Honore’ de Balzac viene all’idea di scrivere una serie di romanzi sul tempo e posto in cui ha vissuto e di intitolarla sotto un unico nome, “La Commedia umana”. Essa doveva coprire tutti i temi importanti della societa’ francese, a cui lo scrittore apparteneva. “Papa’ Goriot” e’ uno dei romanzi piu’ famosi dentro “La Commedia umana”. Fa la parte del ciclo chiamato “Scene della vita privata” e percio’ il suo tema e’ all’interno di tale contenuto concettuale. Questo e’ un romanzo che parla di soldi, amore, successo, desiderio di ricchezza e dell’aristocrazia francese.
Balzac vive in Francia nel periodo di grandi cambiamenti politici dove la societa’ e divisa in differenti strati sociali. Lo era il periodo in cui l’ingiustizia sociale era come il piu’ grande male, contro cui la gente appartenente alla classe piu’ bassa non poteva lottare. In quell’epoca nella maggior parte del paese regnava la fame e un’enorme e profonda poverta’, mentre nelle parti nobili della citta’ si svolgevano gli incontri aristocratici, feste e balli. Balzac riesce a collegare tutti questi elementi contraddittori della societa’, collocandoli in un microambiente, nell’appartamento della vedova Vauquer. Tutta la gente che vive da lei e’ qui per qualche motivo particolare, ma per lo piu’ per la quantita’ dei soldi che guadagnano o gia’ possiedono. Il suo appartamento e’ socialmente strutturato e cosi’ ogni persona ottiene quella stanza che si permette di pagare. Mediante questa struttura Balzac simbolicamente ci rappresenta una scala sociale – coloro che hanno piu’ soldi possono permettersi le stanze migliori, mentre quelli che appartengono ai livelli piu’ bassi sono costretti ad accontentarsi delle stanze peggiori.
Il romanzo tratta il tema sulla vita a Parigi. Tale problema ricorre in molti eventi che si riversano l’uno nell’altro. Il narratore del romanzo e’ sconosciuto, obiettivo e allo stesso tempo una persona sapiente. Eppure, nella sua narrazione e’ possibile leggere alcuni pensieri soggettivi di Balzac, particolarmente in alcuni personaggi dell’opera “Papa’ Goriot”. Il problema cruciale e’ illustrato attraverso l’amore paterno che non conosce limiti, mentre insieme a questo problema Balzac ci parla della vita e soppravvivenza in grande citta’, del desiderio di successo e di fama, di inganni, menzogne e tradimenti su cui si basa l’esistenza umana. Tutti questi motivi riccorono nella vita del Papa’ Goriot, dello studente Eugen Rastignac, Vautrin, delle figlie di Goriot, dei loro mariti e alla fine del resto degli inquilini dell’appartamento della signora Vauquer.
Annalizando l’epoca in cui questo capolavoro naque con piena ragione lo riteniamo oggi cosi’ tanto importante. E’ importante perche’ naque nel periodo di realismo e cosi’ oggi diventa uno dei suoi rappresentanti piu’ significativi , non solamente in Francia, ma anche dentro l’intera letteratura mondiale, anche se in quei tempi il realismo era la corrente letteraria dominante. Balzac riesce a dipingere in modo cosi’ vivace la societa’ di quel tempo, oggi irrimediabile ed irrevirsibile, ma eppure perfettamente conservato nella descrizione di numerosi dettagli della vita di ogni giorno di quell’epoca. Ogni parte della societa’, il suo punto di vista, l’ambiente in cui viveva, il suo desiderio di alcune cose particolari, l’amore (sia esso reciproco o no) – sono perfettamente descritti, basta solo sentire e percepire l’energia di quel mondo, anzi nella sua forma soggettiva. Ci sono anche presenti i colori freddi e scuri perche’ proprio essi possiedono quell’effetto potente di evocare la cupa e tenebrosa atmosfera di miseria e poverta’.
