“La fattoria degli animali” e “1984” sono i due piu’ famosi capolavori, scritti da George Orwell. In questo romanzo Orwell rappresenta la sua visione della societa’ moderna, paragonandola ad una fattoria. Sebbene contenga animali come personaggi principali e nel sottotitolo sia manifestato come fiaba, puo’ essere osservato anche come un contrapposto di qualcosa di bello e positivo.
Il libro e’ stato scritto nel 1944, infatti poteva essere intepretato come una critica al leader dell’Unione Sovietica e alla rivoluzione d’ottobre. E’ stato pubblicato nel 1945, ma e’ diventato popolare negli anni ’50. Oggi fa parte della letteratura delle scuole superiori di tutto il mondo.
Il libro e’ diventato particolarmente popolare di recente perche’ riflette l’immagine del funzionamento del mondo nel ventunesimo secolo. Viviamo in una societa’ in cui ancor oggi si deve combattere contro l’ingiustizia e il potere delle autorita’. Il libro e’ proporzionato al tempo nel quale viviamo perche’ ancor oggi esistono diversi ideali di societa’ “libere”, che si oppongono alle autorita’ – solo che non hanno delle visioni reali e precise di quello che farebbero se riusciserro ad abbatere il sistema attuale. Il potere rovina e ogni rivoluzione finisce senza successo. L’atemporalita’ di questo libro e’ uno dei piu’ grandi atributi e anche quello che gli da un valore artistico immenso.
Orwell critica molti fenomeni nella societa’, come l’avidita’ e il desiderio di potere, confrontandoli con i maiali, anche l’assoluta obbedienza e la mancanza di esprimere la propia opinione che paragona alle pecore.
Gli animali nel libro rappresentano vari tipi di persone. Il libro e’ stato scritto con una dose di umorismo, infatti viene manifestato come romanzo satirico. Il libro era troppo corto per essere considerato romanzo, ma siccome l’idea era ottima non c’era bisogno di diffondere l’azione ed avere una struttura piu’ complessa. In modo piuttosto semplice sono state espresse le critiche nei confronti del mondo e delle persone, che ancor oggi risuonano nelle orecchie della societa’ – come suo ritratto e avvertimento.
Genere letterario: romanzo (fiaba)
Luogo dell’azione: la fattoria degli animali, attorno Willingdon, Inghilterra
Tempo dell’azione: vari anni
Il tema dell’opera: la rivolta degli animali in una fattoria
L’idea dell’opera: una rappresentazione allegorica della societa’ umana e il desiderio di potere
Riassunto
Il signor Jones, il propietario della fattoria, riunisce le galline dimenticandosi di chiudere la porta superiore del pollaio e si beve un altro bicchiere di birra prima di andare a dorimire.
Non appena la luce era spenta, tutti gli animali si riuniscono per ascoltare il sogno del Vecchio Maggiore. Per primi arrivano tre cani, poi i gatti. L’unico che non si presenta e’ Mose’, un corvo. Il Maggiore, prima di raccontare il sogno, tiene un discorso nel quale dice che non e’ sicuro quanto tempo gli rimanga, e infatti vuole trasmettere la sua sagezza agli altri.
Illustra la vita miserabile degli animali in Inghilterra e la causa di questa sofferenza – l’uomo, su come l’uomo consuma ma non produce quello che prende da loro, e che a causa dell’uomo l’animale non vive la sua vita intera. Gli invita a ribellarsi e non arrendersi finche’ non ci riusciranno.
Siccome i cani hanno avvistato i ratti ascoltare il Maggiore, li attacano e il Vecchio cerca di calmarli dicendogli che ci sara’ una votazione per scoprire se i ratti siano loro amici o nemici. La maggior parte e’ d’accordo che i ratti siano i loro amici, tranne i cani e i gatti che votano entrambe le opzioni. Appena la situazione si calma, il Maggiore continua ad esporre il suo discorso.
Sintetizza tutto cio’ che hanno detto loro in una semplice filosofia:
“Chiunque cammini in due gambe e’ il nostro nemico. Chiunque cammini in quattro gambe o abbia le ali e’ il nostro amico.” (pagina 14)
Specifica anche che nella lotta contro l’uomo loro non dovrebbero diventare come lui e ricorda tutti gli animali al fatto che sono uguali e nessun animale dovrebbe opprimersi alla propia specie.
Poi racconta il suo sogno e canta la canzone “Gli animali dell’Inghilterra”, che tutti iniziano a cantare ancor prima che lui finisca con la canzone. L’hanno cantata per cinque volte, poi dovevano fermarsi perche’ il signor Jones e’ stato svegliato dal rumore e siccome pensava che nel giardino ci fosse una volpe ha preso il fucile e ha sparato nell’oscurita’. Tutti tornano al loro posto e si addormentano.
Il Vecchio Maggiore muore tre giorni dopo ed era sepolto in un frutteto all’inizio di marzo. Durante la primavera – per tre mesi – molte cose accadevano segretamente nella fattoria, siccome tutti erano motivati dal discorsco del Maggiore. Dell’organizzazione e l’istruzione se ne occupavano i maiali – gli animali piu’ saggi della fattoria – Palla di Neve, Clarinetto e Napoleone possedevano delle qualita’ che avevano fatto emergere rispetto agli altri. Approfondivano la dottrina del Maggiore sull’animalismo e spesso organizzavano riunioni segrete per spiegarla agli altri.
Il loro problema piu’ grande era Mose’ che raccontava agli animali della vita eterna che li attendeva dopo la morte sul Monte Zuccherocandito. Gli animali lo odiavano perche’ parlava troppo e non faceva niente, ma siccome alcuni animali credevano nella sua storia questo rendeva ai maiali piu’ difficile convincere gli altri che questo posto non esistesse.
I seguaci piu’ fedeli erano Gondrano e Berta. Loro erano umili, onesti e essenziali in qualsiasi sistema sociale. Loro trasmettevano ogni parola degli altri maiali, erano presenti ad ogni riunione e cantavano la canzone alla fine di ogni sede.
La ribellione e’ scoppiata anche prima che ci fosse d’aspettarselo. Jones era un signore abbastanza severo e anche un contadino in gamba e molto bravo, pero’ la sua situazione econimica stava peggiorando dopo aver perso una grossa somma in tribunale. Percio’ comincia ad ubriacarsi trascurando sempre di piu’ la sua fattoria. I suoi operai erano pigri e disonesti e non si occupavano affatto della fattoria e degli animali che erano scarsamente nutriti.
Durante una festa Jones parte per Willingdon dopodiche’ rimane cosi’ ubriaco che torna a casa appena a mezzogiorno del giorno seguente. I suoi operai, dopo aver munto le mucche, vanno a caccia ai conigli senza nemmeno dare da mangiare agli altri animali. Visto che sono rimaste fino alla sera senza cibo, non potendolo sopportare piu’, una mucca abbatte la porta della stalla e tutti gli animali si danno in cerca del cibo. Il momento seguente nella stalla ci troviamo Jones con quattro suoi operai che tenevano le fruste in mano. Gli animali non lo potevano sopportare e li attacano, mentre loro erano costretti a fuggire dalla fattoria, perseguitati dagli animali.
La signora Jones, dopo essersene accorta, si prende qualche sua roba e insieme a Mose’ lascia in segreto la fattoria recandosi verso la direzione opposta. Gli animali riescono a spingere Jones fuori di casa dopodiche’ chiudono a chiave la grande porta, ancora incoscienti di cio’ che sta accadendo.
