrooge. Stava seduto su un trono ed aveva i piedi enormi. Faceva molto rumore mentre parlava. Si presenta a Scrooge come il Spirito del Natale Presente e gli dice di avere piu’ di 1800 fratelli, ma la sua vita dura solo per un giorno. Di seguito da ordine a Scrooge di toccargli il suo vestito che portava.
Scrooge d’un tratto si trova in un gran viale della citta’. Era il Natale e loro due camminavano insieme per la strada. La gente che incontravano era allegra, gentile e piena di una gioia particolare. Gli uni stavano pulendo la neve davanti alle loro case, mentre gli altri stavano festeggiando il Natale.
Dopo che lo spirito lo aveva fatto vedere tutta quella lussuria e allegria natalizia, lo ha portato ad una piccola e povera casa dove abitava Bob Cratchit. Hanno visto come la signora Cratchit stava preparando una piccola oca natalizia, godendosi i piccoli dolciumi che c’erano. Ci entra il loro piu’ grande figlio, appena tornato dal lavoro, e subito dopo anche Bob, portando sulle spalle il loro figlio minore, il piccolo Tim che era storpio.
Scrooge rimane sorpreso di vedere come la famiglia era felice nonostante la loro poverta’. Allora chiede allo spirito se il piccolo Tim riuscira’ a sopravvivere e lo spirito gli risponde che, se qualcosa nella loro casa non cambia, il piccolino non ce la fara’. Lo spirito ricorda a Scrooge quello che una volta ha dichiarato, cioe’ che i poveri possono morire ed ora dovrebbe subire le conseguenze delle sue cattive parole. Scrooge abbassa la testa con tristezza, specialmente dopo aver sentito che Cratchit vuole fare il brindisi anche in suo onore.
Col passare della notte lo spirito portava Scrooge anche alle altre feste, incluso anzi quella di suo nipote. Scrooge si stava godendo giocando con tutti i presenti, nonostante il fatto che era invisibile a tutti. Anche se Scrooge non ha accettato l’invito di Fred, Fred comunque gli ha augurato un bel e felice Natale, dovunque lui fosse.
Col tempo lo spirito stava invecchiando sempre di piu’. Loro due insieme hanno visto molte cose, ma tutte le famiglie che avevano l’opportunita’ di visitare erano felici. Anzi i malati legati al letto d’ospedale erano felici. Erano felici tutti, quelli a casa e anche quelli nei paesi lontani, lontano dai loro vicini. Pure quelli che stavano lottanado per sopravvivere il giorno erano pieni di una speranza e gratitudine particolare, fossero poveri o ricchi. La gente all’ospedale, in carcere, la gente vanitosa o disperata, tutti loro erano consolati e felici. Tutti loro hanno aiutato Scrooge a cambiare il punto di vista.
Con ogni ora lo spirito stava diventando sempre piu’ vecchio. Scrooge gli ha chiesto dei suoi piedi sotto il suo vestito. Lo spirito solleva il vestito facendo cosi’ a Scrooge vedere i due piccoli bambini che con le teste piegate e pieni di paura stanno pronunciando: “miserabile, povero, orribile, disgustoso”. Scrooge gli chiede se questi siano i suoi bambini e lo spirito gli risponde che appartengano all’uomo in generale. Il bambino si chiama l’Ignoranza, mentre la bambina la Miseria. Il ragazzino e’ piu’ pericoloso perche’ sul suo fronte c’era scritto “Fallimento”, pero’ se qualcuno riesce a cancellare questa parola, il pericolo potrebbe passare. Scrooge gli chiede come lui possa aiutare e lo spirito risponde con le stesse parole che proprio Scrooge ha fatto di recente – “Non esistono carceri?”, “Non esistono case di corruzione”.
A mezzanotte lo spirito svanisce e Scrooge, dopo l’ultimo suono della campana, vede una fantasma nascosta sotto un gran cappuccio nero, avvicinarsi a lui scivolando sulla nebbia.
La quarta strofa – l’ultimo spirito
La fantasma appare nascosta sotto un gran mantello col cappuccio nero e l’unica cosa che si vede e’ il suo braccio teso. Solo grazie al suo braccio si poteva distinguere la sua creatura nera, altrimenti lo sarebbe stato impossibile per il buio della notte. Anche se stava zitto ed immobile, Scrooge rabbrividiva dalla paura. Scrooge gli ha chiesto se lui fosse lo spirito natalizio che doveva venire a trovarlo e al posto della risposta la fantasma ha puntato il dito in direzione verso cui dovevano recarsi. Nonostante la grande paura che provava, Scrooge questa volta sperava di diventare miglior uomo e percio’ intendeva di essere forte e resistere la sua presenza con una gran gratitudine nel suo cuore.
