Il re Ranocchio e’ una delle fiabe piu’ belle del mondo che, come tutte le altre incluse nella famosa edizione dei fratelli Grimm, ci fa conoscere molti personaggi interessanti. E come tutte le altre fiabe, i suoi personaggi ci trasmettono sempre un messaggio istruttivo. Wilhelm e Jacob Grimm sono autori di alcune fiabe piu’ conosciute del mondo i cui personaggi, oltre ad offrirci numerosi messaggi istruttivi, ci insegnano come distinguere il bene e il male, le cose giuste da quelle sbagliate.
Jacob e Wilhelm Grimm raccoglievano le storie orali, che poi gli hanno servito come l’ispirazione per i loro personaggi e intriche interessanti. Pero’, dato che i racconti popolari in quei tempi non erano considerati appropriati ai bambini, col tempo hanno subito certe modifiche. Oltre ad esplorare le storie popolari e a dedicarsi alla scrittura, i fratteli Grimm sono rimasti conosciuti anche per il loro impegno e attivita’ nel mondo politico e particolarmente per la loro l’opposizione al re Ernesto Augusto I. Alcune delle fiabe piu’ celebri sono: “Biancaneve e i sette nani”, Il re Ranocchio”, “Raperonzolo” e molte altre.
I re Ranocchio (Henrik di Ferro) e’ una famosa fiaba che parla di un giovane re, trasformato in ranocchio da un incantesimo malvagio. L’incantesimo poteva essere spezzato solo da una buona principessa che doveva far avverare un suo desiderio. Per fortuna, la bella principessa veniva spesso a giocare a palla vicino ad un lago e percio’ il ranocchio ha colto l’occasione per ritornare al suo stato originale. Cioe’, e’ diventato di nuovo un bel principe. La fiaba, come molte altre, ha il lieto fine.
Pure questa, come tutte le altre fiabe, ci trasmette un messaggio istruttivo. Oltre al suo dovere di mantenere la sua promessa, la bella principessa doveva essere responsabile dei suoi atti. Lei invece non faceva nient’altro che pensare alla sua palla persa. Al ranocchio ha pronunciato una menzogna e l’ha giudicato sulla base del suo aspetto fisico invece della sua bonta’, il che fa molto arrabbiare suo padre.
Leggendo la fiaba impariamo tutte le caratteristiche dei suoi protagonisti, tutti i loro pregi e difetti. All’inizio una pirla viziata, ma alla fine una nobile principessa ci sorprende con la sua maturita’. Decide di dare reta a suo padre e di mantenere la sua data promessa. Subito dopo si rende conto di aver fatto bene ad ascoltarlo perche’, dopo il suo bacio, il ranocchio viene trasformato in un bel principe che poi diventa il suo sposo.
Genere letterario: fiaba
Luogo dell’azione: regno
Tempo dell’azione: non definito precisamente
Il tema dell’opera: un giovane re, trasformato in un ranocchio da una cattiva strega
L’ idea dell’opera: prima di dare una promessa a qualcuno, bisogna essere sicuri se siamo disposti e capaci di mantenerla e realizzarla. Nella vita bisogna essere coerente e di parola, altrimenti non possiamo aspettracela che altri siano onesti nei nostri confronti.
Riassunto:
C’era una volta una giovane e bella principessa, la piu’ bella di sue tre sorelle. Anzi, il sole rimaneva senza fiato davanti alla sua bellezza trattenendosi ogni tanto a guardarla e illuminarla. Ogni giorno andava a giocare alla sua palla d’oro vicino ad un lago buttandola spesso su in alto per poi ripigliarla. Questo era il suo gioco preferito. Un giorno avvenne che la palla d’oro le cade in terra e rottolando cosi’ verso l’acqua affonda nello stesso momento. Era fuori di se’ e non sapendo cosa fare, si mette subito a piangere.