Di seguito si recano galoppando ai confini della fattoria per assicurarsi se ci siano altre persone rimaste. Poi destruggono tutte le tracce del suo impero, gettandone una parte nel pozzo, mentre tutto il resto bruciano. Finito tutto, Napoleone li accompagna al magazzino col cibo offrendogli, come ricompensa, il pasto doppio. Dopo cio’ gli animali cantano per sette volte la canzone “Gli animali dell’Inghilterra” e dopo si addormentano tutti.
La mattina seguente vanno in giro per vedere la fattoria e la casa del proprietario in cui non toccano niente tranne il prosciutto sepolto sotto la terra e un barille con la birra che Gondrano, dopo averlo perforato, proclama il museo dentro cui a nessun animale sara’ mai permesso di vivere.
Dopo la colazione la Palla di Neve e Napoleone radunano tutti gli animali per informarli di aver imparato di scrivere e leggere dopodiche’ La Palla di Neve toglie dalla porta della fattoria l’iscrizione “La Fattoria padronale” e la scambia con “La Fattoria degli animali”. Poi sul muro del grande mulino scrivono i sette commandamenti, come i loro sette principi dell’animalismo. La Palla di Neve li legge ad alta voce, mentre quelli piu’ intelligenti e saggi si danno subito a studiarli. Dopo aver munto le mucche, iniziano con la raccolta. Lasciano il latte e partono, accompagnati dalla Palla di Neve, a fare la raccolta, mentre Napoleone ci rimane.
La fienagione era piu’ impegnativa che mai perche’ non potevano usare gli attrezzi che richiedevano le gambe posteriori – pero’ i maiali trovano la soluzione. I maiali anzi prendono il commando perche’ ritenevano di sapere molto di piu’ rispetto agli altri. Tutti gli animali lavoravano sulla raccolta del fieno e per finire la fienagione ci hanno messo due giorni meno di Jones e la sua gente, mentre non hanno subito nessuna perdita’. Tutta l’estate lavoravano bene, avevano piu’ cibo e riposo, mentre le difficolta’ le riuscivano a superare grazie alla seggezza dei maiali e alla forza e potere di Gondrano. Tutti lavoravano a seconda delle loro possibilita’. Non litigavano mai, non regnava la gelosia tra di loro e anzi non c’era niente da rimproverare l’un l’altro.
Di domenica non lavoravano e la colazione veniva servita un’ora prima del solito. Dopo la colazione alzavano la bandiera che La Palla di Neve aveva fatto di una tovaglia verde (il che rappresentava i prati verdi dell’Inghilterra) e su cui ha disegnato uno zoccolo bianco e un corno (i simboli della futura Repubblica degli animali). Alla fine tenevano la riunione durante cui stipulavano il piano di lavoro per la settimana seguente, dove anche prendevano decisioni e conducevano varie discussioni.
Le decisioni sempre venivano prese dai maiali e gli altri animali erano abituati a votare, mentre mai davano suggerimenti. La Palla di Neve e Napoleone mai erano d’accordo, anche se erano i piu’ attivi durante le discussioni e sempre uno di loro contestava cio’ che gli altri dicevano. Chiudevano sempre la riunione con la canzone “Gli animali dell’Inghilterra”, mentre il resto del giorno era dedicato al riposo.
I maiali ogni sera studiavano per migliorare le loro capacita’ e competenze necessarie per svolgere le attivita’ nella fattoria. Anche La Palla di Neve cercava di creare una societa’ composta di comitati animali, ma non aveva molto successo. Ha iniziato i corsi della scrittura e della lettura grazie a cui tutti gli animali alla fine dell’autunno erano in grado di leggere e scrivere.
Dato che alcuni animali piu’ stupidi degli altri non riuscivano ad imparare i sette commandamenti, La Palla di Neve li reassume in una sola frase, cioe’ proverbio:
“Quattro gambe buone, due gambe cattive.”, il che era poi scritto con le lettere maiuscoli su una parete del mulino, sopra i sette commandamenti.
Napoleone riteneva che l’educazione dei giovani fosse piu’ importante di cio’ che si poteva fare per quelli piu’grandi e percio’ mette da parte i sette piccoli cani appena nati, allontanandoli cosi’ da tutti gli altri, cosicche’ il resto della fattoria alla fine si dimentica di loro.
La mancanza di latte ben presto viene risolta perche’ lo mescolavano con altro cibo per maiali. Con la maturazione del melo, contrariamente alle aspettative che sarebbero date a tutti ugualmente, vengono portate solo ai maiali, il che Clarinetto poi spiega con la scusa che i maiali ne hanno piu’ bisogno perche’ conducono e organizzano tutta la fattoria. La scusa di cui si servivano era la spiegazione che in tale modo prevengono il ritorno di Jones.
Entro la fine dell’estate le notizie nella fattoria giravano per tutto il paese, mentre La Palla di Neve e Napoleone mandavano gli stormi di piccioni per spargere l’idea della ribellione per le altre fattorie circostanti. I proprietari delle due fattorie circostanti erano in cattivi rapporti. La fattoria Foxwood era grande e molto trascurata perche’ il suo proprietario, il signor Pilkington, era un contadino abbastanza leggero e passava la maggior parte del suo tempo o in caccia o a pesca.
La fattoria Pinchfield era piu’ piccola e meglio mantenuta e il suo proprietario, il signor Frederick, era noto per fare alla romana. Loro due non si sopportavano, pero’ entrambi erano spaventati per tutto cio’ che succedeva nella Fattoria degli animali. All’inizio deridevano il suo sistema prevedendo un fallimento rapido, pero’ visto che le prevvisioni non si erano realizzate, cominciavano a spargere la voce che nella fattoria regnava malizia e brutte condizioni di vita. Nonostante tutto cio’, nessuno ci credeva.
Le voci della Fattoria degli animali giravano in varie forme, mentre entro la fine dell’anno tutti gli animali disobbedivano sempre di piu’. Anzi la canzone “Gli animali dell’Inghilterra” veniva cantata dappertutto. La gente era arrabbiata e ogni volta che sentivano gli animali cantare la canzone, li flagellavano. Pero’, eppure ogni paura spariva con le prime note della canzone famosa.
Ai primi dell’autunno, dopo la mietitura, un stormo di piccioni porta la notizia che Jones insieme alla sua gente e alla gente delle fattorie circostanti e’ risucito a passare attraverso la grande porta e che tutti insieme camminano per la fattoria. Dato che gli animali se lo aspettavano, erano gia’ pronti, mentre La Palla di Neve, dopo aver studiato il libro sul combattimento di Cesare, guidava la difesa. Il primo assalto e’ iniziato quando la gente si e’ avvicinata ai palazzi circostanti, mentre gli animali erano aiutati dai piccioni e dalle oche della fattoria. Subito dopo il primo segue il secondo assalto, direttamente alla gente e condotto da parte di Muriel, Beniamino, le pecore e La Palla di Neve. Dato che la gente era di nuovo troppo forte, gli animali decidono di ritirarsi.
La gente lo festeggiava all’inizio, pero’ appena entrata nel cortile, tre cavalli, tre mucche e il resto dei maiali li attaccano da dietro e cosi’ inizia il terzo combattimento. La Palla di Neve ha attaccato Jones dopodiche Jones ha cominciato a sparare verso lui. Gli ferisce le spalle e uccide una pecora. Poi si butta sotto i piedi di Jones, lo respinge piu’ avanti e riesce a portargli via il fucile dalla mano.