Balzac attraverso l’opera presenta se stesso come soggetto, commentando (ora come narratore oggettivo) in cui nasce il potenziale per il successo. La nozione di successo viene definita come un elemento che ci incoraggia ad alcune imprese ridicole i cui risultati desiderabili non sono sempre realizzabili. La societa’ francese viene analizzata dal punto di vista sia oggettivo che quello soggettivo. E non solo la societa’ in generale, ma anche i suoi individui vengono descritti in modo che oggi riusciamo a penetrare nella psiche degli uomini e particolaremente degli artisti di una volta. Il punto di vista degli artisti in questo romanzo e’ evidente perche’ proprio l’autore stesso conosce molto bene la miseria e la poverta’, la lotta per la vita, ma anche il mondo d’aristocrazia a cui raramente aveva l’opportunita’ di farne parte.
Genere letterario: romanzo
Luogo dell’azione: Parigi
Tempo dell’azione: 1819
Il tema dell’opera: la lotta per la vita, in cui riccorono i temi dell’amore incondizionato dei genitori, gli argomenti sulla motivazione al successo e alla reputazione sociale, sui tradimenti e inganni, delusioni e menzogne.
L’idea dell’opera: la descrizione reale della vita quotidiana di Parigi del XIX secolo
Riassunto
Il romanzo si apre con la descrizione di un quartiere francese e di un appartamento in cui esso viene ambientato. All’inizio il narratore esprime i suoi pensieri e le domande retoriche come per esempio: “Sara’ questa storia compresa anche dal mondo al di fuori di Parigi?”, poi le conclusioni come: “Le vicende tratte nel romanzo possono essere ben valutate da quelli che vivono tra le colline di Monmartre e le montagne di Mount – Rouge – in una famosa valle, piena delle rovine che si reggono a malapena e delle fossi annerite dal fango; in una valle che abbonda le sincere e profonde sofferenze e molto spesso le gioie false, mentre d’altra parte tanto spesso viene tormentata che solo qualcosa di esagerato potrebbe agitarla e farla viva.” Questa citazione a pieno descrive il modo di vita nella via Neuve – Sainte – Genevieve, il quartiere della citta’ in cui si trova l’appartamento della signora Vauquer.
Nell’appartamento della signora Vaquer passano solo coloro chi ci abitano e quelli che hanno l’abbonamento al pranzo. Durante questa storia in questo appartamento vivono sette persone. I due appartamenti migliori si trovano al primo piano. In quello peggiore abitava la signora Vaquer, mentre l’altro apparteneva alla signora Couture, la vedova di un impiegato repubblicano. Accanto a lei, comme accanto alla propria madre, abitava una ragazza abbastanza giovane che si chiamava Victorine Taillefer. Al secondo piano c’erano altri due appartamenti: in uno ne abitava un vecchiotto chiamato Piret, nell’altro il signor Vautrin, un uomo di una quarantina d’anni, che portava una peruccia nera e tingeva i suoi lembi grigi, mentre sosteneva di essere un ex commerciante. Il terzo piano aveva quattro camere, di cui due erano date in affitto: ad una ragazza che si chiamava la signorina Michonneau e ad un ex produttore di pasta che accettava di essere chiamato Papa’ Goriot. Le ultime due camere erano riservate per gli uccelli migratori, come per esempio agli studenti. Allora in una di esse abitava uno studente di legge, Eugene de Rastignac. Sopra il terzo piano c’era il soffitto che veniva usato come l’essiccatoio vestiti e altre due stanzine in cui soggiornavano il domestico Cristophe e la cuoca, la grassa Sylvie.
Ogni residente dell’appartamento ero riconoscibile e particolare per qualcosa, a partire dalla loro poverta’, dall’eta’ e l’incapacita’, dal loro desiderio di vivere, dal desiderio di frode e arricchimento, dal passato e la potenzialita’ per futuro, ma insomma tutto girava solamente ad una sola parola – soldi. Anche se il cammino di vita di tutta la gente era abbastanza logico, la vita del vecchio Gioriot nessuno riusciva a capire. Ma quello che stupiva tutti di piu’ era come mai fosse venuto ad un tale livello di poverta’ e miseria. Per tutti loro lui era un gran mistero, ma lui non se ne importava per niente. Lui invece era preoccupato di una tutt’altra cosa – ad altri del tutto indifferente.