Il suo pianto sembrava cosi’ disperato che avrebbe fatto pieta’ anche ai sassi. E all’improvviso sporge dall’acqua un ranocchio, rattristato dalle sue lacrime. Chiede alla principessa perche’ stia piangendo cosi’ forte e lei gli racconta della sua palla d’oro, scomparsa in fondo del lago. Presa dalla tristezza inconsolabile e non sapendo come recuperarla, scoppia a piangere.
Il ranocchio cercava di calmarla dicendole che ci avrebbe pensato lui. Carto, le ha chiesto cosa avrebbe ricevuto in cambio e la ragazza gli ha risposto di poter dargli qualsiasi cosa lui desiderasse. Gli ha detto di poter regalargli i suoi splendidi vestiti, le sue perle e i suoi gioielli d’oro, anzi un piccolo castello. Il ranocchio si mette a gracidare rispondendole di non voler niente di quello, ma invece voleva diventare il suo amico, sedere con lei alla sua tavola, mangare la cena con lei, bere dal suo bicchierino, mangiare dal suo piattino d’oro, godersi gli stessi pasti deliziosi, condividere lo stesso cuscino. Se lei ci acconsente, lui trovera’ il modo di aiutarla e di riportarle la sua palla d’oro.
La principessa, anche se non intendeva per niente soddisfare i suoi desideri, s’accorde subito con lui accetando le sue richieste. Ottenuta la promessa, la rana si tuffa immediatamente sott’acqua e poco dopo torna alla sua superficie avendo la sua palla d’oro in bocca. La principessa, piena di gioia al rivedere il suo giocattolo preferito, lo prende e si mette a correre via verso il suo castello deridendo il ranocchio e convinta che lui solamente stesse scherzando di voler vivere con lei nel castello.
Il giorno dopo la principessa stava facendo la cena con suo padre e tutta la corte. Mangiava dal suo piattino d’oro e pure il vino veniva servito in un boccale d’oro. Fra poco davanti alla porta appare il ranocchio esigendo dalla principessa di mantenere la sua promessa.
Sentendolo bussare alla porta e vedendolo davanti a se’, la ragazza rimane sorpresa e un po’ spaventata dalla sua visita e subito ha sbatacchiato precipitosamente la porta della sua nobile proprieta’. Pero’, suo padre, avendo sentito qualcosa, le ha chiesto cosa stesse succedendo e perche’ si comportasse in tal modo con quel povero ranocchio. Raccontatogli tutto, il re s’e’ arrabbiato molto perche’ la sua nobile e bella figliola non aveva mantenuto la sua promessa e soprattutto perche’ aveva tentato di mandare via il povero animale.
Il re permette al rinocchio di cenare con loro e cosi’ finalmente poteva godersi i cibi serviti nei piatti sontuosi, mentre con la sua lunga lingua prendeva dalla tavolla tutto cio’ che gli piaceva. La principessa era inorridita da quella scena che si svolgeva davanti a lei, ma la promessa andava mantenuta.
Dopo la cena deliziosa, la rana voleva far pisolino. Chiede alla principessa che lo porti alla sua camera per sdraiarsi sul suo comodo cuscino. Al solo pensare di dover dormire accanto ad una rana appiccicosa, la povera ragazza si faceva sempre di piu’ disperata. Il re l’ha avvertita un’altra volta di far attenzione bene prima di fare una promessa perche’ ogni promessa doveva essere mantenuta.
Il ranocchio si e’ sistemato comodamente sul suo cuscino coprendosi col suo lenzuolo di seta, mentre la ragazza non riusciva ad addormentarsi l’intera notte. Tutta la notte stava pensando al brutto ranocchio disteso vicino a lei.
Il giorno dopo, col primo raggio di sole, il Ranocchio si sveglia e ben riposato e di buon umore si alza dal letto. Ha chiesto un bacio dalla principessa e lui invece sarebbe immediatamente sparito dalla sua vita. Lei si mette a riflettere sulla sua proposta e dopo un po’ decide di accetarla. Lo prende per la sua piccola testa e gli da un piccolo bacio. Subito dopo ha esclamato che quel bacio era tutto cio’ che lui poteva ottenere da lei e di non osare mai piu’ di venire a trovarla nella sua corte.