Gondrano colpiva la terra con i suoi zoccoli radrizzandosi sulle gambe posteriori e il suo primo colpo ha spaventato da morire la gente che cercava freneticamente di fuggire. Cinque minuti dopo l’attacco erano gia’ in fuga correndo via in fretta verso la strada principale. Gondrano ha colpito il guardiano di cavallo e visto che lui dopo quel colpo non si muoveva, Gondrano ha pensato che fosse morto per cui rimane molto rattristato. Pero’ mentre tutti cercavano Mollie, che era sparita, lui si alza e riesce a scappare. Dopo cio’ tutti gli animali festeggiavano la vittoria alzando la bandiera e cantando la canzone “Gli animali dell’Inghilterra”, dopodiche hanno seppellito la pecora uccisa piantando un falco sulla sua tomba, mentre La Palla di Neve ha tenuto un breve discorso.
Hanno stabilito le medaglie militari, “L’eroe degli animali” (del primo e del secondo ordine). Quella del primo ordine ha appartenuto a Gondrano e alla Palla di Neve e quella del secondo ordine alla pecora seppellita. Dopo la discussione la battaglia viene chiamata “La Battaglia presso la stalla per manzi”. Dopo aver trovato il fucile, hanno deciso di impostarlo ai piedi dell’albero per poter sparare due volte all’anno, il 12 di ottobre e nel giorno in cui era scoppiata la ribellione.
All’avvicinarsi dell’inverno, Mollie diventava sempre piu’ ribelle e affidabile e anzi giravano le voci che si trattasse di qualcosa di piu’ grave. Berta l’ha vista mentre uno della gente di Pilkington la coccolava. Dopo aver parlato con lei, nella sua stalla ci ha trovato un sacco di zucchero. Mollie tre giorni dopo svanisce e i piccioni la trovano morta dall’altra parte di Willington sette giorni dopo. Dopo quello nessuno osava piu’ menzionarla.
In gennaio, durante l’inverno che era abbastanza freddo, tenevano molti incontri nel grande bosco, dove e’ stato deciso che i maiali avrebbero deciso su tutti gli aspetti della gestione del lavoro nella fattoria. E le decisioni del genere sarebbero state confermate ed adottate dalla maggior parte degli animali. Durante le loro solite sessioni il disaccordo tra La Palla di Neve e Napoleone stava peggiorando sempre di piu’. La Palla di Neve, grazie ai suoi discorsi convincenti, riusciva a raccogliere la maggior parte dei voti, pero’ Napoleone aveva piu’ successo per quanto riguarda il lobbismo delle pause, soprattutto tra le pecore che spesso interompevano i discorsi della Palla di Neve. Lui studiava le vecchie edizioni della rivista “Agricoltore ed allevatore di bestiame” e parlava ben informato delle tecniche di coltivazione. Anzi stava pianificando di facilitare l’allevamento di bestiame. Napoleone aveva i suoi piani e dichiarava che quelli della Palla di Neve erano condannati al fallimento. Il piu’ grande conflitto tra loro due era presso il mulino a vento.
La Palla di Neve era convinta che una piccola collina vicino ai palazzi dei signori fosse un ottimo posto su cui poteva essere costruito il mulino a vento, che poi serviva per fornire la fattoria con la corrente, il quale allora forniva le stalle col riscaldamento accelerando cosi’ i futuri lavori. Dato che la fattoria non aveva gli attrezzi moderni, gli animali non ci hanno mai sentito e quindi inevitabilmente sono rimasti sbalorditi.
In qualche settimana i lavori sul mulino a vento erano finiti. Gli animali ci venivano a vederlo almeno una o due volte al giorno, tranne Napoleone che tutto il tempo si opponeva alla sua costruzione. La Palla di Neve sosteneva che per la sua costruzione ci volesse solo un anno e che cosi’ avrebbero potuto risparmiare tempo lavorando in futuro solo tre giorni alla settimana. Napoleone non era d’accordo sostenendo che la cosa piu’ importante fosse l’aumento della produzione cibo e che, facendo piu’ caso alla costruzione del mulino, sarebbero morti di fame. Gli animali, tranne Beniamino, si sono divisi in due gruppi. Il secondo problema era la difesa della fattoria.
Napoleone era incaricato per fornire la fattoria dell’arma e per insegnare gli altri ad usarla, mentre La Palla di Neve era risponsabile per informarne gli altri tramite i suoi piccioni messaggeri e per preparare tutto per la grande ribellione.
Dopo che La Palla di Neve aveva finito i suoi progetti sul mulino a vento, durante la segunete sessione si prendevano le decisioni sulla sua costruzione. Lui, nonostante alcune interruzioni da parte delle pecore, ha presentato i suoi argomenti di costruzione. Di seguito ha suggerito tranquillamente a tutti di votare contro la costruzione, il che ha suscitato una gran rabbia nella Palla di Neve. Con la sua visione e’ riuscito a sedurre e confondere tutti i presenti, i quali alla fine decidono di votare per lui. Napoleone allora si alza e chiama i suoi dieci cani che attaccano La Palla di Neve, che poi rimane costretta a scappare dalla fattoria.
Gli animali rimangono terrorizzati e Napoleone di seguito proclama l’abolizione delle sessioni e dei dibattiti e prende la decisione che d’ora in poi tutte le questioni che riguardano i lavori nella fattoria saranno risolte da un commitato speciale, composto solo di maiali. Napoleone sara’ il loro leader e le sessioni si svolgeranno dietro la porta chiusa.
Le regole che riguradano la bandiera, il cantare e la delegazione compiti per la settimana seguente rimangono come prima. Alcuni animali si sono ribellati, pero’ i cani di Napoleone e il belato di pecore riescono a soffocare ogni ribelle e discussione. Dopo cio’ Clarinetto spiega la nuova situazione e accentua chela fedelta’, la disciplina e umilta’ sono piu’ importanti rispetto al coraggio.
Col bel tempo inizia anche la coltivazione primaverile. Ogni settimana, alle dieci di mattina, gli animali si radunavano nella grande stalla per ricevere i suoi compiti per la settimana seguente. Su un ceppo accanto all’albero e’ posto il teschio del Vecchio Maggiore ed ogni animale doveva esprimergli il suo rispetto prima di porre piede nella stalla in cui i posti a sedere sono cambiati. Napoleone, insieme a Clarinetto e Minimus, stava seduto nella prima fila su un podio elevato ed era circondato dai suoi cani, mentre i maiali gli erano dietro. Il resto degli animali stava seduto girato verso la loro direzione, nella parte centrale della stalla.
Tre giorni dopo la persecuzione, Napoleone dichiara che il mulino a vento eppure sara’ costruito e che, a causa del gran lavoro chi li aspetta, i pasti forse saranno ridotti, mentre per la costruzione ci vorra’ due anni. La stessa sera Clarinetto spiega che Napoleone mai si opponeva alla costruzione e che invece La Palla di Neve gli ha rubato il progetto dopodiche la sua opposizione era solo una furba idea per liberarsi dalla cattiva Palla di Neve.
L’intero anno gli animali lavoravano sodo, pero’ eppure contenti di lavorare per se e per le future generazioni. Durante la primavera e l’estate lavoravano sessanta ore alla settimana e dal mese di agosto anzi di domenica pomeriggio, il che era sufficente, ma gli animali che non lavoravano di domenica perdevano la meta’ dei loro pasti. Nonostante il lavoro faticoso, la coltivazione non aveva molto successo e l’inverno era duro. Il mulino a vento ha causato molti problemi perche’ ci volevano alcune settimane per trovare il modo della lavorazione sassi, i quali andavano trascinati alla cima della cava e poi venivano gettati giu’ per essere rotti.