Si sono fermati accanto ad un gruppo della gente d’affari che stava discuttendo sulla morte di un riccone, pero’ l’unica cosa a cui loro tenevano era la ricchezza che il defunto aveva lasciato dopo la morte. Supponevano che il suo funerale non sarebbe stato molto pomposo dato che era molto tirchio. Scrooge riesce a riconoscere la gente, ma non era sicuro di chi stessero parlando. Pure ha riconosciuto altri due uomini che c’erano. Lo erano le persone molto ricche e benestanti che sempre cercavano di lasciare una buona impresione. Gli uomini parlavano solo del tempo e percio’ a Scrooge non era proprio chiaro come mai, secondo la fantasma, lo sarebbe stata una buona lezione per lui.
Di seguito si fermano vicino ad un banco dei pegni in un povero quartiere di Londra, dove un gruppetto dei vagabondi stava litigando per alcune cose rubate dal defunto, mentre diridevano la sua malizia e avarizia.
Allora vanno da Cratchit dove testimoniavano la morte del piccolo Tim. Scrooge rimane molto agitato per il silenzio del suo compagno sconosciuto. Voleva sapere chi fosse il morto di cui tutti parlavano spensierati. Dopo aver capito che probabilmente si trattasse di uno condannato allo stesso destino come era il suo. La fantasma prende Scrooge per la mano accompagnandolo ad un uomo derubato e lasciato da solo da tutti perche’ non meritava meglio. Scrooge comincia a supplicare la fantasma che gli faccia vedere almeno una persona che avrebbe da dire qualcosa di bello di lui stesso. Poi vede una triste donna stare seduta ad una tavola vuota, aspettando che il suo marito torni a casa. Gli chiede del debito che devono pagare, ma lui le dice che quell’orribile uomo a cui devono soldi sia gia’ morto e quindi c’e’ la possibilita’ di non pagare nulla.
Dopo che Scrooge aveva chiesto la fantasma di fargli vedere il suo destino, lui lo porta al suo uficcio dove ora non c’era nessuno. Pero’, lo non era cio’ che volevano. Entrano in un gran cortile di una chiesa. Scrooge poteva intuire di andare a visitare la tomba di quel uomo sconosciuto di cui tutti parlavano molto male per la citta’, ma nonostante tutto, era molto spaventato. Prima di avvicinarsi alla tomba, voleva sapere se lo fossero le presentazioni di eventi che veramente si sarebbero avverate o sarebbero potute capitare. La fantasma continuva a stare zitta, neanche si e’ mossa. Scrooge alla fine da una breve occhiata verso la tomba dove c’era scritto: “Ebenezer Scrooge”.
Allora Scrooge terrorizzato dalla paura prende la mano della fantasma supplicandola per un destino diverso. Promette di sentire la bonta’ nataliza dentro il suo cuore e di festeggiare ogni anno il Natale. D’ora in poi si occupera’ sempre del passato, del presente e del futuro e mai dimentichera’ le lezioni imparate attraverso questo viaggio. La fantasma ritira la sua mano, mentre Scrooge mette le sue mani giunte per poter pregare. All’improvviso la fantasma cambia la forma, diventantando sempre piu’ piccola e di colpo svanisce nel letto.
La quinta strofa – La fine di tutto
Scrooge si sveglia felicissimo nel suo letto. Era molto felice dopo aver capito di essere tornato nel suo tempo e di poter correggere tuti gli errori che mai avesse fatto nella vita. Benediva il Cielo, il Natale e Jacobo Marley. Era pronto di cambiare il futuro che la fantasma gliela aveva mostrato. Era cosi’ sorpreso che appena ha riuscito a vestirsi. Cantando con allegria le canzoni natalizie, ballava da solo per la sua stanza. Anche se non era molto bravo a ridere, eppure rideva ad alta voce. Anzi lo era uno scoppio di risa, matta grassa e sonora.
Poteva sentire il suono delle campane di Natale, ma non era sicuro quale giorno fosse in quel momento. Aperto la finestra, ha chiesto ad un bambino che giorno fosse. Promette di dare al bambino un po’ di soldi se lui in cambio gli porti il piu’ gran tacchino che trova in mecceleria. Anzi, promette di dargli un ducato se il bambino riesce a tornare presto. Infatti, Scrooge intendeva inviare il tacchino a Bob Cratchit, ma senza fargliene sapere prima.
Mentre stava aspettando il tacchino fuori in strada, guardava la porta di Marley che ora non sembravano come prima. Allora, visto che il tacchino era troppo grande, chiama un tassista tramite cui manda il regalo a Bob.
Dopo, mentre Scrooge stava quasi ballando per la strada e sorridendo a tutti che incontrava, s’imbatte in quel uomo il quale gli cercava la donazione il giorno prima. Scrooge lo ferma per poi sussurrargli la somma che intende dargli, il che lo sorprende tanto che rimane sbalordito a bocca aperta e senza parole.