Dopo tutto, il brutto ranocchio viene trasformato in un bellissimo ragazzo. La principessa rimane stupita dal suo bel aspetto. Non ce la feceva a credere che da un ranocchio cosi’ brutto e appiccicoso potesse diventare un giovanotto cosi’ affascinante e attraente.
Il giovanotto si mette a stuzzicarla dicendole che subito sparira’ dalla sua vita e che mai piu’ si avvicinera’ alla sua corte. Tuttavia, le chiede se accetti di vivere con lui o con quel brutto e appiccicoso ranocchio.
La principessa gli da un dolce sorriso e accetta la sua proposta. Intanto, lui le ha raccontato come fosse stato stregato da una cattiva maga. L’incantesimo poteva essere interrotto e spezzato solamente da un bacio dato dalla principessa e anche, se la ragazza accettasse di esaudire un suo desiderio. Alla fine si sposano vivendo felici e spensierati fino alla fine della vita.
Personaggi: la principessa, il re Rannocchio (il principe)
Analisi dei personaggi:
La principessa – una giovane ragazza che un giorno, non facendo attenzione, perde nel lago la sua palla d’oro. Quella perdita la colpisce molto e lei all’improvviso scoppia a piangere. L’aiuto arriva da una rana verde che subito promette di aiutarla se lei accetti di esaudire un suo desiderio. La principessa, felicissima e consolata dalla sua pomessa, acconsente a tutto che il ranocchio potesse chiederle. Non lo era un gran favore. Il rannocchio non voleva nient’altro che diventare il suo buon amico, fare cena a volte con lei, farle compagnia nel suo orto e giocare ogni tanto con la principessa. Pero’, la ragazza alla fine cambia l’idea e corre via dalla brutta rana dimenticandosi di mantenere la sua promessa. Non voleva aver niente con lui e percio’ lo manda via appena lo vede davanti alla porta del suo castello. Tuttavia, dopo che suo padre l’aveva rimproverata, lei era costretta di mantenere la sua promessa. Non glielo piaceva affatto. Beveva e mangiava insiema a lui e anzi doveva permettergli che avrebbero dormito insieme nello stesso letto. Il giorno dopo acconsente ad esaudire il suo ultimo desiderio, ma lo fa solo perche’ lui le promette di sparire per sempre dalla sua vita. Cioe’, l’unica cosa che lui voleva da lei era un suo bacio. Pero’, dopo il bacio accade un miracolo e la rana viene trsformata in un bel e giovane principe. Il principe e’ piaciuto molto alla principessa e lei ora voleva restare con lui. E cosi’ loro due s’innamorano e rimangono insieme per tutta la loro vita.
Il Ranocchio (il principe) – un giovane tramutato in ranocchio da una cattiva strega e dal suo incantesimo malvagio. L’incantesimo poteva essere spezzato solo da un bacio di una principessa, altrimenti era destinato a vivere cosi’, nella forma di una brutta rana. Appena vede la bella principessa giocare vicino al suo lago reale, viene all’idea di cogliere l’opportunita’ e di chiederle di esaudirgli il suo desidero. Era saggio e per questo gli cade in mente un’ottima idea per trasformarsi di nuovo nella sua forma umana. Tuttavia, non ce l’avrebbe fatta se il re non l’avesse aiutato rimproverando sua figlia e persuadendola a mantenere la sua promessa. Per fortuna, la principessa accetta di dargli un bacio. Dopo il bacio l’incantesimo svanisce e la ragazza rimane sorpresa e felice di vedere un bel principe invece di quella brutta e appiccicosa rana. Cosi’, il principe torna alla sua vita di prima e decide di chiedere la mano alla bella principessa.