Anche il personaggio del signor Vautrin lasciava un’impressione non tanto chiara agli altri. D’una parte sembrava molto buono, ma d’altra parte era un potenziale traditore e furbo. Comunque nell’appartamento ci capitano anche amori e tradimenti. La signora Vaquer per esempio all’inizio provava teneri sentimenti per Goriot, ma lui non ci faceva caso. Di seguito lei decide di ridurgli l’accesso ad alcuni essenziali bisogni di vita: quindi, l’accesso al cibo, acqua, riscaldamento etc. I residenti dell’appartamento, specialmente la signora Vauquer, rimanevano stupiti ogni volta che vedevano Goriot accompagnare alcune bellissime e ricchissime ragazze. Prima le ritenevano le sue amanti, ma dopo hanno saputo che loro erano le sue due figlie. Siccome lui era tanto povero e modesto, tutti se ne stupivano e non ci potevano credere. Col tempo Papa’ Goriot ha ridotto le sue spese trasferendosi al terzo piano e pagando quarantacinque franchi per vitto e alloggio. Anzi ha rinunciato al tabacco, ai risoi, mentre i capelli gia’ da tanto non pettinava. Il suo viso cominciava a cambiare, anche la sua salute. Goriot e’ cambiato drasticamente ed ora tutti lo guardavano con un enorme disagio. Nessuno credeva che quelle ragazze fossero le sue vere figlie, mentre lui lottava in tutti i modi possibili per guadagnare i soldi per poter aiutarle e renderle felici.
Dopo la descrizione dettagliata dell’appartamento della signora Vauquer e del suo amore non corrisposto, dei suoi inquilini, del Papa’ Goriot e del suo modo di vita, del punto di vista dei residenti dell’appartamento a cui la vita di Goriot era un vero mistero, la trama di questa storia si gira verso un altro personaggio – Eugene de Rastignac. Lui, infatti, durante il primo anno della sua vita a Parigi aveva abbastanza tempo per godersi tutti i piaceri di questa citta’. Le bellezze di Parigi l’hanno conquistato del tutto. Ammirava le carrozze attorno a se, le donne, la citta’ e la provincia. Eppure, col tempo in lui nasce il desiderio di possedere tutte queste cose. S’accorge dell’influenza delle donne sulla vita sociale e percio’ decide di entrare in questo mondo misterioso spinto dalla speranza di trovare anche lui una protettrice.
Rastignac proviene da una povera famiglia che cerca di risparmiare ogni possibile centesimo e glielo mando perche’ lui possa vivere una vita normale. Siccome sua zia e’ la signora Marcillac che prima aveva molte conoscenze nel mondo dell’aristocrazia, il giovane ragazzo scopre le nuove possibilita’ per il potenziale successo nell’alta societa’. Quindi, comincia ad investigare i suoi radici familiari per poter, se possibile, rinovarli. Di seguito viene consigliato dalla zia di rivolgersi alla signorina Beauseant, la persona piu’ accessibile e adatta. Lei era, secondo il suo nome e la ricchezza, una delle persone piu’ famose e rispettate dell’alta societa’ parigina. Ben presto Rastignac entra nella societa’ da tanto desiderata. Ora, essendo in tale mondo, si sente spinto da un enorme desiderio di diventare anche lui famoso e ricco. All’improvviso il mondo attorno a lui diventa molto bello e pieno di speranze. Visitava i balli, parlava con la gente dell’alta e nobile classe e intanto stava pianificando il suo successo. Quel giorno quando ha visto attraverso il bucco della serratura il Papa’ Goriot contare e preparare l’argento che poi dava in affitto, e’ rimasto scioccato dalla confessione di Goriot che la signorina Restaud, la simpatia e il desiderio segreto di Rastignac, in realta’ era la figlia di Goriot. Ogni parola o la situazione che Rastignac una serata dopo il ballo raccontava erano tanto emozionanti e forti che provocavano le lacrime negli occhi del vecchiotto.
