Don Juan e’ una commedia composta di cinque atti. E’ scritta dallo scrittore francese di nome Molière e per la prima volta viene rappresentata al Teatro di Palais-Royal nel 1665. Molière interpreta il ruolo di Sganarelle, il servitore e la bussola morala di Don Juan. Il Clero di quei tempi a Parigi insisteva sulla censura dell’opera perche’ la credevano una beffa e che l’opera deridesse le loro credenze. Dopo la prima pubblicazione dell’opera i censori hanno incollato le strisce di carta su tutte le copie dell’opera il che era un atto molto offensivo per lo scrittore. Poi, nel 1813 l’opera viene completamente restaurata e di nuovo pubblicata. L’opera segue le azioni di un libertino.
Don Juan e’ un ricco nobiluomo che corteggia tutte le belle e giovani donne a prescindere dalla loro situazione coniugale. A tutte loro offre il matrimonio e a volte arriva anzi al punto da sposare ogni mese un’altra donna solo per farla entrare nel suo letto. L’opera di Molière ci rappresenta Don Juan come un ateo che deride e prende in giro la chiesa. Alla fine, viene portato all’inferno da una statua vivente dell’uomo ucciso in duelo con Don Juan. Dopo quindici spettacoli l’opera e’ stata ritirata dal repertorio nel 1665. I critici tenevano l’opera un atto offensivo nei confronti della loro religione e hanno accusato il Re per glorificare il libertino. Invece di cercar di mostrare il pericolo del “libero pensiero”, i critici consideravano la sua scrittura un’offesa arrecata al Cattolicesimo. Finalmente, la versione senza censura e’ stata rappresentata nel XX secolo dopodiche’ riceve molti favorevoli successi di critica.
Genere letterario: commedia composta di cinque atti
Luogo dell’azione: Sicilia (palazzo, lungomare, bosco vicino al mare, residenza di Don Juan, vicino alle porte della citta’ del paese)
Tempo dell’azione: metà del diciassettesimo secolo
Il tema dell’opera: la vita adultera di don Juan e la sua falsa trasformazione in un uomo devoto
L’idea dell’azione: critica della religione attraverso atti di uomo immorale
Riassunto
Atto I
La prima scena
La prima scena si apre in un palazzo o in un grande edificio pubblico. Sganarelle, il servitore di Don Juan, ha in mano una tabacchiera mentre sta parlando con Gusman, lo scudiero di Elvira. La scena inizia in mezzo alla loro conversazione. Sganarelle sta dicendo come sia meraviglioso il tabacco perche’ rende i suoi utenti “gentili e benevoli nei confronti di tutti”. Poi, torna a parlare con Gusman dei suoi motivi di esserci. Gusman sostiene che un uomo del livello di Don Juan dovrebbe essere piu’ onorevole verso “casto amore di Dona Elvira”. Sostiene anche che lui sia “vincolato dai sacri legami del matrimonio”. Come poteva abbandonarla dopo aver forzato i cancelli del convento per recuperarla? Sganarelle cerca di giustificare il suo maestro dicendo che lui e’ “il piu’ gran mascalzone che abbia mai camminato sulla terra, un cane pazzo, un demone, un turco, un eretico che non crede all’Inferno ne’ tantomeno al Paradiso, neanche in lupi mannari.” La sua lista di tutti i tratti disdicevoli di Don Juan va avanti per un po’. Lui va tanto lontano al punto da assicurare a Gusman che sposare la sua amante sarebbe il minimo che lui avrebbe fatto condotto dalla passione. lui avrebbe sposato pure te, il suo cane e il gattino.” Sganarelle non puo’ contare il numero di tutte le donne che Don Juan “ha sposato” solo per farle entrare nel letto con lui. Dice anche che rimane fedele a Don Juan solo per la paura e che per la stessa ragione lo assiste in alcuni suoi atti di corruzione morale. Vedono Don Juan avvicinarsi e Sganarelle avverte Gusman di non ripetere niente di cio’ che lui ha detto poco fa. Se lo fa, lui lo neghera’.