Entro la fine dell’estate sono riusciti a raccogliere abbastanza sassi, pero’ con molta fatica che a volte sembrava invana. Ce l’avrebbero fatta difficilemnte se non ci fosse stato Gondrano che, nonostante le ammonizioni di Berta di essere piu’ cauto, lavorava sempre di piu’. I lavori che svolgevano erano sempre di piu’ efficaci, ma entro la fine dell’estate cominciavano a sentire la mancanza di alcune cose che non potevano produrre nella fattoria. Percio’ una settimana e’ stato dichiarato che eppure avrebbero iniziato il commercio con le fattorie circostanti perche’ avevano bisogno di certi materiali visto che la costruzione del mulino a vento era una priorita’. Quindi hanno venduto uno strato di fieno e una parte del grano e, in caso di necessita’, pianificavano di vendere le uova. Cio’ ha ricordato gli animali alle decisioni prese durante la prima sessione, che ora erano violate e non mantenute, pero’ le pecore sono riuscite a disabilitare ogni discusione. Napoleone ha detto che a nessun animale sarebbe permesso di venire in contatto con la gente, tranne lui stesso che avrebbe cercato di mantenere il contatto tramite il signor Whymper.
Il discorso conclude col grido, “Viva la Fattoria degli animali”, poi segue la canzone famosa dopodiche tutti gli animali se ne vanno via.
Di seguito Clarinetto si reca a fare un giro per la fattoria cercando di convincere tutti i presenti che la decisione contro il commercio e l’uso del denaro non sia mai stato preso, e che tutto cio’ e solo una gran menzogna della Palla di Neve. Dato che non possedevano nessuna prova scritta che lo dimostrava, non gli rimaneva nient altro che accontentarsi della spiegazione data.
Whymper visitava la fattoria ogni lunedi, il che incuteva una certa preoccupazione tra gli animali. Cercavano di evitarlo, pero’ il momento in cui Napoleone gli dava le istruzioni subito mitigava la loro paura.
La gente continuava ad oddiare la fattoria, ma d’altra parte cominciava a sentire un certo rispetto per le attivita’ che ci si svolgevano e quindi iniziano a chiamarla La fattoria degli animali, mentre smettono di sostenere Jones. Giravano anche le voci che Napoleone avrebbe stipulato un accordo con Pilkington e Frederick o con Frederick e Pilkington – ma mai con tutti e due nello stesso tempo.
Intanto tutti i maiali sono gia’ passati a vivere nella casa, il che subito ha ricoradato agli animali le decisioni prese all’inizio, ma Clarinetto li convince di nuovo che cio’ non sia vero con la scusa che i maiali hanno bisogno di uno spazzio tranquillo per il loro lavoro, mentre anzi comincia a chiamare Napoleone il capo. A Berta sembrava di ricordarsi della decisione che ai maiali dovrebbe essere divieto di dormire nel letto, pero’ Muriel legge di nuovo il commandamento che ora alla fine contiene la parola “le lenzuola”, il che a Berta non pareva di essere mai sentito, ma Clarinetto le da subito una nuova spiegazione. Poco dopo viene presa una nuova decisione che permette a tutti i maiali di dormire un’ora in piu’.
In autunno erano gia’ stancati, per lo piu’ per la mancanza del cibo. Pero’, dato che il tempo era sereno e senza pioggia tutti erano molto impegnati a finire il prima possibile la costruzione del mulino a vento. Durante la luna piena Gondrano lavorava anche durante la notte per un paio di ore. L’unico che non era tanto infatuato del mulino era Beniamino. Un giorno del gennaio era una gran tempesta che ha abbattuto il mulino la mattina seguente.
Napoleone, che li guidava, mentre tutti gli altri addolorati osservavano i resti delle pietre crollate, esclama che La Palla di Neve ha abbattuto il mulino a vento e percio’ e’ condanatto a morte. Gli animali rimangono sbalorditi per il fatto che La Palla di Neve possa esserne colpevole e di seguito iniziano a preparare un piano per catturarla. Ben presto scoprono anche delle trace di maiale nell’erba che menavano dalla collina ad un passaggio che proveniva dalla direzione di Foxwood. Allora Napoleone annuncia la riparazione immediata del vecchio mulino, nonostante le condizioni del tempo.
Quell’inverno era molto freddo, pero’ la costruzione progrediva nonostante tutto. La gente rifiutava di credere che La Palla di Neve fosse stato capace di distruggere il mulino. Decidono di rinforzare le pareti con un altro stratto di un metro di spessore. Dato che il piano richiedeva piu’ pietre e che a causa dei cambiamenti temporali non avevano molto successo, pian piano col tempo perdevano la fiducia in se stessi. Gli unici che non perdevano la speranza erano Gondrano e Berta.
Soffrivano il freddo e la fame perche’ in gennaio sono rimasti senza cibo. La riserva di grano scompariva lentamente e le patate, con cui il grano poteva essere scambiato, sono congelate. Cio’ che e’ rimasto non era mangiabile ed erano costretti a nutrirsi solo di paglia e di barbabietole. Insomma, dovevano quasi morire di fame. La cosa piu’ importante per loro era nasconderlo bene dal pubblico perche’ la gente spargeva la voce che la fame e la malattia minacciano di devastare la fattoria. Napoleone, consapevole delle conseguenze se la situazione col cibo esce al pubblico, decide di approfittare di Whymper per far girare tramite lui la voce opposta. Alcuni animali, per lo piu’ le pecore, hanno ricevuto l’istruzione di menzionare che abbondavano del cibo, mentre i loro contenitori erano riempiti di sabbia su cui superficie era cosparso il grano rimasto. Per fortuna ci hanno riuscito ad ingannarlo.
Gennaio stava per finire e il bisogno del grano stava crescendo. Napoleone non usciva spesso in pubblico, mentre Clarinetto era incaricato di far girare le notizie e di emettere ordini. Una mattina e’ stato annunciato che i polli avrebbero dovuto consegnare tutte le loro uova perche’ solo cosi’ con i soldi guadagnati si poteva acquistare il grano. Certo, tutti si sono ribellati.
La ribellione dei polli non e’ andata a finire bene. I loro pasti vengono aboliti e loro, privi del cibo, riescono a resistere solo per cinque giorni. Nove polli muoiono e alla fine accettano di consegnare tutte le loro uova.
Tutto il tempo La Palla di Neve non si faceva vedere e girava la voce che fosse nascosta a Foxwood o a Pilkington. Napoleone stabilisce buoni rapporti con agricoltori vicini. Nel cortile c’era molta legna la quale lui intendeva vendere, ma non poteva decidere a chi. Girava anche la voce che La Palla di Neve fosse nascosta a Foxwood.