Un pomeriggio Rastignac fa una visita dalla signora Beauseant per poter conoscersi con tutto lo splendore dell’aristocrazia parigina. Salgono su una carrozza e si recano al teatro mentre tutti i passeggeri guardavano solo loro. Quel momento per il giovane assomigliava ad un sogno. Quella sera ha conosciuto anche la signora Delphine de Nucingen, l’altra figlia di Goriot. La signora Restaud non faceva caso alla presenza di Rastignac e faceva finta di non conoscerlo, probabilmente perche’ una volta il ragazzo aveva per caso menzionato il nome di suo padre di cui lei ovviamente si vergognava. Ma la signora Nucingen e’ rimasta molto lontano da sua sorella; non considerandola piu’ sua sorella. Queste due donne rinunciano l’una all’altra, rinunciando anche al loro l’unico padre che hanno.
Rastignac non nascondeva la sua ammirazione per lei. Cadeva sempre di piu’ in tentazione di flirtare con la signora Nucingen, ma lei riusciva a rimanere abbastanza fredda e seria. Eppure, il suo cortegiamento le faceva piacere. Quanto piu’ Rastignac entrava nell’alto mondo dell’aristocrazia, tanto piu’ doveva prendersi cura di se stesso. Non sapeva fare le giostre, non aveva molti soldi e non possedeva molti vestiti eleganti in cui poteva presentarsi a questo nobile mondo. Infatti, la signora de Beauseant gli ha confidato molti segreti del successo rivelandogli anche la ricetta segreta del come arricchirsi, il che lo incoraggia ancor di piu’ e desta di nuovo le sue speranze. Percio’, lui un giorno si mette alla sua scrivania e scrive una lettera emozionante e abbastanza lunga a sua madre e alle sue sorelle, dicendogli del suo piano del successo e chiedendogli di prestergli dei soldi. Dopo cio’ loro gli rispondono con gran amore, mentre la madre, dopo aver letto le parole del possibile successo e della sua nuova vita, gli promette di dargli tutti i soldi che aveva. Si e’ offerta anche a cucirgli le nuove camicie e molte altre cose da vestire. Rastignac era pronto a tale modo di vivere e le sue speranze e desideri di diventare ricco crescevano sempre di piu’.
Dopo aver raccontato tutto cio’ a Goriot, loro due sono diventati grandi amici. Goriot l’amicizia con lo studente la riteneva molto utile per poter ricavare da lui almeno alcune informazioni delle sue figlie. La signora Delphine un giorno chiama Rastignac da sua casa. Siccome si fidava di lui, gli ha raccontato il motivo della sua disperazione. Era profondamente infelice, a prescindere dal fatto che in pubblico sembrava cosi’ miracolosa e affascinante. Rastignac le ha confidato i suoi sentimenti, mentre in ricambio lei lo incarica di andare al casino per prendere la sua borsa in cui teneva tutti i soldi che possedeva – 100 franchi. “O perdere tutto o tornare con 6000 mila di franchi.”. Queste erano le sue parole rivolte a lui.
Al casino, non sapendo le regole del gioco, il giovane ci mette tutti i soldi sul numero 21 (per i suoi anni che aveva) e ha vinto. Ha giocato un’altra volta e vince di nuovo. Allora torna dalla signora Delphine e lei era felicissima. Gli ha detto di essere il suo salvavita. Gli anche raccontava che il suo matrimonio non funzionava piu’ quanto prima perche’ ora e’ rimasta senza tutti i soldi che ci aveva portato come miraggio. Per il suo marito ha detto: “Lui mi da solo una certa somma per le mie spese personali.” Non posso piu’ rivolgersi al padre, ma mia sorella ed io l’habbiamo distrutto”. “Grazie a lei io sono diventata libera e felice.” Di seguito ha preso i soldi, mentre a lui ha lasciato il resto promettendogli che d’ora in poi sarebbero andati insieme al teatro. La sera Rastignac ha raccontato a Goriot tutto cio’ che era capitato e alla fine gli ha lasciato i soldi ottenuti dalla signora Delphine.