La seconda scena
Don Juan chiede a Sganarelle con cui abbia parlato. Gli anche dice che assomiglia a Gusman. Sganarelle lo conferma dicendo a Don Juan di sapere perche’ Gusman era qui. Don Juan lo suppone per la loro andata in fretta. Sganarelle dice che non poteva confermarlo a Gusman perche’ Don Juan non gli ha detto la ragione per cui se ne erano andati. Sganarelle suppone sia stato cosi’ perche’ ”hai una nuova donna da corteggiare”. Don Juan gli dice che abbia avuto ragione. Quando chiede a Sganarelle che cosa lui pensi sulle sue azioni, rimane sorpreso di sentire che Sganarelle e’ per la fedelta’ verso solo una donna. Don Juan lo trova insensibile. ” Che assurdo che e’ essere fedele.” “Costanza e’solo per zoticoni insensibili.” Inoltre, lui gode nel sedurre le donne giovani.
Sganarelle non torva le parole per affrontarlo anche se e’ convinto Don Juan non ha ragione. Lui propone di annotare le sue obiezioni e cosi’ la prossima volta sara’ pronto e preparato di contradirgli. Don Juan lo tiene una buona idea.
Comunque, Sganarelle rimane sconvolto del comportamento di Don Juan. Specialmente di sposare ogni mese un’altra ragazza. Anche se a Don Juan piacciono le ceremonie delle nozze, e’ contro il Cielo. “Basta, basta! Questo riguarda solo me e il Cielo e noi due lo sistemeremo bene senza la tua paura.”
Sganarelle accentua che la citta’ da dove proviena “la giovane bella” e’ la stessa citta’ dove Don Juan ha ucciso “quel Commendatore, sei mesi fa.” Don Juan lo assicura di essere stato perdonato per l’omicidio.
Don Juan vuole concentrarsi sulla sua prossima conquista. Qualche giorno fa lui ha visto una giovane coppia che sembrava innamorata. Loro sono fidanzati. La loro felicita’ era cosi’ meravigliosa che lui e’ rimasto colpito guardandoli. Quindi, la sua gelosia lo spinge a pianificare di porre fine sul loro amore. Ha appreso che la coppia stia pianificando di andare a far vela. Don Juan assume un equipaggio con l’intenzione di rapirla durante il viaggio. Mentre stavano discutendo sui suoi piani, Donna Elvira camminava verso di loro. Don Juan la trova noisa e si sta chiedendo perche’ non abbia cambiato i suoi vestiti di campagna.
La terza scena
Donna Elvira vuole sapere perche’ Don Juan se ne sia andato. Lui le dice che la risposta l’avra’ da Sganarelle. Lui invece cerca di spieagargli di non saperlo, ma quando Don Juan comincia a minacciarlo del dolor fisico, Sganarelle s’affretta a dirle il motivo della sua andata. Lo era “per le conquiste e per Alexander, e anche per il suo bisogno di girare il mondo”.
Quando lei richiede una spiegazione piu’ chiara, Don Juan le spiega di sentirsi colpevole per averla fatta abbandonare il convento e che lui pensava che lei ci sarebbe tornata se lui l’avesse abbandonata. Lei e’ arrabbiata e lo minaccia della vendetta che verra’ dal Cielo.
Quando realizza che lui non ha paura dell’Inferno, gli dice che dovrebbe aver paura della “rabbia di una donna oltraggiata”. Lei si vendichera’. Poi, lei lascia il palco. Sganarelle si sta lamentando che Don Juan non sia capace di sentire la colpa e rimorso. Don Juan desidera fare piani del suo prossimo “premio amoroso”.
ATTO II
La prima scena
Questa scena si apre vicino al lungomare. Nel paese, ma non molto lontanto dalla cita’. Due contadini stanno parlando. Pierrot stava spiegando come aveva salvato degli uomini dall’oceano. Dopo averli portati a casa, uno di loro stava flirtando con Mathurine, la ragazza di quel altro contadino.