Poi si reca alla festa natalizia di Fred cercando di trasmettere su tutti i presenti la sua gioia. La gente difficilmente riusciva a riconoscerlo. Si divertiva molto, ma comunque doveva tornare a casa presto per non fare tardi al lavoro il giorno dopo. Voleva arrivare in uficcio prima di Bob.
La mattina seguente Scrooge stava aspettando stando seduto alla sua scrivania, mentre Bob fecava tardi quindici minuti. Ha lasciato la porta aperta per poter vedere Bob entrare in uficcio. Bob ci entra di corsa chiedendo scusa di essere in ritardo. Scrooge comincia a rimproverarlo facendolo pensare che voleva licenziarlo, ma invece alla fine gli offre aumento di stipendio. Bob pensa che Scrooge sia impazzito, ma quello si mette a convincerlo di sentirsi molto bene e che tra l’altro vuole aiutare anche la sua intera famiglia. Allora gli offre da bere il vino cotto, ma prima voleva aggiungere un altro pezzo di carbone nel fuco.
Scrooge ha aiutato la famiglia di Bob. Il piccolo Tim non e’ morto e Scrooge ha deciso di occuparsi di lui e della sua salute, come se fosse il suo vero padre. Anche se alcuna gente lo derideva, lui non cambiava e anzi diventava sempre piu’ buono. Conduceva una buona ed onesta vita e il piccolo Tim spesso diceva – che il Dio ci benedica tutti quanti!
Analisi dei personaggi
Ebenezer Scrooge – il proprietario dell’uficcio contabilita’, “Scrooge e Marley”, a Londra. E’ un uomo miserabile e dal cuore freddo che pensa che tutti i poveri debbano cercare aiuto in case di corruzione che lui, pagando le tasse regolarmente, finanzia. Anche pensa che possano anche morire e cosi’ finire la loro misera vita. Disprezza tutta la gente – dai suoi vicini ai suoi operai. Da bambino era molto trascurato da suo padre. Da giovanotto comincia a lavorare in settore di contabilita’, dove finalmente viene accettato come pensava di meritare. Col tempo comincia a tenere piu’ ai soldi che alle persone che facevano la parte della sua vita e percio’ alla fine rimane anche senza la sua fidanzata. Il senso della vita trova risparmiando i soldi e cercando di raccoglierli sempre di’ piu’. Pero’, grazie ai tre spiriti che lo aiutano a passare il percorso spirituale, riesce a cambiare in meglio e di diventare una buona persona. Ritiene il senso per Natale durante l’intero anno, diffondendo generosamente la gioia intorno a se.
Bob Cratchit – operaio che lavora in contabilita’, “Scrooge e Marley”. E’ fedele e molto dedicato al suo lavoro e alla sua famiglia. E’ buono e gentile. Purtroppo, il suo stipendio non e’ abbastanza grande per sostenere la sua famiglia, pero’ tuttavia non perde la sua serenita’ e positivita’. All’inizio della storia Scrooge era molto cattivo nei suoi confronti e Bob mai si lamentava di lui. Lui cerca sempre di vedere solo il bene, sia in tutta la gente che in tutte le situazioni e difficolta’ in cui si trovava. Anche se all’inizio lo vediamo come molto povero, alla fine della storia Scrooge decide di aumentare lo stipendio di Bob e anzi di salvare la vita del suo figlio malato.
Il piccolo Tim – il minore figlio di Bob Critchit. E’ molto malato. Ci si aspettava di morire prima del prossimo Natale, ma alla fine viene salvato per la generosita’ di Scrooge. Nonostante la sua poverta’ e la malattia, il piccolo Tim non perdeva mai la speranza. La sua fede in un migliore futuro, nonostante tutte le difficolta’ e ostacoli, doveva trasmettere il messaggio alla classe media e ricca di essere piu’ generosa verso i poveri durante le feste natalizie.
Jacob Marlex – era il compagno d’affari di Ebenezer Scrooge e lavarava nel suo uficcio di contabilita’. Lei e Scrooge erano ugualmente avidi, pero’ lui muore sette anni prima di Scrooge e percio’ deve pagare per meno peccati. Quando appare davanti a Scrooge in forma di uno spirito trascinava con se tutto il peso raccolto durante la sua vita. Infatti, il peso simbolicamente rappresentava tutto il male che aveva fatto in vita. Ha detto a Scrooge che anche il suo peso sarebbe stato cosi’ grande, anzi sette volte di piu’. Ha avvisato Scrooge che ben presto sarebbe stato visitato da uno spirito del passato, presente e futuro. La vera ragione della visita dello spirito era infatti di aiutare Scrooge ad evitare lo stesso destino a cui era condannato Jacob.