Rastignac si giocava molto e anche perdeva spesso. Ha cominciato a sprecare molto, mentre astuto e furbo Vautrin intanto lo teneva continuamente d’occhio consigliandolo come doveva vivere. Gli dava i consigli, ma anche ogni tanto sapeva offendergli. Nello stesso tempo sembrava di essere di gran aiuto, mentre d’altra parte lasciava l’impressione di essere in grado di tradirlo quando meno lui se l’aspettasse. Rastignac aveva paura di lui. Appena cade in debiti, Vautrin gli promette di prestargli i soldi di cui desperatamente aveva bisogno. Ed era proprio cosi’. Dopo qualche giorno Rastignac riesce a restituirgli il prestito. Ben presto Vautrin cominciava a destare a Rastignac certi sospetti indefiniti.
Un giorno la signorina Michonneau e Poirot stavano parlando riposandosi in un parco. All’improvviso gli si avvicina un agente che poi gli racconta la vera verita’ di Vautrin. Infatti, il suo vero nome era Jacques Collin. Era un ladro ed usuraio che prendeva i soldi da altri ladri, li raccoglieva per poi darli ad altri fuggitivi e alle loro famiglie. La signorina Michonneau accetta di, per premio di 3000 mila di franchi, mettere una droga nel bicchiere di Vautrin che potrebbe causare una morte apparente per poter scrivere certe lettere sulle sue spalle.
Vautrin cercava di persuadere Rastignac di sposare la giovane Victorine per arricchirsi grazie alla sua dote. Eppure, lui amava solo una ragazza, anche se quella ragazza col passare del tempo gli incuteva certi dubbi. In quei giorni nell’appartamento capita un vero ribellione – Vautrin finisce il suo bicchiere, cade svenuto e le lettere scritte sulle sue spalle rivelano finalemente la verita’ della sua identita’ misteriosa e ben nascosta. La signorina Vicorine diventa milionaria perche’ il signor Taillefer era gravamente ferito.
La signorina Delphine manda la lettera a Rastignac in cui gli fa sapere che lei e suo padre Goriot hanno comprato un nuovo appartamento in cui ora potevano vivere. Nasce una gran confusione. La polizia viene ad arrestare Vautrin che poi comincia ad offendere ed accusare Delphine con le parole: “Tu, vecchia cagna, sei tu che mi ha tradito, tu, maleddetta curiosa, hai causato tutto questo! Io ti avrei dato 6000 mila di franchi per evitare questa situazione sgradevole. Loro ora mi guardano con timore, mentre te con disgusto!”, dice lui alla signorina Michonneau. La signora Vauquer non ci poteva credere cosa di tutto avesse successo quell giorno. All’improvviso il suo appartamento non contava piu’ 18 inquilini come prima, ma si e’ ridotto a 10.
Intanto Eugene apprende che il marito della sua amata Delphine ha investito tutti i soldi, incluso anche i suoi, in molte aziende. Percio’ i soldi andavano mandati tutti all’estero e Delphine, dopo aver rimasto senza alcun centesimo, non sapeva cosa fare. Avvisa suo padre del peggiore che poteva succedere. Anzi, una simile situazione accade anche all’atra figlia di Goriot che viene a trovarlo per confidargli di aver fallito anche lei. Il suo marito Maxime era in cattive condizioni e lei, per salvare la sua vita, era costretta ad investire tutti i suoi diamanti. Goriot rimane quanto triste tanto arrabbiato perche’ era lui che in quel momento che aveva bisogno delle sue figlie. Ora non ha abbastanza soldi per pagare i loro debiti. Tutto quello che gli e’ rimasto erano 1200 di franchi, lasciati da parte per poter pagare l’affitto Avendolo sentito, Eugene de Rastignac prende il conto firmato da Vautrin e fa un cambiale di 12000 mila di franchi, ma sul nome di Goriot. Questa era la prova quanto in realta’ si fosse avvicinato a questa famiglia. Infatti, dopo tutto cio’ che era successo, desiderava recuperare il valore di Delphine negli occhi di Goriot. I diamanti appartenenti alle figlie di Goriot che poi ha visto durante il ballo organizzato dalla signora Beauseant hanno rattristato molto Eugene perche’ in quel momento immaginava povero Goriot soffrire nel suo miserabile letto, nell’appartamento della signora Vauquer.