Quando le dice dell’abito moderno che Don Juan aveva addosso, lei rimane emozionante di vederli. Ma lui la ferma per convincerla che non riavra’ l’amore di Don Juan. Lui pensa che, se lei lo ama come sostiene, gli dovrebbe fare un brutto scherzo e anzi picchiarlo quando l’amore le passa. Lei promette che lo amera’ il piu’ possibile che possa. Allora, vedono Don Juan alzarsi e Pierrot va a prendere qualcosa da bere.
La seconda scena
Don Juan e Sganarelle s’imbattono in Charlotte. Don Juan si mette a flirtare con lei determinato di conquistarla. Lui le da complimenti del suo aspetto fisico, del suo viso e anzi si mette a controllare i suoi denti. Quando le offre di andarsene con lui e di amarla, Charlotte comincia sapientemente ad esaminare il suo valore. Lui le offre il matrimonio e Sganarelle l’assicura che lui lo veramente fara’, “quantunqe volte lei lo voglia”. Lei lo crede e accetta la sua proposta, nonostante il suo fidanzamento con Pierrot.
La terza scena
Pierrot arriva e si mette in mezzo a Don Juan e Charlotte. Lui ammonisce Don Juan che potrebbe diventare odiata da tutti se continua cosi’. Don Juan lo spinge e vuole sapere perche’ lui si stia interferendo. Pierrot salta di nuovo in mezzo a loro due e questa volta Don Juan lo spinge ancor piu’ forte. Pierrot dice che Don Juan non dovrebbe spingerlo cosi’, ma prima che lui riesca a rivalersi, Charlotte lo ferma.
Pierrot rifiuta di allontanarsi e dice a Don Juan che lui non possa baciare le loro donne. Don Juan gli da uno schiaffo. Invece di prendere questo come una sfida, Pierrot gli dice di non picchiarlo piu’ e che questo suo atto sia “un bel premio per una persona che ti ha salvato la vita”.
Charlotte cerca di calmarlo dicendogli che, quando lei diventa la moglie di Don Juan, diventera’ una dama e, se lui l’ama quanto dice di amarla, lui le permettera’ di sistemare e migliorare le cose tra loro due. Pierrot dice che, se lui avesse saputo che questo sarebbe successo, lui non avrebbe mai salvato la vita a Don Juan. Al contrario, l’avrebbe colpito col remo.
Arrabbiato Don Juan comincia a sfidarlo in fronte a Charlotte mentre Pierrot sta gridando di non aver paura di Don Juan. Sganarelle cerca di mettersi in mezzo a loro e di fermare Don Juan, che di nuovo gli da uno schiaffo. Allora, Pierrot se ne va di corsa per ammonire la zia di Charlotte.
La quarta scena
Sganarelle vede Mathurine, la ragazza di quel altro contadino cui Don Juan stava corteggiando. Don Juan prendeva ogni ragazza assicurandola di essere innamorato e fidanzato solo con lei. Poi, si metteva d’accordo con ognuna di loro di non parlare niente a nessuno perche’ altre ragazze potrebbero avercela sia con lui sia con lei.
Se ognuna di loro insisterebbe di dire a tutte le altre di essere stata proprio lei scielta da Don Juan, lui cercherebbe di parlare con loro in modo ambiguo. Finalmente, lui se ne va con ognuna di loro facendole tutte pensare di essere uniche di cui Don Juan sia innamorato. Poi, Don Juan se ne va e Sganarelle rimane dietro.
Sganarelle cerca di convincere le ragazze che Don Juan sia un imbroglione. Don Juan s’accorge che Sganarelle non lo seguiva. Quando torna da lui, Sganarelle cerca di convincere Don Juan di non aver detto alle ragazze la verita’ del suo carattere. Inizia a lodarlo in modo sarcastico.
La quinta scena
La Ramee, un collo ruvido, appare con avviso sulla sicurezza di Don Juan. Dodici uomini stanno andando a cavallo perseguitando Don Juan. Prima, lui assicura le ragazze che tornera’ la prossima sera e gli ricorda le sua parole d’amore e poi dice a Sganarelle di scambiare i vestiti. Sganarelle accentua che i perseguitori potrebbero pensare lui fosse Don Juan, ma Don Juan gli prommette un bel premio. “E’ un servitore che potrebbe essere glorificato per essersi sacrificato in nome del suo Maestro.” La scena finisce con Sganarelle che sta pregando il Dio di non morire per la falsa identita’.