Ai primi della primavera si scopre che La Palla di Neve di notte visita in segreto la fattoria facendo un casino nel cortile. Quindi, da quel momento per tutto cio’ che non andava bene lui era considerato colpevole. Napoleone emette l’ordine che l’indagine sulle sue attivita’ sia condotta immediatamente, il che incute una gran paura in tutti gli animali. Appena scesa la notte, Clarinetto ha radunato tutti gli animali per annunciare le brutte notizie. Si e’ venuto a sapere che La Palla di Neve insieme a Pilkington era passata dalla parte di Frederick e che intendeva attaccarli. Anzi si scopre che era il messaggero segreto di Jasone. Avevano anche la notizia che durante la battaglia aveva cercato di distruggerli, il che era contrario al loro ricordo. Tutte le voci che giravano hanno confuso anche Gondrano, pero’ Clarinetto, descrivendo tutti i dettagli, e’ riuscito a convincerli tutti che fosse stato proprio cosi’. Prima di andarsene ha dato uno sguardo di rimprovero a Gondrano, avvertendo tutti che i messaggeri segreti della Palla di Neve probabilmente si nascondessero qui in mezzo a loro.
Quattro giorni dopo verso sera Napoleone raduna tutti gli animali nel cortile. Lui, accompagnato da cani, ultimo lascia la casa portando anche due medaglie che assegna a se stesso. Salutando tutti con un forte urlo, ordina ai suoi cani di afferrare quattro piccoli maiali che hanno ribellato per l’abolizione delle sessioni. Dopo averli catturati, i cani li portano davanti a Napoleone, trascinandoli per terra. Tre cani si sono recati verso Gondrano il quale, dopo averli notati, abbatte uno di loro a terra, mentre altri due riesce a spaventare da morire.
Quattro maiali per la paura e sotto la pressione di Napoleone ammettono le loro colpe. Dichiarano di aver collaborato in segreto con La Palla di Neve e di essersi accordati sulla consegna della fattoria alle mani di Frederick. Dichiarano anzi che La Palla di Neve gli abbia ammesso di essere l’agente segreto di Jones. Dopo la confessione vengono uccisi dai cani dopodiche Napoleone chiede un’altra volta se qualcuno abbia qualcos altro da ammettere. Le galline ammettono la loro ribellione per le loro uova rubate. L’anatra ammette di aver nascosto del grano per poi mangiarlo. Una pecora ammette di aver fatto pipi nell’abbeveratoio. Altre due pecore ammettono la colpa per la morte del vecchio montone. E cosi’ via tutti gli altri animali che hanno osato ammettere le loro colpe sono subito state macellate.
Finito tutto, il resto degli animali tranne maiali e cani, escono insieme nel cortile, disperati e terrorizzati da morire. Tutti insieme si sdraiano su una collina l’uno vicino all’altro tranne il gatto che sparisce poco fa prima del raduno. Tutti stavano cosi’ in silenzio oltre a Gondrano che e’ rimasto in piedi girando intorno a se e non riuscendo a calmarsi. Alla fine si viene alla conclusione che probabilmente ci sia qualcosa che non vada tra di loro e che, per risolvere il problema, dovrebbero lavorare di piu’. Si reca verso la cava per riempire di pietre due rimorchi e di seguito li lascia vicino al mulino a vento.
Gli animali, tenendosi vicino a Berta, stavano osservando in silenzio tutta la fattoria. La notte era serena e a quel punto, ricordandosi che la fattoria infatti apparteneva solo a loro, gliela sembrava un posto molto piacevole. Gli occhi di Berta si sono riempiti di lacrime perche’ cio’ non era quello che loro in realta’ desideravano dopo aver cacciato via la gente. Nella sua visione del futuro la fattoria dovrebbe essere un bel e piacevole mondo senza fame e violenza, dove tutti sarebbero uguali, piu’ forti proteggerebbero piu’ deboli e tutti lavorerebbero quanto possono e vogliono. Non le era chiaro come mai si fossero permessi una situazione del genere, dove nessuno osava dire cio’ che pensava, dove i cani feroci tenevano tutti sotto controllo, mentre uccidono tutti coloro che avevano fatto qualcosa di sbagliato. Non le cadeva mai in mente una ribellione cosi’ perche’ sapeva che la situazione era eppure migliore di quella sotto la dittattura di Jonese. Nonostante tutto, lei intendeva rimanere fedele, lavorare bene e molto, effettuare tutti i compiti a lei assegnati ed accettare l’autorita’ di Napoleone.
Pero’, eppure cio’ non era quello di cui tutti speravano e per cui lavoravano affrontando fortemente Jonese. Di seguito comincia a cantare “Gli animali dell’Inghilterra” e poi insieme a tutti ripete la canzone per tre volte. Allora arriva Clarinetto dicendo che e’ vietato cantare la canzone e che dovrebbero cambiarla con un’altra, fatta da Minimus, che non assomiglia per niente a questa.
Dopo qualche giorno, quando la situazione e’ diventata piu’ tranquilla, alcuni animali si sono ricordati del sesto commandamento che non era in conformita’ con le orribili vicende che capitavano di giorno in giorno. Dopo che Muriel aveva letto il commandamento a Berta, si sono resi conto che c’erano due parole sfuggite di loro mente: “senza ragione”, il che confermava che il commandamento non era violato e che eppure esisteva un forte motivo per tutte le esecuzioni fatte da Napoleone e i sui esecutori.
Quel anno si lavorava ancor di piu’ e quindi era molto faticoso lavorare nello stesso tempo nella fattoria e sulla riparazione del vecchio mulino a vento. Agli animali a volte sembrava di affaticarsi molto di piu’ e di nutrirsi molto di meno rispetto ai tempi sotto il dominio di Jasone, anche se ogni domenica di mattina Clarinetto cercava di annulare tutte le cifre dell’aumento della produzione, mentre gli altri non riuscivano ad affrontarlo perche’ nessuno poteva ricordarsi chiaramente dei tempi prima della ribellione. Nonostante tutto cio’, c’erano giorni in cui gli avrebbe fatto piu’ piacere ascoltare meno delle cifre e piu’ del cibo.
Ora i comandi venivano effettuati da Clarinetto o da un altro maiale, mentre Napoleone appariva ogni due giorni, ora accompagnato da un gallo nero che chicchiricheva prima che Napoleone cominciasse a parlare. Girava anzi la voce che abitasse in alcune stanze separate da quelle in cui vivevano altri, che mangiasse da solo e che avesse incaricato due cani feroci a badargli.
Viene anche annunciato che d’ora in poi al suo compleanno si sparera’ dal fucile. Di lui se ne parlava solo in modo formale, “il nostro leader, il nostro compagno Napoleone”, mentre agli altri maiali piaceva inventare nuovi titoli per lui. Clarinetto era molto bravo a convincere tutti nella sua bonta’, mentre per ogni impresa e circostanza fortunata il merito veniva attribuito solo a lui. Minimus, il maiale poeta, anzi scrive una canzone contro le sette commandamenti, in cui loda le gesta e la bonta’ di Napoleone.
Tramite Whymper Napoleone iniza le trattative con Frederick e Pilkington sulla vendita’ di materiali da costruzione, mentre intanto inizia a girare la voce che La Palla di Neve si trovi a Pitchfield e che Frederick e la sua gente intendano attaccare il mulino a vento. A meta’ estate tre galline ammettono di, sotto la pressione della Palla di Neve, aver cominciato a pianificare l’uccisione di Napoleone dopodiche vengono subito uccise. Di seguito le nuove misure di sicurezza vengono stabilite, mentre quattro cani custodivano il suo letto di notte e il giovane Pinkeye era costretto ad assaggiare ogni suo pasto per convincersi che non fosse avvelenato.