Papa’ Goriot, a causa di tante preoccupazioni e lotte che doveva affrontare durante la sua miserabile vita, si e’ ammalato. Il suo viso col tempo cambiava molto, diventando sempre piu’ brutto. L’unica persona accorta del suo cambiamento era lo studente Rastignac, tramite cui Goriot ha chiesto di vedere le sue figlie. Sfortunatamente, ognuna di loro aveva qualcosa “di piu’ importante” da fare; erano molto occupate o non si sentivano abbastanza bene per andare a trovarlo. Goriot si e’ arrabbiato e non poteva credere che tutto cio’ che aveva fatto per loro era inutile. “Nemmeno una di loro due! Hanno da fare, dormono, non verranno! Appena vicini alla nostra fine della vita scopriamo cosa sono i nostri figli. Voi gli date la vita, mentre loro vi mandano nella tomba. Se avessi un tesoro a lasciargli, loro si prenderebbero cura di me. Tutte e due hanno un cuore di pietra. Tutto era solo per i soldi, tutto era falso.”, diceva lui.
Rastignac si e’ recato a Delphine per raccontarle cosa veramente fosse successo con suo padre, ma lei non poteva accoglierlo con la scusa di sentirsi male. Delphine poi gli ha chiesto per l’orologio, ma lui le ha detto di averlo venduto perche’ Goriot non aveva nient’altro. La signora Restaud alla fine decide di visitarlo, ma era gia’ troppo tardi. Appena quando e’ rimasta senza padre, ha capito di essere tanto ingrata ed egoista. Siccome i loro mariti non intendevano mandare i soldi per il suo funerale, Rastignac ha deciso di prendere tutto a se per organizzare per Goriot un funerale decente. Eppure, e’ riuscito a pagare solo per la bara, mentre alla fine nessuno appare alla processione del povero vecchiotto. Lo studente anadava vanamente a trovare le figlie di Goriot; erano troppo deluse, triste e misère per accoglierlo nella loro casa.
Il funerale e’ fatto nella chiasa per soli 70 franchi. La morte del Papa’ Goriot era uguale alla vita che il povero vecchiotto conduceva – una povera e miserabile scorta verso un altro mondo, senza amici, cugini e parenti. Anzi, i becchini hanno richiesto la mancia da Rastignac per seppellire la bara. Essendo rimasto senza soldi, era costretto a prestare 20 centesimi da Christopher. Siccome tutto era finito, e’ rimasto a guardare la tomba del suo vecchio amico, triste e con gli occhi pieni di lacrime. Quel momento era il passaggio da un giovane ingenuo in un uomo adulto, pronto a fare tutto il necessario per aver successo nella vita.
Personaggi: Eugene de Rastignac, Papa’ Goriot, la signora Vauquer con gli inquilini del suo appartamento, le figlie di Goriot; Delphine e la signora Restaud, e i loro mariti.
Analisi dei personaggi
Rastignac – uno studente di legge di ventunanni che, con un piccolo risparmio ottenuto dai suoi genitori, vive nell’appartamento della signora Vauquer. Dopo essersi allontanato dalla facolta’, cioe’ dal vero motivo per cui e’ venuto a Parigi, si dedica all’osservazione della vita attorno a se. Non sopporta la poverta’ e la miseria che lo circonda perche’ desidera molto di piu’ dalla sua vita. Attraverso l’opera il suo personaggio gradualmente si sviluppa. La sua maturita’ insieme alla speranza di un futuro migliore sta crescendo sempre di piu’.