ATTO III
La prima scena
La scena si apre in un bosco vicino al mare. Neanche questo posto e’ molto allontanato dalla citta’. Don Juan porta il estito da campagna e Sganarelle e’ vestito come un dottore. Don Juan sta dando i complimenti a Sganarelle per il suo vestito da dottore. Sganarelle gli dice di averlo comprato il da un banco dei pegni e che si sente piu’ rispettato da quando l’ha messo addosso. La gente anzi lo cerca per le consultazioni, convinta che lui sia “un uomo educato”. Di seguito, lui dice a Don Juan che sta anche prescrivendo le terapie ai contadini.
Il vestito di Sganarelle gli da’ la motivazione di discutere. Lui e Don Juan stanno discutendo del Paradiso, dell’Inferno e dell’esistenza di Dio. Allora, Don Juan s’accorge che si siano persi e dice a Sganarelle di chiedere la direzione ad un uomo povero che incontrano per strada.
La seconda scena
L’uomo povero gli da’ le direzioni e gli ammonisce dei rapinatori in strada. Poi, chiede a Don Juan per qualche elemosina. Dice ache che passa i giorni in preghiera per tutti quei che lo aiutano. Don Juan rimane sorpreso che tutte quelle preghiere non l’hanno reso ricco fin ora. Gli offre un bel premio se gli dice una bestemmia. Il poverino rifiuta e Don Juan gliela da comunque e poi vede tre uomini saltare addosso un uomo. Decide di andare ad aiutarli.
La terza scena
La scena si apre con Sganarelle che e’ solo. Lui sta narrando le azioni di Don Juan cacciando via i ruffiani. Don Carlos, il fratello di Elvira, lo ringrazia per aver intervenuto. Mentre due uomini stanno parlando, Don Juan apprende che Don Carlos e suo fratello lo stanno cercando. Don Juan chiede a Don Carlos se lo abbia mai visto e Don Carlos dice di no. Lui ha solo la descrizione di suo fratello.
Poi, quando lui cerca di dire a Don Juan che l’uomo cercato sia un mascalzone, Don Juan dice che questo e’ il suo amico e che non vuole sentire lui sia sottovalutato. Dato che Don Juan ha salvato la sua vita, lui e’ d’accordo con lui. Don Juan si offre a Don Carlos di localizzare Don Juan portandolo da lui. Lui chiede a Don Carlos di precisare tempo e ora.
La quarta scena
Don Alonso, l’altro fratello di Elvira, appare. Quando vede suo fratello parlare con Don Juan, lo rimprovera per parlare con loro nemico. Don Carlos e’ sorpreso e quando Don Juan e Don Alonso cercano di tirare fuori le loro spade, lui li ferma. Nel frattempo, Sganarelle corre a nascondersi.
Dato che Don Alonso apprezza la dignita’ piu’ che la vita, lui insiste sulla vendetta’ contro Don Juan. Ma Don Carlos finalmente lo convince di dargli solo un giorno perche’ Don Juan possa decidere se correre ai ripari in modo pacifico o in modo violento. Don Alonso e Don Carlos se ne vanno.
La quinta scena
Don Juan chiama Sganarelle che si e’ nascosto. Quando Don Juan lo rimprovera di essersi nascosto, Sganarelle gli dice di dover andare dietro un cespuglio per alleviare se stesso. Sganarelle rimane sorpreso nell’aprendere che l’uomo cui Don Juan ha salvato, era proprio il fratello di Elvira. Lui informa Don Juan che la cosa puo’ essere risolta in modo tranquillo, ma Don Juan gli ricorda di non sentire piu’ la passione verso Elvira e che non puo’ essere legato e dedicato ad una sola donna. “Il mio cuore appartiene a tutte le belle donne e sono loro a confermarlo e a godersene finche’ glielo piaccia.”