Napoleone si mette d’accordo della vendita con Pilkington e anche stava pianificando di firmare un accordo contrattuale dello scambio di alcuni prodotti tra la fattoria degli animali e Foxwood. Intanto gli animali diventavano sempre piu’ ostili nei confronti di Frederck e percio’ a tutti i piccioni era vietato l’ingresso a Foxwood. Lo slogan, “La morte per l’umanita”,viene cambiato in “La morte a Frederick”.
Alla fine dell’estate un’altro malefatto della Palla di Neve viene scoperto perche’ il grano era pieno dell’erbaccia. L’oca, dopo aver ammesso di esserci stata coinvolta, si suicida. Viene anche chiarito che La Palla di Neve non era mai premiata, ma castigata per la sua codardia e vigliacccheria.
Il mulino a vento e’ terminato in autunno e lo stesso Napoleone ci viene a vederlo dopodiche lo chiama “Il mulino a vento di Napoleone”. Il materiale da costruzione viene venduta a Frederick, il che sorprende tutti gli altri animali. Pero’, tutta la confusione viene giustificata dal fatto che le voci su Frederick e Pitchfield erano false e alla fine viene concluso che La Palla di Neve vive a Foxwood. La furbizia di Napoleone ha suscitato una certa esaltazione in tutti i presenti e la sua superiorita’ viene dimostrata grazie al fatto che non si fidava nemmeno di Frederick dopodiche anzi cercava di essere pagato con banconote reali le quali durante una riunione le fa vedere a tutti.
Tre giorni dopo si scopre che le banconote erano false e Frederick viene condannato a morte. Anche le relazioni con Pitchfield diventavano sempre piu’ ostili, mentre d’altra parte gli animali stavano cercando di ristabilire le buone relazioni con Foxwood.
La mattina dopo inizia l’attacco alla fattoria sotto il comando di Frederick. Dato che tutti erano armati di fucili, gli animali non osavano affrontarli. Anzi hanno cominciato a ritirarsi, mentre molti ne erano feriti. Napoleone sperava di ottenere l’appoggio da Foxwood, ma l’aiuto non e’ arrivato. Frederick e la sua gente hanno cavato un buco sotto le fondamenta del mulino per poter piu’ facile ditruggerla, il che incoraggiava gli animali a vendetta, nonostante i proiettili che minacciavano da tutte le parti. Quasi tutti gli animali erano feriti, mentre una mucca, tre pecore e tre oche finiscono uccise. Pure la gente era risentita e dopo l’attacco dei cani si danno tutti alla fuga. Rimangono tutti rattristati vedendo i suoi amici morti da tutte le parti e il posto dove ora ghiacceva il mulino distrutto.
Si sono sentiti gli spari di fucile, ma Clarinetto li spiega come la celebrazione per la vittoria. A nessuno era chiaro di quale vittoria si trattasse perche’ il mulino era distrutto, pero’ la risposta era che si sparava perche’ ce l’avevano fatta a cacciar via i nemici, si sono recati tutti verso il cortile. Gondrano pensava alla riparazione del mulino, pero’ essendo consapevole della sua eta’, dubitava delle sue capacita’ per una tale impresa.
Pero’, dopo aver visto di nuovo la bandiera e dopo aver risentito gli spari di fucile insieme alle parole di Napoleone rivolte a tutti, gli eppure pareva di essere stati loro a vincere. Per quelli caduti in guerra e’ stato tenuto il funerale solenne, mentre la festa in onore della vittoria e’ durata per due giorni. La battaglia e’ chiamata “La Battaglia presso il mulino a vento”, mentre Napoleone si proclama come “L’eroe dell’ordine della bandiera d’oro”.
Qualche giorno dopo i maiali scoprono una cassa col whisky dopodiche si ubriacano. La mattina seguente Clarinetto annuncia che Napoleone sta per morire e che ha deciso che ogni consumo di alcol bisognerebbe essere punito con la morte. Pero’, ben presto comincia a riprendersi, mentre Whymper lo manda per procurare alcuni libretti sulla destilazione e produzione di birra. Una settimana dopo ordina la coltivazione di un piccolo prato in fondo del frutteto, separato e riservato per gli animali che non sono piu’ in grado di lavorare, dopodiche si scopre che Napoleone sta pianificando di seminarci orzo.
Intanto succede un caso abbastanza strano e inspiegabile. Una sera, verso mezzanotte, nel cortile si e’ sentito un forte scoppio dopodiche dietro il mulino c’erano molte stecche rotte in due parti. Ci si trovava anche Clarinetto, stordito, mentre vicino a lui c’erano delle candelle, la croce e una lattina da cui sgocciolava il color bianco. Viene accompagnato a casa dai suoi cani.
Nessuno riusciva a concludere cosa ci fosse successo, tranne Beniamino. Pero’, qualche giorno dopo Muriel, mentre stava rileggendo i commandamenti, scopre le due nuove parole, “oltre misura”, riguardanti il quinto commandamento.
Lo zoccolo di Gondrano stava guarendo, pero’ lui continuava a lavorare sodo, nonostante tutti i consigli di Clarinetto e Beniamino. L’unica persona a cui si e’ confidato era Berta. Dopo la coltivazione del prato girava di nuovo la voce del suo ritiro.
La costruzione del mulino a vento inizia subito dopo la celebrazione, mentre Gondrano voleva vederlo finito prima del suo ritiro. L’inverno era freddo e, tranne per maiali e cani, le reserve del cibo erano sempre piu’ scarse. Come al solito, Clarinetto non aveva nessun problema di convincere gli altri che in realta’ c’era abbastanza cibo per tutti, dimostrandoglielo attraverso alcuni suoi calcoli. Riusciva a farli credere che non mancano affatto del cibo, che la qualita’ dell’acqua e della vita era ottima, che lavoravano meno rispetto ai tempi di Jones, di cui nessuno poteva piu’ ricordarsi, pero’ tutti erano sicuri che allora era stato peggio che ora.
E’ stato annunciato che anche una scuola accanto alla casa sarebbe stata costruita. La scuola sarebbe stata per tutti i porcellini i quali Napoleone insegnava e a cui non era permesso di mescolarsi con altri animali.
Viene anzi implementata una regola secondo cui tutti gli animali dovevano inchinarsi davanti ad ogni maiale che passava. Anche se l’intero anno era buono, mancavano soldi e percio’ una parte della scorta delle patate e dell’erba secca doveva essere venduta. Anzi la consegna delle uova viene aumentata e per questo le galline erano in difficolta’ di produrre abbastanza uova per mantenere la loro natalita’. I pasti vengono ridotti in dicembre e febbraio, mentre l’uso di candelle viene vietato.
Un pomeriggio del febbraio comincia a diffondersi un profumo particolare e anzi girava la voce che si trattasse dell’orzo cotto. Pero’, non c’era porrige per nessuno tranne per i maiali che d’ora in poi ottenevano la birra ogni giorno.
Nonostante la vita pesante, sono state introdotte piu’ canzoni, discorsi e processioni, il che rendeva la vita piu’ dignitosa. Ci sono state introdotte anche le manifestazioni una volta alla settimana i quali gli animali si godevano molto perche’ tutto cio’ gli dava una sensazione di essere padroni di se stessi. In aprile la fattoria e’ stata dichiarata una repubblica e il suo presidente proprio Napoleone. Sono stati scoperti nuovi documenti della collaborazione tra La Palla di Neve e Jones. A meta’ estate e’ tornato Mose’, uguale come prima e con la stessa sua storia. Pero’, molti animali si fidavano di lui, mentre i maiali sostenevano che tutto cio’ che lui aveva da dire erano solo bugie. Eppure i maiali gli permettono di rimanere a vivere nella fattoria.