Il re (il padre della principessa) – il padre della principessa era un uomo saggio ed onesto. Non ci poteva credere che sua propria figlia si comportasse in modo cosi’ crudele e scortese e che non intendesse mantenere la sua promessa data al Ranocchio. Percio’ il re ha rimproverato la ragazza dicendole di non dare mai le promesse se non intendeva o poteva mantenerle. Le ha ordinato di compiere quello che si esigeva da lei. Il re era molto morale e non sopportava l’ingiustizia, soprattutto rimaneva colpito e rattristato se l’ingustizia venisse dalla sua nobile figlia. I suoi nobili atti e il suo comportameneto ci parla della sua bonta’ e onesta’. Alla fine la sua buona intenzione viene premiata perche’, non solo che sua figlia avesse imparato la lezione di bonta’ e nobilta’, ma anche ha ottenuto un buon nobile e diligente cognato.
Note sull’autore:
I fratelli Jacob e Wilhelm Grimm sono tra i piu famosi scrittori tedeschi, ricordati per le loro celebri fiabe. Sono diventati noti dopo la loro pubblicazione della raccolta “Fiabe per bambini e famiglie”. La prima edizione esce nel 1812, e due anni dopo, nel 1814, pubblicano la seconda versione.
Jacob Ludwig Karl e’ il fratello maggiore, nato nel 1795, e suo fratello minore Wilhelm Karl Grimm nel 1805 a Hanauu, vicino alla citta’ di Francoforte. L’infanzia trascorrono in una piccola citta’ sotto il nome Steinauu. Hanno frequentato il Friedrichs Gymnasium dopodiche’ si sono iscritti alla legge all’ Universita’ di Marburgo.
Tutti e due fratelli si occupavano della filologia e linguistica. Ben presto diventano interessati alla ricerca e raccolta della letteratura popolare tedesca. Dopo la morte di loro madre, Jacob comincia a lavorare come bibliotecario. Da quel momento in poi cominciano a dedicare sempre piu’ tempo a raccogliere fiabe e legende antiche tramandate in quei tempi oralmente.
Oltre ad esplorare le storie popolari, Jacob e Wilhelm erano anche politicamente impegnati. Nel periodo dal 1837 al 1841, i celebri fratelli si sono uniti a cinque colleghi dall’ Uiversita’ di Gottinga. Ben presto sono diventati celebri sotto il nome i sette di Gottinga, che protestavano contro il re Ernesto Augusto I di Hannover, accusandolo di aver violato la costituzione. In seguito alla protesta, il re li ha cacciati via dall’Universita’.
Hanno trascorso tre anni in esilio a Kassel finche’ il re di Prussia Friedrich Wilhelm IV non li ha invitati a unirsi con lui a Berlino. Subito dopo il loro arrivo, vengono impegnati a scrivere il dizionario tedesco “Deutsches Wörterbuch”, in 33 volumi e col peso di 84 kg. Il dizionario rappresentava la creazione di una moderna lingua tedesca, e che anche oggi viene considerata come l’autorita’ per quanto riguarda l’etimologia tedesca. Ci hanno lavorato fino alla loro morte.
A Berlino ci hanno vissuto per 20 anni e durante quel periodo hanno pubblicato ”Piccoli noti”, e poi la prima edizione “La storia della lingua tedesca.”
Si presume che Jacobo sia il fondatore di una regola fonetica della lingua tedesca, oggi ben nota come la legge di Grimm. Per la prima volta viene nota dal filologo Rasmus Christian Rask e questa regola e’ oggi considerata come la scoperta dei cambiamenti fonetici.
Wilhelm e’ morto nel 1859, e il fratello maggiore Jacob quattro anni dopo.
La prima collezione di storie e’ stata pubblicata nel 1812. Essa conteneva 86 storie, ma nel corso dei prossimi quarant’anni il volume conteneva piu’ di 200 storie. Le fiabe piu’ celebri sono: “L’oca d’oro'”, “Cenerentola”, “Hansel e Gretel”, “Il lupo e i sette caprettini” e molte altre.
Nel 2005, L’ UNESCO proclama la raccolta “Fiabe per bambini e famigle” come patrimonio dell’umanita’.