Poi, l’attenzione di Don Juan viene attirata da un edificio. Sganarelle lo informa che l’edificio e’ la tomba del Commendatore, ucciso proprio dalle sue mani. Don Juan decide di visitare la tomba contro la voglia di Sganarelle. “La mia visita gli fara’ piacere e se lui e’ un nobiluomo, mi accogliera’ con gentilezza.”
La tomba e la statua sono fatte in marmo. Sganarelle rimane impressionato, ma a Don Juan la statua sembra come una beffa. Lui insiste che Sganarelle chieda al Commendatore di fargli compagnia durante la cena. Anche se si sente pazzo di parlare con una statua, lui alla fine le chiede di fare la cena con Don Juan. La statua annuisce.
Sganarelle e’ terrorizzato, ma Don Juan pensa lui sia pazzo. Per dimostragli che abbia torto, Don Juan si rivolge alla statua che annuisce la sua testa di nuovo.
Atto IV
La prima scena
La prima scena si apre nella residenza di Don Juan. I due uomini stanno discutendo della statua. Don Juan pensa lo sia un trucco della luce. Sganarelle invece pensa lo sia l’Inferno ad ammonire Don Juan di ripensare del suo modo di vevere. Quando Don Juan comincia a minacciare Sganarelle della frusta e di dargli pugni se non smette di moralozzare, Sganarelle si mette a dargli complimenti. Don Juan chiama Ragotin, il suo servo, a portargli la sedia che loro poi possono cominciare con la cena.
La seconda scena
Violette, l’altro servo, annuncia l’arrivo di Monsieur Dimanche, il sarto di Don Juan. Sganarelle rimprovera Violette per non aver allontanato il creditore. Violette dice di averci provato, ma l’uomo non voleva andarsene. Don Juan dice che lo mandino dentro. “Io so il segreto come mandarli via senza pagargli nemmeno un centesimo.”
La terza scena
Don Juan saluta l’uomo con gentilezza effusiva. Comincia chiamando Dimanche il suo piu’ caro amico e offrendogli una comoda sedia. Poi, inizia ad informarsi su tutti i membri della sua famiglia, anzi sul suo cane. Ogni volta che Dimanche prova a chiedere a Don Juan dei debiti che deve, Don Juan lo interrompe con piu’ gentilezza e piacevoli proposte. Di seguito, chiede a Dimanche di condividere la sua cena. Dimanche gli dice che sia ora di andare a casa e Don Juan chiede per una torcia per illuminare l’uscita all’ uomo. Lui pure chiama gli uomini con i moschetti per accompagnare l’uomo a casa. Dopo un’ abbraccio, Don Juan esce.
Sganarelle accompagna l’uomo. Dimanche gli ricorda che debba i soldi anche a lui. Sganarelle si serve delle tattiche di Don Juan per evitare di pagare i suoi debiti e lo spinge fuori dal palco.
La quarta scena
Violette annucia a Don Juan che suo padre sia arrivato. Don Juan gli dice che proprio questo mancava per farlo impazzire. Don Luis si mette a rimproverare suo figlio e le sue lezioni. L’unica cosa che Don Juan gli dica e di offrirgli una sedia. Don Luis giura di porre fine alle depravazioni di Don Juan e poi ne esce.
La quinta scena
Sganarelle dice a Don Juan che non avrebbe dovuto permettere a suo padre di parlargli in modo cosi’ derisorio mentre tra se’ e se’ pensava che le parole di suo padre fossero giustificate. Don Juan chiede quando la cena sara’ servita.
La sesta scena
Ragotin annuncia l’arrivo di una donna in velo. E’ Donna Elvira. Lei dice a Don Juan di essere cambiata e che non fa altro che pensare al suo benessere. Non sente piu’ la passione per lui. Gli dice che si preghera’ per lui e gli consiglia di cercare dal Cielo il perdono. Sganarelle rimane commosso dalle sue parole.
La settima scena
Don Juan dice che lei abbia suscitato in lui certi teneri sentimenti. Poi chiede di nuovo la sua cena. Mentre si sta mettendo a sedere, dice a Sganarelle che debbano riflettere un po’ sulla riforma. Sganarelle diventa emozionato finche’ Don Juan non gli dice che ci penseranno fra una ventina o trentina d’anni.