Preso ed ispirato da tutte queste brame e dal desiderio della ricchezza, lui entra nel mondo dell’aristocrazia parigina dopodiche inizia a lottare per un futuro migliore. Dopo aver conosciuto le figlie di Goriot, s’innamora di una di loro e il suo comportamento e punto di vista cambia del tutto. Riesce a guadagnarsi molti soldi, il che lo getta in tentazione di cominciare a giocarsi e a vivere lussuosamente, nonostante il fatto che il suo standard non ancora permetteva una vita del genere.
Vautrin, come il suo alter ego – la voce di ragione e paura, come una persona piu’ onesta nel mondo, cercava di convincerlo di accettare il suo aiuto e appoggio per poi poter migliorare la sua posizione nell’alta societa’ e il suo stato finanziario. Rastignac non era sicuro se avere paura di lui o no. Alla fine dell’opera lui decide di investire tutto cio’ che possedeva per poter garantire una vita migliore al suo amico Goriot. Anzi, proprio lui paga il funerale per il vecchiotto. Per tutte queste cose lui esce davanti a noi come una figura piu’ grande di tutti. Balzac ci sta rivelando passo per passo il personaggio di Rastignac, mentre l’accento piu’ forte cade sulla sua giovinezza e sulla sua transormazione dalla’ingenuita’ all’eta’ matura.
Papa’ Goriot – lui rapprresenta il simbolo dell’amore patterno. Balzac riesce ad un modo perfetto a descrivere l’amore patterno che non smette mai, ma invece non continua mai a crescere. Lui descrive quella preziosa sensazione di avere la propria sangue dentro gli altri esseri umani che esprimono la loro felicita’ attraverso le loro risate, atteggiamento, vestiti che portano ed acconciature che non smettono di sedurre molti ragazzi parigini. Tutto cio’ e’ il frutto dell’amore di Goriot che sfortunatamente la sua preocuppazione riesce ad esprimere solo tramite soldi. Le sue figlie non lo rispettavano tanto, non erano grate al loro unico padre, neanche sapevano ricambiargli l’amore che lui provava per loro due. Appena alla fine del romanzo, quando Goriot muore e quando loro finalmente si rendono conto di quanto i loro mariti siano malvaggi, loro due cominciano a provare l’amore il padre. Appena allora riescono a capire cosa hanno perso e come si comportavano verso il loro unico padre. Goriot vive solo per le sue figlie, mentre alla fine anche muore per loro, dopo che perde completamente se stesso, nel senso finanziario, fisico ed emozionale. L’amore, come ogni altro amore, muore proprio per non essere corrisposto. Goriot si e’ ammalato per la mancanza dell’amore e per una vita piena di sofferenze.
Vautrin – la persona il cui ruolo in questo romanzo e’ piu’ misterioso di tutti perche’ alla fine si scopre la sua falsa identita’, ben nascosta sotto il falso nome – Vautrin. Infatti, il suo vero nome e’ Jasques Collin. Era un ex ergastolano ed usuraio che otteneva i soldi da altri ergastolani e poi li custodiva offrendoli alle loro famiglie. “A volte sapeva qualcosa degli affari altrui, a volte riusciva ad indovinare qualche informazione importante, mentre nessuno poteva percepire i suoi veri pensiari ed affari”.
Viene scoperto nel momento in cui la signorina Michonneau gli mette il veleno nel bicchiere dopodiche sulla sua schiena erano scritte le parole che hanno rivelato a tutti la sua vera identita’. All’inizio l’intera storia verso Eugene Rastignac Vautrin la guardava da un suo particolare punto di vista, dandogli spesso dei consigli per poi chiedergli i soldi in prestito. Tutto cio’ sembrava molto furbo, falso ed incurante.
Anche se cercava continuamente di avvicinarsi alla gente facendo finta di essere gentile e di aver le intenzioni benevoli, ogni tanto veniva tanto preso ed ossessionato dai suoi timori che non riusciva a sopprimere e nascondere dall’altra gente.
Spesso sapeva commentare alcune leggi, schernire ed accusare l’aristocrazia e il suo modo di vivere, il che suscitava molti dubbi sulla sua vera identita’ ed a volte era tanto ovvio che dentro quel uomo ci fosse un gran e misterioso segreto ben nascosto da tutti.