Lo zoccolo di Gondrano e’ guarito e lui poteva lavorare di piu’, come anche tutti gli altri animali. Tranne la fattoria e il mulino a vento, si lavorava anche sulla costruzione di una scuola per i piccoli maiali. Non era molto visibile che Gondrano era invecchiato. Pero’, alla fine dell’estate i piccioni portano la notizia che Gondrano e’ svenuto, il che ben presto sapevano tutti. Clarinetto poi dichiara che Napoleone era veramente preoccupato della sua salute e che intendeva mandarlo in ospedale di Willingdone, il che non piaceva molto agli altri animali, ma Clarinetto e’ riuscito a convincere tutti che lo sarebbe stato meglio per lui.
I due prossimi giorni ha passato nella stalla parlando di sera con Berta, mentre Beniamino cercava di liberarsi delle mosche. A lui non dispiaceva per tutto cio’ che fosse successo. Credeva di poter vivere altre tre anni, ma solo in caso se riuscisse a guarire bene. Era felice di poter riposarsi bene durante i giorni di recupero. Gli altri animali potevano fargli compagnia solo durante i giorni lavorativi, mentre il camion e’ venuto a prenderlo a mezzogiorno. Beniamino subito ha informato tutti cosa stava succedendo con Gondrano. Infatti, lui ce l’ha fatta con tutti perche’ lo salutavano e anzi ha respinto Muriel che leggeva sillabando lettera per lettera l’iscrizione sulla macchina che e’ venuta a prenderlo. Lo ha spaventato molto gli altri animali che hanno cominciato a correre dietro la macchina, guidati da Berta che lo stava chiamando e gli gridava di uscire. Pero’, visto che era troppo debole, non e’ riuscito a liberarsi, mentre gli altri cavalli che trascinavano la macchina non ci facevano caso.
Tre giorni dopo Clarinetto ha avvisato tutti che Gondrano era morto nell’ospedale di Willingdon e che non era mandato al macello come tutti credevano. Infatti, li ha convinti tutti con la scusa che sulla macchina che era venuta a prenderlo c’era una vecchia iscrizione, “macello”, e che proprio quello era la ragione per la confusione che regnava tra gli altri animali. Cioe’ la macchina era stata comprata da un veterinario che dopo non ha cambiato la sua vecchia iscrizione. Dopo averlo sentito, gli animali erano piu’ tranquilli, mentre Clarinetto continuava a parlare.
La settimana seguente durante la riunione mattinale appare Napoleone per tenere un breve discorso in onore di Gondrano. Durante il discorso ha ricordato a tutti i presenti i proverbi preferiti di Gondrano. Di seguito a Willingdon arriva una grande scatola di legno e, visto che quella notte si sentiva un strano rumore, e’ cominciata a girare la voce che i maiali avessero comprato un’altra scatola di whiskey.
Gli anni passavano e, tranne Berta, Beniamino, Mose’ e una parte dei maiali, nessuno piu’ si ricordava dei tempi prima della ribellione. Muriel, Bluebell, Jessie e Jones erano morti, mentre La Palla di Neve e Gondrano erano gia’ dimenticati da tutti. Infatti, sono rimasti nella memoria di solo qualche animale che li aveva conosciuti. Non si parlava piu’ di quella parte del prato che doveva essere riservata per gli animali invecchiati. I maiali sono ingrassati. Beniamino era l’unico che non e’ cambiato affatto, tranne che aveva qualche capello brizzolato intorno al muso. Nella fattoria ora c’erano piu’ animali che prima e la ribellione era solo la parte della loro tradizione. Tranne Berta c’erano anche altri tre cavalli che la rispettavano come sua propria madre. Erano molto buoni e forti, ma anche abbastanza stupidi.
La fattoria aveva molto successo ed era organizzata abbastanza bene, anzi si e’ espansa. La costruzione del mulino a vento era finita, i nuovi attrezzi sono stati acquistati e anche i nuovi palazzi sono stati costruiti. Il mulino a vento era usato come mulino per cereali, mentre la costruzione di un altro mulino era in processo. Nessuno piu’ menzionava la visione della Palla di Neve e Napoleone l’ha definita come una opposizione all’animalismo. La fattoria e’ diventata piu’ ricca, pero’ lo potevano sentire solo i maiali e cani che erano in molti e che facevano, come Clarinetto spiegava, tantissimi lavori sull’organizzazione e sulla sorveglianza della fattoria. La vita degli altri animali non e’ cambiata molto: la fame, il dormire sopra il fieno, il lavoro sul campo, il freddo invernale e le mosche durante ogni estate. Quelli piu’ vecchi a volte cercavano di ricordarsi dei tempi passati, dei tempi prima della ribellione, ma non ce la facevano e quindi non evevano niente a cui confrontare la vita attuale. Solo Beniamino sosteneva di ricordarsi di ogni dettaglio della sua vita di prima e che la vita era sempre uguale.
Nonostante tutto cio’, ancor sempre avevano una sensazione di orgoglio perche’ vivevano nella fattoria e anzi tutti gli altri comprati nelle fattorie circostanti sentivano un’ammirazione particolare. Spesso si parlava della storia della fattoria e della visione del Vecchio Maggiore.
Ai primi dell’estate Clarinetto ha portato le pecore all’altra parte della fattoria dove sono rimaste per una settimana. Una sera, mentre tornavano dal lavoro, dal cortile veniva un gran urlo di Berta, mentre nel cortile ci hanno notato Clarinetto camminare sulle sue gambe posteriori. Ben presto anche gli altri maiali sono usciti nel cortile usandosi delle sue gambe posteriori. Napoleone, che e’ uscito l’ultimo, prendeva nei sui anteriori zoccoli una frusta. Dopo che lo shock si era calmato, nonostante la loro solita abitudine di stare sempre zitte, le pecore hanno cominciato a belare dopodiche i maiali sono tornati a casa.
Berta ha portato Beniamino dietro la grande stalla, dove erano scritti i sette commandamenti. L’ha chiesto se lui possa leggerglieli perche’ la sua vista stava peggiorando e le sembrava che fosero diversi. Lui ha rotto la sua regola e ha letto cio’ che era scritto sulla parete. C’era un commandamento particolare, che diceva: “Tutti gli animali sono uguali, pero’ alcuni animali sono piu’ uguali degli altri.” Da quel momento gli era chiaro perche’ i maiali diventavano sempre piu’ simili alla gente, avendo la frusta, portando abiti, leggendo i giornali…
Un pomeriggio, una settimana dopo, i piu importanti rappresentati dei contadini circostanti sono venuti a visitare la fattoria. I maiali gli hanno mostrato l’intera proprierta’, il che e’ suscitato una gran ammirazione in loro tutti. Gli altri animali non sapevano piu’ se aver paura dei maiali o della gente.
Gli animali nella fattoria lavorano di piu’ e ottenevano meno cibo rispetto agli altri animali nel paese. Si e’ congratulato con loro per il successo facendo un brindisi in loro onore. Di seguito Napoleone ha tenuto un breve discorso in cui ha esposto alcuni cambiamenti che pianificava di implementare: l’abolizione del nominare gli animali con la parola “compagno”, il rendere omaggio al teschio del Vecchio Maggiore e il cambiamento della bandiera che d’ora in poi non avra’ piu’ il corno e lo zoccolo come i suoi simboli. Ha anche cambiato il titolo La Fattoria degli animali con quello di prima, cioe’ La Fattoria signorile. Alla fine ha fatto un brindisi in onore delle nuove regole.