Don Juan chiama Sganarelle a fargli compagnia al tavolo. Ma ogni volta che il cibo viene servito sul suo piatto, Ragotin lo rimuove. C’e’ qualcuno che bussa alla porta. Sganarelle va a vedere chi e’ promettendo di tornare per finire il suo pasto. Al suo ritorno sembra spaventato per cui Don Juan gli chiede se qualcosa di male sia successo. Sganarelle annuisce con la testa, allo stesso modo in cui la statua l’ha fatto. Don Juan si reca verso la porta mentre Sganarelle cerca di trovare un posto per nascondersi.
L’ottava scena
Don Juan fa ai suoi servi portare una sedia per la statua. Invita Sganarelle a fargli compagnia, ma lui rifiuta con la scusa di non aver fame. Quando Don Juan dice a Sganarelle di fare un brindisi con il Commendatore, lui non ha sete neanche vuole cantare per loro.
Il Commendatore chiede a Don Juan se lui abbia coraggio di incontrarlo per cena il giorno dopo. Don Juan gli dice che portera’ anche Sganarelle con se. Sganarelle risponde che lo sara’ il giorno di digiuno per lui. Don Juan prova a chiedere a Sganarelle di illuminare la strada al Commendatore con la torcia, ma il Commendatore risponde: “Non c’e’ bisogno per la luce se il Cielo e’ la nostra quida.”
Atto V
La prima scena
Questa scena si apre con Don Luis, Don Juan e Sganarelle che stanno in piedi vicino alle porte della citta’ del paese. Don Luis chiede a Don Juan se abbia cambiato. Don Juan gli risponde in modo ipocrita di aver rinunciato alle sue vie peccaminose. Don Luis s’affretta e dare le buone notizie alla madre di Don Juan.
La seconda scena
Sganarelle si rallegra della decisione di Don Juan finche’ non scopre che Don Juan mentiva a suo padre. Sganarelle rimane scioccato ad apprendere che Don Juan stia pianificando di apparire come un uomo religioso mentre fa una giravolta. Don Juan dice che ci sono tantissimi uomini che lo fanno. “L’ipocrizia e’ ora un vizio alla moda, e tutti questi vizi sono considerati come una virtu’.” Don Juan dice che, se la sua vita segreta sara’ scoperta, altri ipocriti potranno garantire per lui. Sganarelle cerca di contradire la logica di Don Juan.
La terza scena
Entra Don Carlos. Don Juan usa la sua voce ipocrita per calmarlo. Gli dice di non poter sposarsi con Elvira dato che lei e’ tornata al convento. Don Carlos sostiene che i suoi fratelli non vogliano che lei torni in convento.
Don Juan continua con la discussione sostenendo di esercitare la voglia del Cielo. Don Carlos e’ arrabbiato e pensa Don Juan stia insultando il suo onore. Se ne va col piano di vendicarsi.
La quarta scena
Sganarelle ammonisce Don Juan sulla sua nuova maniera di vivere. Fra poco entra la fantasma di una donna. Sganarelle, vedendo la fantasma, pensa che il Cielo sia sceso per ammonire Don Juan. Don Juan pensa il Cielo dovrebbe parlare in modo piu’ chiaro.
La quinta scena
La fantasma avverte Don Juan che abbia solo un minuto per pentirsi o sara’, “destinato alla rovina”. Don Juan insiste per sapere chi mandi la fantasma. La fantasma, di seguito, cambia la forma in tempo completo con una falce in mano. Don Juan tira fuori la sua spada per vedere se “la cosa sia corpo o spirito”. Ma, la fantasma svanisce prima che lui riesca a colpirla. Don Juan continua a rifiutare di “piegarsi al pentimento”.
La sesta scena
Entra la statua. Don Juan prende la sua mano e finisce inghiottito dalle fiame. La terra si apre e lo inghiottisce in mezzo ai fulmini e tuoini. Sganarelle dice che tutti saranno felici di vedere il suo maestro sia morto tranne lui. Vuole sapere dove lui otterra’ le sue retribuzioni arretrate.