Honore’ de Balzac biografia
Honore’ de Balzac era un drammaturgo, narratore, romanziere francese e il fondatore del realismo. Nelle sue opere si dedica ad un analisi dettagliata di tutti i livelli della societa’ francese. Scriveva molto sui problemi politici, sociali ed economici dei suoi tempi. E’ uno di quelli che scriveva i romanzi basati solo sul puro realismo.
E’ nato il 20 Maggio del 1799 a Tours in Francia, in una famiglia civile. Ben presto in lui nasce il desiderio di studiare la legge, il che lo incoraggia a cominciare a pianificare la sua futura carriera dell’avvocato. Ma siccome non aveva buoni rapporti con la sua famiglia da cui mai aveva un sostegno e appoggio che desiderava ed aspetterasi da loro, nel 1820 decide di allontanarsi dai suoi piu’ vicini e di andar a trovare la sua propria strada.
Dopo aver preso la decisione di rompere ogni legame con la sua famiglia, decide di trasferirsi a Parigi per poter dedicarsi al suo piu’ gran amore, alla letteratura, che poi ha segnato l’intera sua vita e grazie a cui oggi viene considerato uno dei piu’ grandi romanzieri che ad un certo punto tocca anzi l’argomento erotico nelle sue opere.
I suoi genitori desideravano da sempre che il loro figlio diventasse notaio, ma il suo sogno andava ad una direzione del tutto opposta e percio’ era costretto a scrivere e pubblicare i suoi romanzi sotto un altro nome. Sfortunatamente dopo i suoi primi lavori non riesce a lasciare l’impressione sui suoi lettori ed imporsi nel mondo letterario.
Dopo i primi fallimenti della sua carriera da scrittore cade nei grandi debiti per investimenti falliti, il che lo costringe a cominciare a lavorare da stampatore. Glielo porta nuovi debiti con cui doveva vivere fino alla fine della sua vita. Tutto cio’ non riesce a scoraggiarlo e a soffocare la sua forte persistenza e l’amore per la letteratura, mentre grazie alla sua fede a cui mai voleva rinunciarsi, le sue opere ci insegnano come non e’ giusto sottovalutare ed umiliare la vita di un uomo comune.
Balzac decide di scrivere sull’argomento della vita quotidiana mostrandoci la realta’ crudele dei suoi tempi, dei tempi dove i contadini venivano oppressi e sottovalutati dai loro proprietari terrieri e superiori e dove quelli piu’ potenti avevano il potere di fare tutto cio’ che gli pareva giusto, tanto spesso a spese dei piu’ deboli.
Le novelle e romanzi che scriveva sono chiamati la commedia umana dove ci viene descritto il vero stato dell’aristocrazia francese. Nonostante il suo desiderio di diventare anche lui gentiluomo, questo non glielo impediva di presentare al suo pubblico’ la verita’ dei suoi tempi.
Le opere di Balzac segnano l’epoca tra realismo e romanticismo e cosi’ d’una parte ci viene descritta una fabula drammatica con tutti i suoi elementi di passione, mentre d’altra parte ci vengono presentati documenti con dati reali.
“La Commedia umana” e’ considerata l’opera piu’ importante, un’epopea composta di 92 romanzi. Nel 1829 pubblica il romanzo “Shauni”, il che rappresenta una parte del suo capolavoro. Nella “Commedia umana” e’ descritta la sua visione della societa’ francese a partire dal XIX secolo.
In un breve periodo di soli vent’anni ha creato piu di cento opere. “Papa’ Goriot” e’ considerata la prima opera realistica. I suoi romanzi piu’ conosciuti sono: “Illusioni perdute”, “Papa’ Goriot”, “Il cugino Pons”, “I contadini”, “La cugina Bette”, “Louis Lambert”.
Muore a Parigi il 18 agosto del 1850 a 51 anni, esaurito dal lavoro e dai suoi eterni debiti.