Gli animali li osservavano immobili mentre gli e’ sembrato che qualcosa di strano fosse successo, che i maiali avessero cambiato il loro aspetto. Poi si sono recati indietro, ma dalla casa ne veniva un rumore. Sono tornati per guardare la scena, non riuscendo a distingure i maiali dalla gente.
Personaggi: Jones, Il Vecchio Maggiore (Old Major), Boxer (Gondrano), Beniamino, Napoleone, Snowball (Palla di Neve), Squealer (Clarinetto o Piffero in alcune traduzioni) , Mollie
Analisi dei personaggi
Il signor (fattore) Jones – il padrone della fattoria degli animali. Dopo aver perso una grossa somma del denaro alla corte, cadendo sempre di piu’ in rovina, comincia a trascurare tutti gli animali della fattoria tranne Mose. Dopo la ribellione degli animali, disinteressato di cio’ che sta succedendo nella sua proprieta’, la maggior parte del suo tempo passa nell’osteria Red Lion a Willingdon ubriacandosi spesso. Appreso la notiza della ribellione, tenta di rinconquistare la sua autorita’ e potere di prima, pero’ ben presto viene cacciato via dalla sua proprieta’ e si trasferisce in un’altra parte del paese.
Napoleone – “…un robusto maiale, con un aspetto abbastanza selvatico, non molto loquace, pero’ noto per il fatto che ottiene sempre cio’ che vuole.” (pagina 18)
In un costante conflitto con Snowball (Palla di Neve), cerca sempre di disinorare e sottovalutare ogni sua idea e proposta. Dopo aver cacciato La Palla di Neve, assume piena autorita’ e potere nella fattoria. Avendo procurato per se’ nove cani come supporto, decide di non uscire spesso dalla sua casa e inizia a negoziare con la gente tramite Whymper. Viene premiato con due medaglie: “L’eroe degli animali del primo ordine” e poi “L’eroe degli animali del secondo ordine”.
Snawball (La Palla di Neve) – “…era piu’ vivace di Napoleone, piu’ loquace ed ingegnoso, con piu’ immaginazione…” (pagina 18)
Per carattere piu’ debole di Napoleone. Si occupava molto dell’organizzazione e dell’educazione degli animali. Anzi assume il ruolo del protettore degli animali, cercando quando possibile di difenderli dalla gente. Cercava di migliorare la vita nella fattoria, pero’ viene sempre messo in disparte dal suo avversario, Napoleone. Dopo la battaglia in cui viene ferito, e’ premiato con la medaglia: “L’eroe degli animali del primo ordine”. Viene cacciato via da Napoleone, accusato di essere traditore e agente segreto di Jones.
Squealer (Piffero o Clarinetto) – “…un paffuto maiale con le guance particolarmente rotonde, con gli occhi luminosi, movimenti affrettati e da una voce stridula. Era un bravo oratore…” (pagina 19)
Un oratore molto convincente e persuasivo e sempre incaricato per trasmettere tutti i cattivi comandi di Napoleone.
Mose’ (Moses) – il corvo domestico, il beniamino di Jones. Incaricato di raccontare agli altri animali della vita fuori la loro fattoria, la vita che si svolge in altre due fattorie vicine. Dopo la ribellione sparisce, pero’ dopo qualche giorno torna.
“…considerato l’alleato del padrone, spia e maldicente, pero’ un oratore bravissimo.” (pagina 20)
Boxer (Gondrano) – cavallo
“…lavora per tre cavalli (…) volontariamente cominciava a lavorare anche prima dell’orario prevvisto e dovunque ci fosse il bisogno. La sua risposta per ogni problema, per ogni difficolta’ era: “Lavorero’ di piu’!” – il che diventa il suo slogan famoso.” (pagina 30-31)
“Non voglio sottrare la vitta a nessuno, nemmeno alla gente.” (pagina 45) Dopo che Napoleone aveva preso il potere, il suo nuovo slogan cambia in: “Napoleone ha sempre ragione”.
E’ premiato con la medaglia “L’eroe degli animali del primo ordine” per le sue imprese durante la battaglia. Durante l’intero anno lavorava sempre anzi piu’ che poteva, il che poteva anche dimostare il suo aspetto fisico: “I suoi capelli non erano piu’ brillanti come prima, mentre il suo gran petto sembrava piu’ piccolo ed esaurito.” (pagina 117-8)
Mai ascoltava Beniamino e Clarinetto che gli consigliavano di non lavorare tanto. Dopo aver svenuto una sera, e’ stato mandato nel macello.
Mollie – una giovane cavalla. Vanitosa e viziata, ma anche molto paurosa. Scappa da Foxwood.
“…non si alzava in tempo al mattino, mentre lasciava il lavoro prima del prevvisto, sostenendo di aver un piccolo cuneo nel suo zoccolo”. (pagina 31)
Il gatto – “Ben presto tutti hanno notato che il gatto sfuggiva ogni volta che c’era molto da fare (…) sempre aveva ottime scuse (…) era tanto convincente che era quasi impossibile non credere nelle sue buone intenzioni.” (pagina 31)
Beniamino -asino. Non ha cambiato molto dopo la ribellione. “…mai cercava di evitare il suo dovere, pero’ neanche mai si offriva di fare un lavoro extra…” Con gli anni non ha cambiato molto, “tranne che i suoi cappelli sono diventati griggi intorno al muso e che e’ diventato piu’ silenzioso e di malumore dopo la morte di Gondrano.” (pagine 127)
Sapeva leggere molto bene, pero’ mai leggeva. Era molto aspro. Le sue regole di non leggere mai rompe molti anni dopo quando legge un nuovo e cambiato commandamento per Clarinetto che non vedeva piu’ leggere.
Minimus – maiale, col talento di scrivere e compilare le canzoni. Ha compilato una canzone che poi si cantava al posto di “Gli animali dell’Inghilterra”.
Gospodin Whymper – nottaio di Willingdon, il messaggero tra la fattoria e il mondo esterno. Visita la farma ogni lunedi per ottenere le nuove istruzioni. “…un piccolo uomo, coll’aspetto abbastanza furbo, con basette (…) abbastanza intelligente per capire prima di tutti che la Fattoria degli animali avra’ bisogno di un messaggero e che tale ruolo vale la pena svolgere.” (pagina 69)
George Orwell biografia
George Orwell (il vero nome Eric Blair), e’ nato nel 1903 in India ed e’ morto nel 1950.
La sua carriera letteraria inizia un po’ piu’ tardi. Da giovane vive a Parigi e poi a Londra dove lavava i piatti nei riastoranti locali. Appena nel 1933 pubblica il suo primo libro, “Senza soldi a Parigi e a Londra”.
Scriveva poemi e romanzi, tra cui le opere piu’ famose sono: “1984” e “La fattoria degli animali”. “1984” pubblica un po’ prima della morte, nel 1949.
Partecipa alla guerra civile spagnola dalla parte della Repubblica, pero’ esiliato dal paese, decide di tornare in Inghilterra.
Durante La seconda guerra mondiale lavorava per BB e quindi pubblicava regolarmente gli articoli sulla politica e letteratura, per lo piu’ nei magazzini seguenti: “The Tribune” (una rivista penale), “The Observer” (un periodico britannico) e “Manchester Evening News” (un quotidiano).