Analisi dei personaggi
Don Juan – Il protagonista dell’opera. Don Juan e’ un libertino e un nobiluomo di notevole ricchezza, sotto controllo di suo padre. Lui non ha scrupoli riguardante la seduzione di donne bellissime. Viene facilmente innamorato di ogni donna che vede per poi perdere presto la passione dopo farla venire in letto con lui. Lui pure ogni tanto entra in matrimonio con alcuna di loro per poi abbandonarla presto. Nell’opera una ragazza anzi lascia il convento per amor di lui. Prima si sposa con lei e poi la lascia. I fratelli della ragazza attraverso l’intera opera perseguitano Don Juan insieme al suo servitore. Questo non impedisce a Don Juan a continuare con le sue future conquiste. Don Juan rifiuta di “legarsi alla prima bella donna che attira la sua attenzione e di rinunciarsi al suo bel modo di vivere per poi dedicarsi ad una donna sola”. Lui pensa che “tutte le oneste donne abbiano diritto di incantarci”. Quindi, corteggiando e seducendo tutte loro, lui le fa una cortesia. Dedicarsi ad una sola donna, secondo lui, sarebbe ingiusto nei confronti di tutte le altre. Gli piace l’inseguimento e dopo aver conquistato il cuore di una donna, perde subito l’interesse. Per superare l’annoia, gli basta di vedere un’altra bella donna. Don Juan e’ anche un uomo senza religione. Alla fine, lui cerca di ingannare tutti facendoli credere di essersi pentito. Ma invece, lui ancora dubita del Paradiso e per questo viene mandato all’Inferno.
Sganarelle – Il servitore di Don Juan. Lui rappresenta la bussola morale di Don Juan. Ma dato che lui e’ solo un semplice servitore, e’ spesso costretto ad essere d’accordo con Don Juan anche se a volte e’ consapevole che il suo Maestro sia ingiusto. Quanto Sganarelle faccia molta attenzione a non cadere in un pericolo tanto Don Juan si esponga troppo al rischio. Lui e’ pragmatico, ma anche religioso. Il suo carattere possiede pure alcuni dei migliori tratti sarcastici. Per esempio, appena vede Don Juan avvicinarsi ad una donna, la chiama un’altra vittima. Quando Don Juan prova a convincerla di essere un uomo fedele e particolare e non come tutti gli altri che vorrebbero solo amarla per poi abbandonarla, si rivolge a Sganarelle chiedendo la sua conferma e appoggio. Lui sostiene in modo sarcastico: Oh, no! Non ci pensare nemmeno! Alla fine, Sganarelle non riesce a fare suo maestro a pentirsi e lo vede portato dalla statua verso l’Inferno. La piu’ gran preoccupazione di Sganarelle e’ la sua retribuzione arretrata.
Elvira – Don Juan la incontra presso un convento e la convince di partire con lui perche’ possano sposarsi. Subito dopo le nozze lui si rivolge alla suo nuova conquista. Lei l’affronta, ma senza successo. I suoi fratelli cercano di recuperarlo per la loro sorella, vivo o morto. Alla fine, lei viene alla conclusione che Don Juan sia stato una scelta sbagliata e torna al convento. Don Juan appena s’accorge della sua assenza.
Don Carlos – Uno dei fratelli di Elvira. Lui non ha mai conosciuto Don Juan e quando viene salvato dal giovane nobiluomo che rischia la sua vita per salvarlo da alcuni briganti che lo assalgono, rimane molto grato. Di seguito, lui cerca di dare a Don Juan la possibilita’ di onorare i suoi voti nunziali o di affrontarlo in duello. Don Juan non sta a nessuna delle date proposte cercando di parlare in modo ambiguo con Don Carlos, che vede oltre trucchi e inganni e considera Don Juan un vigliacco.
La statua del Commendatore – Don Juan e Sganarelle visitano la tomba dell’uomo ucciso in duello con Don Juan, il Commendatore. Nella tomba c’e’ una statua dell’uomo che sempre annuisce alle sue domande. Finalmente, la statua viene a cena alla casa di Don Juan dopodiche’ pure Don Juan viene invitato a cenare nella sua casa. Alla fine dell’opera la statua porta Don Juan giu’ verso l’Inferno.