Lo spirito Natale Passato – lo spirito in forma di un bambino che per primo viene a trovare Scrooge. Porta Scrooge in un viaggio per fargli vedere tutti i suoi Natali del passato. Tramite lui ci conosciamo col passato di Scrooge, col passato che non era per niente ividiabile. Aveva un’infanzia abbastanza difficile e senz’amore e percio’ non sorprende che aveva cresciuto in una persona fredda ed insensibile.
Lo Spirito del Natale Presente – lo spirito in forma di un gigante e vestito in verde che accompagna Scrooge ai suoi conoscenti per fargli vedere come loro passano il Natale. Dovunque andavano durante il loro viaggio, diffondevano la gioia natalizia. Col calare della notte lo spirito pian piano stava invecchiando perche’ la loro vita era destinata a durare per solo un giorno. Cioe’, quel giorno cadeva sempre proprio nel giorno di Natale. Sotto il suo vestito verde erano appesi un bambino e una bambina che lui chiamava l’Ignoranza e la Miseria.
Lo spirito del Natale Futuro – una fantasma vestita in nero, con un gran cappuccino. L’unica parte del suo corpo era la sua mano con cui mostrava la direzione che Scrooge doveva seguire. La fantasma e’ l’ultimo visitatore di Scrooge. E’ qui per fargli vedere la sua morte e per fargli sapere che nessuno piangera’ per lui se continua a comportarsi cosi’.
Fred – il nipote di Scrooge. E’ il figlio della sorella di Scrooge, l’unica a cui Scrooge voleva molto bene. Ogni anno invita Scrooge a cena perche’ lui fa la parte della loro famiglia e perche’ sua madre gli voleva molto bene.
Charles Dickens biografia
Charles Dickens (1812. – 1870.) e’ un romanziere e narratore inglese nato nella citta’ di Landport vicino a Portsmoutha. Charles Dickens e’ nato come secondo di otto figli nella famiglia del padre John e la madre Elizabeth.
Poco dopo la sua nascita’, tutta la famiglia si trasferi’ a Bloomsbury, e quando lui compi’ quattro anni si traferirono a Chatham e poi nel Kent, dove rimasero fino all’eta’ d’undici anni.
Charles si stava educando nelle scuole private, ma sfortunatamente a causa dei problemi finanziari della famiglia dovette interrompere l’istruzione. Dopo che i problemi iniziarono, Charles con la famiglia si traferi’ a Camden Town.
Siccome il padre era incline a vivere al di fuori delle sue capacita’, nel 1824 fini’ in galera a causa dei suoi debiti, e poiche’ era usanza a quel tempo, i figli e la moglie sono stati rinchiusi pure. Charles a soli 12 anni viene assegnato all’ amica della madre. Dopo si trasferi’ nel soffitto della casa dell’agente Archibald Russell.
Per poter pagare l’alloggio e aiutare la famiglia, non aveva nessun altra scelta che abbandonare la scuola e iniziare a lavorare in fabbrica dove metteva gli adesivi sulle scatole delle scarpe. Quando il padre John stabili’ tutti i debiti, anche il resto della famiglia usci’ dalla prigione.
Charles allora volela tornare agli studi, ma la madre non era d’accordo. Da quel momento in lui nacque una rabbia sulle condizione in cui viveva la classe lavoratrice, e’ piu’ tardi questo divento’ il tema principale del libro che scrisse.
In seguito ha lavorato come impiegato in giurisprudenza dal 1827 al 1828. Piu’ tardi ha fatto il giornalista, e tutte queste esperienze le ha trasferite nei romanzi Bleak House, Dombey and Son e Nicholas Nickleby.
Nel 1830 conobbe Mary Beadnell, il suo primo amore che lo inspiro’ a creare il personaggio di Dora nel famoso romanzo “David Copperfield”. Dato che i suoi genitori non approvavano il corteggiamento, la mandarono a studiare e infatti lei e Charles ruppero la relazione. Era autodidatta e infatti ha studiato tutta la litteratura mondiale e inglese, e in seguito ha lavorato come ufficiale e giornalista.
Nelle sue opere, Dickens parla di personaggi buoni e cattivi, scrive di argomenti seri, ma con una dose di umorismo. I suoi personaggi sono spesso raffigurati come pazzi che li rende anche comici. Spesso descrive tutti i personaggi anche se sono oscurati dal personaggio principale. L’azione e’ molto ampia con un gran numero di descrizioni e dettagli.
Le opere piu’ famose sono: “Oliver Twist”, “Racconto di due citta’ “, “David Copperfiled”, “Il circolo Pickwick”, “Canto di Natale”, “Grandi speranze”, “Il grillo del focolare”.