Jean-Baptiste Poqelin Molière biografia
Nato nel 1622 a Parigi, viene da una ricca famiglia borghese. Molière diventa la persona preferita della corte di Luigi XIV. Sua madre e’ morta quando lui era ancora giovane e Molière non aveva mai stretto legame con suo padre, Jean Poquelin. Suo padre aveva un prestigioso ufficio presso la corte di Luigi XIII. Lui era il servitore della Camera del Re e il custode di tappeti e tappezzerie. Poquelin riesce ad acquistare una bella posizione alla corte ed intendeva tramandarla a suo figlio. Ma Moliere aveva delle idee diverse.
Molière frequntava la scuola presso il Colegio dei Gesuiti di Clermont, dove ottiene il suo primo assaggio del palco. A ventun’anni, Molière lascia la scuola per poter concentrarsi sul palco. Lui e l’attrice, Madeleine Bejart aprono il teatro insieme. Lo chiamano il Teatro Illustre. Anche se il fratello e la sorella di Madeleine li hanno aiutati con le loro esibizioni, il teatro e’ andato in bancrotta nel 1645.
Molière e’ stato imprigionato per 24 ore, ma i suoi debiti erano pagati fosse da suo padre o da un’amante di una troupe dopodiche’ lui viene rilasciato per poter riprendere la sua recitazione. Di seguito, ha adattato il suo nome d’arte, Molière. La ragione per aver cambiato il nome poteva essere perche’ non voleva mettere in imbarazzo suo padre. La corte di Luigi XIV ha reso gli attori piu’ moderni ed accettati dalla societa’, ma non potevano ancora essere sepolti in terra consacrata.
Durante 12 anni succesivi, Molière e la sua troupe hanno viaggiato per tutta la Francia mettendo in scena i loro spettacoli. Moliere aveva un talento per le beffe, il che era evidente nelle sue commedie. Col tempo ha acquistato un mecenate. Armand era il principe dei Conti della casa di Borbone e il governatore della Linguadoca. Molière ha perso il suo patronato dopo che Armand aveva subito sifilide diventando pure religioso. Di seguito, Armand si e’ unito ad un gruppo di fanatici che boicottavano le commedie ose’ di Moliere.
Quando Molière finalmente torna a Parigi, sviluppa una certa notorieta’. A Parigi ci prende in affitto il Louvre, che era in quei tempi un teatro e fa esibizioni per il Re nel 1658. La sua troupe aveva successi per cui riceve il titolo di Troupe de Monsieur. Intanto, Molière scrive le sue opere in modo comico. Dentro l’umorismo delle sue opere si sente la sua critica delle usanze e costumi della Francia di quei tempi.
Da giovane, Molière ha contratto la tuberculosi polmonare durante il periodo trascorso in prigione. Nel 1673 Molière stava esibendo nello spettacolo, Le Malade Imaginaire, cioe’ The Imaginary Invalid. E’ un’opera teatrale su un ipocondriaco. Durante una scena Molière sarebbe dovuto cadere in un attacco di tosse. Sfortunatamente, l’attacco era vero e Moliere stava morendo. Lui invece insisteva per finire la sua esibizione.
Dopo che lo spettacolo era finito, lui e’ crollato ed era stato portato a casa. Muore nel 1673. Non riceve gli ultimi riti perche’ due sacerdoti l’hanno rifiutato e il terzo era in ritardo. Gira una superstizione che il color verde porti sfortuna agli attori perche’ Molière portava quel colore la notte fatale.
Dato che Molière era un attore, non poteva essere seppellito in terra consacrata per cui sua moglie si rivolge al Re facendogli appello. Il Re le permette di seppellire Molière di notte in una parte del cimetero riservato ai bambini non battezzati. I resti di Moliere sono trasferiti al Museo dei Monumenti Francesi nel 1792 e poi trasferiti di nuovo al cimetero di Pere Lachaise a Parigi nel 1817.